Lo hanno rifatto!

 

 

Lo hanno fatto! Anzi… lo hanno rifatto!

Non solo bombardare l’Iraq, ma rompere, per l’ennesima volta, le palle al mondo. Bombe a grappolo, frammentazione, guida Laser o satellitare, con interno di pelle e condizionatore d’aria, caricate con “aiuti umanitari” ed esplosivo per fare prima tutto il “lavoro”, sempre più precise e potenti ma sopra a tutto…intelligenti!

La cosa che mi spaventa ancora più di tutto l’arsenale militare americano messo assieme è chi le sta usando.

Migliaia di deficienti versione Rambo nel deserto, un’accozzaglia multirazziale dal cervello lobotomizzato, che si schiantano fra loro con elicotteri da milioni di dollari, usano Carri Armati come Sommergibili nel fiume Eufrate affogando miserevolmente, e masticando cicche americane mentre lanciano un missile da decine di milioni delle vecchie (e rimpiante) lire l’uno per stanare un cecchino armato di fucile con i sandali e le pezze sul sedere. Sono forniti di tutto punto contro le aggressioni chimiche e batteriologice, in dotazione hanno: sensori, Tute protettive, Atropina, Maschere antigas e da Liberatori che gli sono fornite dallo Zio Sam, per poi ricorrere a dei Piccioni perché più sensibili al gas, lo sanno molto bene questo, perché glielo hanno venduto loro agli Irakeni e notevolmente utilizzato in Vietnam, come il Clobenzilidemalondinitrile o sotto forma d’Etere di Butile e diossine varie.

Devo dire che, dai bei tempi (ancora) del Vietnam, dove si fumavano canne e si facevano d’eroina, ora, i soldati americani, con l’uso della gomma da masticare, hanno fatto dei progressi, restano sempre degli imbecilli ma sono professionisti. Personalmente, spero che Baghdad si trasformi in reazione, durante l’attacco finale, nei suoi ultimi momenti di libertà, come qualche città negli anni quaranta di nostra rimpianta memoria, non vinceranno lo stesso e a meno che, decidessero di ridurla come Dresda, avranno gli Irakeni la soddisfazione di fare riempire molte “body bag” agli invasori. Scusatemi il termine inglese ma rende meno macabro il suo utilizzo…una sacca di nylon per i morti.

Questa guerra è un copione già scritto, una scena già vista, una storia che si è ripetuta ormai per troppe volte, Forza Nuova propone la creazione di una grande armata Europea comprendente la Russia, per arginare, staccarsi ed eliminare lo strapotere americano nel nostro continente, per non essere trasformati come alcuni paesi Sudamericani. Troppo facile credere che tutto stia avvenendo come ritorsione per quella cosuccia di Settembre, ancora di più pensare che sia solo per il controllo delle fonti petrolifere, i motivi geopolitici di questa invasione sono molto rilevanti, primo fra questi la difesa della patria dei loro banchieri e padroni…Israele. Non a caso gli Stati Uniti hanno posto il veto contrario a ben 30 risoluzioni O.N.U., per quello che gli israeliani stanno facendo ai Palestinesi e non hanno atteso molto per attaccare. Prossimamente accadrà la stessa cosa anche contro l’Iran, la Siria e questo è già stato in qualche modo annunciato, fatto previsto anche da un grande amico di “Militia Christi” in una sua recente conferenza a Milano, aggiungendo anche paesi come la Giordania, Egitto e la Libia. Militarmente o fomentando lotte interne e colpi di stato, oppure comprando i politici, la situazione sul controllo del petrolio dovrebbe essere al completo, fino a questo punto, l’Europa dovrebbe essere, parlando di risorse energetiche, al guinzaglio, ma come il passato ci insegna i motivi potrebbero essere molteplici però. Al quadro generale si potrebbe tranquillamente aggiungere l’incunearsi strategicamente in tutta la zona per impedire l’avvicinamento della Russia alla Comunità Europea, quindi impedire la creazione di una vera Europa, libera, indipendente ed armata.

Ora prendetemi pure per pazzo o magari di essere stato troppo influenzato dai libri di Blondet, ma osservando attentamente la cartina geografica e ragionando sugli eventi, vedo anche una “grande via”, una “piattaforma di lancio” verso una nazione, l’unica che possiede un potenziale economico mostruoso in risorse naturali, manodopera e lentamente anche di tecnologia raffinata. Una nazione che potrebbe invadere i mercati mondiali con prodotti a prezzi stracciati, che se rivisti e migliorati in termini di qualità, potrebbero mettere economicamente in ginocchio, tutte le aziende multinazionali…questa è la Cina! Tornando con i piedi per terra, noi, piccoli militanti, proclamiamo continuamente la nostra avversione contro la politica imperialista americana (leggete Sionista), non per questo dobbiamo essere filo islamici, ricordo che l’Iraq è in ogni modo uno Stato in cui c’è una libertà di religione. L’Islam non ci infastidisce se resta confinato nelle sue terre d’origine, al contrario di ciò…che sia una nuova Lepanto!

Oltre ai proclami del movimento contro questa guerra, alcune nostre sedi si sono mobilitate con proteste e presidi, iniziando tutte contemporaneamente con un massiccio boicottaggio dei prodotti americani ed israeliani.

Verona, nonostante i guai giudiziari d’alcuni suoi militanti, colpevoli di essersi sostituiti nelle parole e nei fatti ad alcuni rappresentanti locali della Chiesa, che miagolano anziché ruggire contro certi personaggi come Adel Smith, la scorsa settimana nella seconda maggiore piazza, per importanza, della città scaligera, Piazza delle Erbe, hanno esposto, alle 17 in punto, dalla Torre dei Lamberti, lo striscione più lungo che  avessi mai visto, quaranta metri, riportante la scritta: “Usa Israele criminali” ed infine una Croce Celtica e la sigla FN. Naturalmente. Poco dopo, in cima alla torre, oltre ai piccioni cittadini, c’erano i Picciotti statali, ad ogni modo, i nostri ragazzi veneti continuano la loro attività militante con vigore, nonostante il pressante controllo nei loro confronti, l’attività è svolta obbligatoriamente in ambito locale a causa dell’obbligo di firma, per molti di loro imposto dalla magistratura.

La nostra risposta più grossa, fino ad ora, contro questa guerra, è stata la mobilitazione di Sabato 29 Marzo a Torino. Non potevo mancare ad un’iniziativa del genere: prima uscita con corteo in quella città, protestare contro l’invasione dell’Iraq e dulcis in fundo…la città piena di Zecche!

Naturalmente gli amici piemontesi non sono riusciti ad organizzare facilmente la cosa, non sono mancati gli spostamenti obbligati dell’ultima ora, ovviamente come sempre accade per motivi di…ordine pubblico. Sembra che le Questure godano nel concedere tutto e puntualmente alle Zecche, anche se poi queste spaccano gli stinchi dei celerini a sassate.

Il corteo era un’iniziativa regionale ma ha comunque visto la partecipazione di rappresentanze d’altre regioni, fino a raggiungere la cifra di 500 componenti. Cinquecento persone possono sembrare poche in confronto al numero delle Zecche nelle loro manifestazioni.

Considerino bene una cosa loro: Noi, non abbiamo fra le nostre fila, Disubbidienti, Disoccupati volontari, Verdi, Anarchici, Maoisti, Masochisti, Merdaioli, Gay vari e chi più ne ha, più ne metta. Nelle piazze e sulle strade, Noi, siamo solo di… FORZA NUOVA!

Premesso questo, devo dire che la prima “uscita” Piemontese ha dato un forte contributo alla nostra protesta, poco tempo fa sono riusciti a scardinare uno dei capi saldi della sinistra, impensabile era di volantinare davanti ai cancelli della Fiat, loro ci sono riusciti, cogliendo il messaggio di quegli operai, abbandonati dalle sinistre e sindacati. Sabato erano presenti ragazzi delle sedi di Pinerolo, Cuneo, Verbania, Grugliasco (fra quelle più consistenti) e Val di Susa che annovera fra le sue file anche molti giovanissimi, forse un poco esuberanti e coloriti ma guardarli marciare in corteo sembravano dei lupacchiotti… cresceranno e saranno il futuro.

Le rappresentanze delle altre città come: Imperia, Genova, Vigevano, Como, Monza, Milano, Lucca e Siena non hanno avuto problemi d’inserimento nel corteo, l’organizzazione era perfetta e gli slogan, comuni a tutti, anche la rappresentanza della Svizzera è intervenuta. Pacificamente siamo partiti e pacificamente siamo arrivati, tutto in perfetto ordine, mentre poco distante da noi i soliti “bravi” ragazzi manifestavano chiaramente il significato di Pace…la loro! Una pace fatta di bandiere con Ernesto (si chiama come il gatto di mia zia!) Che Guevara, noto mercenario, vetrine in frantumi, cassonetti rovesciati, bombe molotov, auto incendiate, scontri con la Polizia e staffette che vengono a spiarci. Per esempio, come quelle due che si sono comprate la birra nel bar dove mi stavo tranquillamente bevendo un caffè, prima di unirmi alla manifestazione, consiglierei ad uno di loro di togliersi il casco prima di bere (da più nell’occhio dei capelli lerci che aveva sotto) e all’altro, di cancellare le scritte in cinese tatuate sul collo…sembrava la pubblicità ambulante di un ristorante cinese, si…da “Zek Kin”, specialità due polli con gli scooter!

Il corteo si è poi fermato nei pressi dello stadio vecchio, dove il nostro segretario nazionale Roberto Fiore, ha tenuto il discorso di chiusura. Durante questo, oltre alle lodi per l’ordinato e preciso svolgimento dell’iniziativa, non che dell’impegno dei piemontesi, ha condannato la terribile violazione commessa dalla coalizione Anglo-americana e la proposta di denunciare, per crimini di guerra, i promotori dell’attacco all’Iraq.

Questo non significa un totale e becero anti americanismo, negli U.S.A. esistono anche larghe fasce politiche che non si riconoscono nell’attuale linea di governo, ed è a queste che deve essere dato appoggio. Conclusa la giornata torinese, l’autobus organizzato dalla sede di Milano, sul quale io ero, è subito ripartito. Molti di noi, sarebbero poi andati alla festa con concerto finale, organizzata dalla “Guardia d’Onore”, alla quale va il mio più caloroso e rispettoso saluto.

Concluderei rammentando a tutti che…ogni Irakeno è un Camerata, stesso nemico, stessa barricata!

 

Luca Pilli

 

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