A Treviso

 

 

 

Tutti abbiamo seguito le recenti vicende travisane, riguardanti l’”occupazione” del sagrato del duomo da parte di alcuni extra comunitari e i suoi epiloghi ma recentissima è quella sulla risposta Forzanovista. Nel pomeriggio di Sabato 26 Ottobre, organizzata dal gruppo veneto, si è svolta a Treviso una manifestazione in risposta a quegli eventi. Circa 500 ragazzi si sono dati appuntamento di fronte alla stazione ferroviaria, in maggioranza di “Forza Nuova” e del “Veneto Fronte Skinhead” con  l’aggiunta di una rappresentanza del “Movimento d’azione italiano”. Erano presenti anche alcuni gruppi provenienti dalla Lombardia con Como, Monza, Milano, Sesto San Giovanni (l’ex Stalingrado d’Italia) e Mantova, infine dall’Emilia Romagna, Toscana e Lazio, per il direttivo nazionale erano presenti Paolo Caratossidis, responsabile regionale del Veneto e organizzatore della manifestazione, Duilio Canù, responsabile della Lombardia, Marzio Gozzoli, responsabile della Toscana e vice segretario nazionale e il segretario nazionale Roberto Fiore. Molti i volti nuovi fra i ragazzi presenti, significativi di una crescita costante del movimento, che sprona i “vecchi” nel proseguire sempre più attivamente la loro lotta contro i poteri forti e la protesta contro i loro mezzi preferiti per colpirci, uno di questi è l’immigrazione indiscriminata di individui con culture, religioni e tradizioni completamente diverse dalle nostre, praticamente il motivo della nostra presenza in questa città. Una presenza resa, doverosa per la difesa delle nostre idee, in solidarietà con il sindaco Gentilini e necessaria per l’inconsistente risposta all’offesa, l’invasione e il decoro del massimo luogo di culto, da parte della guida spirituale cittadina, il Vescovo Paolo Magnani…..Il corteo è incominciato subito dopo l’arrivo del segretario nazionale, immediatamente assediato dai giornalisti e fotografi. Molti striscioni aprivano e dividevano in settori la lunga scia di ragazzi, perfettamente inquadrati e ordinati, non come la massa di pecoroni più volte vista nelle manifestazioni delle sinistre, nessun volto coperto, orgogliosamente offrivamo il viso alle decine di video operatori delle guardie rosse in blu. Bandiere di Forza Nuova, FN giovani, del VFS mezzo Leone e mezza Croce celtica e tanti…..tanti tricolori. Tanti tricolori presenti perché l’”oggetto” del contendere è la nostra nazione, la nostra patria, fra gli slogan accompagnati da rulli di tamburi, si inneggiava alle dichiarazioni di Gentilini, poi contro l’immigrazione e il classico grido di lotta il “Boia chi molla” si è alzato da un coro di 500 patrioti l’inno di Mameli. Inno nazionale di cui miseramente, neanche la nostra nazionale di calcio ricorda le parole, ma che anche il più giovane dei ragazzi presenti sapeva a memoria, questo non certo per gli attuali insegnamenti scolastici, ma per puro amor patrio. Dopo un ampio giro fra il centro della bellissima Treviso, che per la prima volta ho avuto l’occasione di ammirare, il corteo è passato nella zona del Duomo e qui si sono intensificati gli slogan contro Magnani, poco distante un grande palco svettava in piazza. Paolo Caratossidis come responsabile regionale ha aperto il comizio per poi presentare Piero Motta, portavoce del VFS che con le sue parole ha sancito la loro volontà di lotta per e in difesa della nazione con orgoglio e coraggio nonostante l’enorme repressione a carico degli appartenenti a questo movimento, volontà subito replicata anche dall’avvocato Bussinello, responsabile provinciale di FN Verona che in fatto di repressione ha citato l’esempio di un ragazzo minorenne, nostro militante, che è stato prelevato a scuola dalle forze dell’ordine, per il reato di ingiurie e minacce con l’aggravante del decreto Mancino, reato punibile con una semplice ammenda pecuniaria, trascinato presso la sua abitazione e li effettuando una perquisizione gli sono stati sequestrati due libri…..due semplici libri aggiungerei, non un pacco con tritolo, un bidone di Antrace o una bombola di gas nervino, come farebbero meglio a cercare in altre abitazioni o rifugi extracomunitari le signore guardie. L’atmosfera si stava concitando dopo le parole ascoltate, venne poi il turno del rappresentante del “Movimento d’azione italiano” ed infine, accolto da uno sventolio di bandiere e applausi, Roberto Fiore il quale ricordò le nostre posizioni ideologiche in tema di immigrazione, attaccando la “debole” legge Bossi/Fini che consentirà l’arrivo di un’orda di 700 mila nuovi immigrati, quindi afferma la ferma opposizione di FN contro l’atteggiamento buonista sull’argomento, proponendo un vero e proprio processo di ricostruzione del tessuto sociale, economico, morale nel solco della nostra millenaria tradizione popolare. Aggiunge che la lotta per la sopravvivenza del nostro futuro e quello di tutta l’Europa dipende da una rigorosa politica immigratoria, una dura e forte opposizione alle logiche multirazziali e disgregatrici delle identità nazionali. Riproponendo un immediato rimpatrio per gli extracomunitari (personalmente aggiungerei anche gli americani) aggiunge che così facendo si colpiranno pesantemente anche i poteri forti che si arricchiscono dietro la tratta di questi nuovi schiavi che così facendo si beneficano della dissoluzione delle fondamenta cristiane dei popoli europei. In un panorama politico inconsistente dove viene fatta gara a chi è più filo immigrazione o terzomondista, FN non ha dubbi sulla scelta dell’elemento dimenticato da tutti, continua Fiore….Dio, Patria e Famiglia e aggiunge: Rivoluzione! Un’ovazione generale, fra i militanti e anche dai cittadini presenti si è alzato un caloroso applauso, ancor più di quando indicò in Alleanza nazionale il maggior nemico del popolo, che dopo il suo tradimento verso gli ideali e la nazione tutta….. e quando FN è presente oggi a Treviso e in altre città, come a Torino lo scorso anno, quando denunciammo il tentativo della Fiat di dirigere tutti i suoi interessi economici su altri settori non automobilistici e all’estero, lasciando (io vorrei dire nella merda, ma il capo non ha detto così) sul lastrico migliaia di lavoratori, come puntualmente sta avvenendo oggi, Alleanza Nazionale pensa ad andare a Tel Aviv. Camerati l’appuntamento prossimo è Roma!

 

Luca Pilli

 

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