Max e il Direttore
Trucidi & Bandiere

REDAZIONALE 6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il guardiano del castello disse: scusate,state sbagliando strada!

La risposta piu opportuna all'agente della Digos, vestito come Magnum P.I. (camicia hawaiana, pantaloni color cammello morto e mocassini senza calze) avrebbe dovuto suonare pressappococosì: ehi tu!......villico, facci largo....oggi andiamo a difendere una Santa Causa.

Invece, dopo che dalla Fiat Uno modello "scafista albanese" scese un suo collega in abito balneare, ritenemmo utile fornire una spiegazione sul nostro percorso "anomalo".

Semplicemente avevamo appuntamento sotto la sede della Sezione di Lucca , ma essendo perfettamente consci del fatto che in Italia la libera circolazione è permessa solo agli immigrati clandestini, ai deficienti arrestati a Genova, alle zecche con i cani mordaci tanto alla moda tra gli spacciatori ed agli handicappati  in tuta bianca con i bulloni a Bologna,  abbiamo ritenuto opportuno giustificare il nostro diritto a circolare liberamente in una città della nostra Nazione.

Per le vie di quella splendida città, pedinati dalla "Uno Scafista" e altri modelli di autovetture simili , sembravamo un corteo funebre, con il carro “a seguire", anziché "a precedere".

Funebre perché, non appena intonammo i nostri allegri canti, i poliziotti pensarono bene di colorare le nostre file con un tocco di azzurro celere, in barba al fatto che il nostro Paese all'estero è conosciuto come quello del bel canto.

I turisti presenti incuriositi dal corteo, non sentendoci piu cantare ma vedendoci scortare, si rattristarono molto e fuggirono.

 

Scherzi a parte.............a Lucca era una giornata calda e veramente si doveva difendere una "Santa causa".................. Il diritto alla vita e un'ingiustizia.

Tempo fa, manifesti con la foto di un feto estirpato, avevano fatto la loro apparizione sui muri cittadini.Recavano anche le cifre di un genocidio chiamato aborto.

Il giorno seguente si fecero perquisizioni nelle abitazioni di alcuni militanti del nostro movimento.In casa di alcuni di loro vennero rinvenuti i manifesti "incriminati".

Seguì una denuncia per "oltraggio alla pubblica morale" con relativo rinvio a processo.L'essere omosessuali è legale e possono sfilare, non importa se sia morale o immorale.Anche l'aborto è  legale, però lo si deve nascondere per non turbare, per quel certo gusto del “c’è ma non parliamone”.

Sicuramente non ci lasceranno fare mai uno "Uman Pride", sfilando per le vie di Roma con vasi di vetro colmi di formaldeide e contenenti i bambini "assasinati".

E' immorale mostrare la loro "legalità"?

Oppure, la loro morale è una scusa per tacitare la loro stessa coscienza?

 

Veniamo ai fatti..............................

Si sente subito la differenza di chi "comanda" nella bellissima città di Lucca e chi "lavora" a Milano o Bologna.

Tanto è vero che il mirabolante spiegamento di forze dell'ordine faceva acqua da tutte le parti (spiegherò poi il perché).Solo la nostra fermezza e disciplina hanno evitato lo scontro che sarebbe potuto accadere in seguito alle provocazioni delle zecche.

Non solo l'aria era pesante per la calura ma anche gli animi di chi ci doveva scortare lo erano, a differenza della professionalità di chi ci "segue" a Milano. 

Pensavo che dovesse esserci qualche cosa che non andava.I nostri intenti non erano violenti, eravamo allegri e festanti. In Sezione ci aspettavano anche delle ragazze con i loro bambini, di cui uno ancora nel passeggino, mentre un'altra era addirittura in dolce attesa (la cosa mi ha intenerito molto).Al contrario i comportamenti della Polizia erano spropositati e repressivi.

Durante la settimana che precedeva questa nostra manifestazione ho meditato sui motivi che porteranno quei ragazzi di Lucca sotto processo, mi sono reso conto che erano politici, solo politici! Dovevamo dimostrare che era vero, ciò che pensai di fare era semplice.......imitarli!

Sempre piu numerosi, con gli amici raggiunti in Sezione partimmo per la nostra destinazione gagliardamente festanti....... tavolino, striscioni, manifesti, bandiere, megafono e voglia di urlare contro un'ingiustizia, erano le nostre "armi".

 

In piazza, file di forze dell'ordine ci circondavano ai lati, davanti, dietro, sopra e sotto, una fila sul fondo della piazza era davanti al gruppo degli immancabili "parassiti rossi".Per gli affezionati alle percentuali eravamo in un rapporto di due a uno nei confronti delle forze dell'ordine e il quadruplo rispetto alle zecche.

Striscioni e manifesti contro l'aborto erano stati spiegati, gli slogans intonati, questo impegnava e distraeva molto le parti avverse, nel frattempo un gruppo di amici mi circondava coprendo la mia "vestizione".

 

................"Moda Primavera/Estate 2000" a Lucca................modello manifesto "Incriminato"!...............

A quel punto, se i ragazzi denunciati non fossero stati inquisiti per un motivo politico, avrebbero dovuto arrestarmi e non lo hanno fatto!

“L'unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azioni”(Ezra Pound)

 

Sul petto e sulla schiena, avevo i famigerati manifesti proibiti e forze dell'ordine non ne mancavano di certo, assortite per giunta, e la sfilata sotto i loro occhi è durata a lungo!

Adesso, che ci processino pure, che "lavino" la loro coscienza assassina e sporca............non ci siamo tolti una Croce prima e non incominceremo adesso a nascondere i "delitti" contro l'Italia e sopra a tutto.............contro la Vita!

A una cosa non riuscirò ad abituarmi mai, non ce la faccio… è piu forte di me.Quando in lontananza sento un richiamo e dal gruppo parte il grido............Boia chi molla!

E' irresistibile, un brivido mi scorre sulla pelle, mi giro e dal fondo della strada che costeggia il muro di cinta della città "vecchia" vedo altre bandiere di Forza Nuova, Tricolori e Celtiche bianche su sfondo nero.Altri amici ci stavano raggiungendo.

Fra loro i "massicci" ragazzi di Gallarate guidati da Christian Scola. Sempre i prima fila, gagliardi e battaglieri.Adesso eravamo molti di più e con loro valevamo il doppio!

Il tempo per i saluti e per le pacche sulle spalle. Poi ad allentare la pressione delle forze dell'ordine che ci circondavano per guadagnare spazio nella piazza e dispiegare altri striscioni. L'ho sentito il silenzio di paura tra le zecche..........e tutto questo solo per quattro metri di avanzata.

Pensavano ad un nostro tentativo di sfondamento.Miseri…se solo avessimo voluto! Potreste pensare che sarebbero riusciti ad impedircelo.......sbagliato!

Dopo la lettura del volantino che durante la settimana seguente è stato distribuito in città, mi sono tolto i manifesti di dosso e sono andato a comprarmi un pacchetto di sigarette nella tabaccheria alle spalle delle zecche, in "barba" ai controlli e cordoni di sicurezza (lo dicevo che facevano "acqua" da tutte le parti), sono passato in mezzo ai tavolini esterni del bar, dove alcuni di loro stavano seduti a bere, fino ad arrivare nella loro prima fila.

Per rammentarglielo (nel caso dovessero leggermi) ero di fianco ad un grassone con pochi capelli, in maglietta marrone, che parlava con altri due, di cui uno con una motocicletta.Ero alla sinistra della fila, portavo una maglietta bianca ed ho fatto “ciao” con la mano ai Camerati di Milano, che osservavano divertiti dal lato opposto della piazza.

Cosa puo fare un ragazzo da solo?

Molto, credetemi… molto.Può arrivare alla loro prima fila ed  issare un Vessillo Nero (con in mezzo una Celtica bianca) ed aspettare la loro reazione.La fila di Polizia a ridosso delle loro  fila carica, la fila opposta di fronte a noi si distrae lasciando passare gli striscioni dai lati  sbilanciano il centro del cordone di sicurezza.

Dal mezzo...............si parte e vi assicuro che l'impatto sarebbe terribile!

E il ragazzo solo? Varrebbe la sua vita un atto di valore?

 

“Se un uomo non è pronto a rischiare qualche cosa per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui” (Ezra Pound)

 

La nostra militanza non è una scelta di vita, è la vita stessa, un patrimonio genetico inestirpabile, non è solo un'ideale, è una fede.

Dicono che ci fotografano dai campanili o dai tetti, che sanno chi siamo, che ci verranno a prendere.Mediamente ricevo trenta e-mail di minaccia alla settimana. Peccato che non siano di carta se no sai che pulite di culo (si può scrivere?) che mi farei.

Io vado a guardarli in faccia anche se preferirei vederli come allo zoo.........in gabbia!

Noi non vogliamo distruggere una città se intendono proibirci di manifestare, questo vilipendio lo lasciamo ad altri, oltre a quello che già compiono con la loro sola ignobile presenza.

Non insultiamo e picchiamo la Polizia perché ci nega una sala pubblica, uno spazio o un corteo.

Alla fine di tutto........inquadrati (e sempre scortati) abbiamo percorso le vie della città, con ordine e disciplina. E questa volta non ci hanno potuto impedire di cantare.

Cantare ancora una volta per la vittoria...........la vittoria della fermezza e della decisione, ieri a Bologna, oggi a Lucca e domani..............a Roma!

 

Luca Pilli

 

 

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