LA SCACCHIERA DI CRISTALLO
Traiettorie impossibili
si delineano senza una causa apparente
per portarci
in quel luogo che ci chiama
una volta sola
poi cambia d’aspetto.
una chiazza di colori mischiati
ci confonde l’arrivo.
Io corro tra queste luci
ma non odo il rumore dei miei passi
-forse non sono io-
non odo il rumore dei miei passi
e cado.
Mi rompo. In mille pezzi.
Chi avrà voglia di raccoglierli?
Nessuno.
Io stessa mai lo farei.
Però vedo ancora quelle luci
forse erano nell’unico posto
verso il quale non serviva correre per arrivarci.
Dentro di me.
Cinzia
A poco più di un anno dal mio primo ‘contatto’ con questo movimento
mi trovo a valutare un po’ di cose che sono accadute a me o intorno a me...
Penso alle persone che ho ‘incontrato’ e a quelle che ho ‘perso’... E’ davvero
curioso ricordare le parole di coloro che erano
-e sono- contrari al mio avvicinamento
a Forza Nuova. Mi sovvengo di ogni descrizione, di ogni ‘consiglio’ ed ogni
commento... Alcune espressioni affermate urlando e con rabbia... Contro di
me e contro tutto quanto non conoscevano -o non conoscono- per tentare di riportarmi sulla strada più razionale e corretta -e sicuramente più popolata!!-
che stavano percorrendo tutti loro... Loro che erano i miei riferimenti
e le mie certezze da anni...
Eppure alcuni di quei riferimenti hanno cessato di essere tali per
la semplice volontà di contrapporsi ad un’idea che si stava sempre meglio
concretizzando dentro di me... Altri si sono trasformati e poi ancora ‘mutati’
nel corso di questi mesi... Le persone che più dubitavo avrebbero accettato
sono arrivate persino a comprendere... Mentre nuovi ‘altri’ mi si sono ‘avvicinati’...
Con tutto il loro pericoloso fardello
di idee malsane e terribili, con la loro umanità
ormai persa o mai posseduta, in quel subdolo
tentativo di fare nuove innocenti
‘vittime’ tra gli sprovveduti -come me! Ringrazio tutti coloro che mi volevano
talmente bene da lusingarmi a questo punto!- per ingrassare le fila di questa ‘truppa del male’...
Immagino di essere in una stanza disadorna... Una camera calda con
il parquet scuro ed un po’ rovinato... E alle pareti ancora pannelli di legno
sottile... Una luce soffusa proverrebbe dalla lampada posta al centro del
salone... Su di un tavolino adagiato su un tappeto persiano dai colori tendenti
al rosa/arancione... Intorno ci sarebbero molte sedie di legno... Una per
ogni persona che voglio ascoltare... Una sedia per ogni opinione... Per ogni
versione dei fatti... Per ogni constatazione... Osservo queste figure a me
care da un punto di vista privilegiato... Io le conosco tutte mentre tra di
loro così non è... Ma sono tutte quante lì, riunite, per me... Per permettermi
di tirare le somme di un altro anno di trascorso interno ed esterno... Sanno
che dovranno parlare, parlarsi, per provare a capire e far comprendere...
Ma non sanno cosa aspettarsi, e da chi, perché non sono informati sulla vita,
le idee ed il cuore di ognuno degli altri...
Domando, a chi voglia farlo, di rompere il silenzio... Proprio in quell’istante
si brucia la lampadina e rimaniamo al buio... Mi avvicino al centro della
sala e, tolto il paralume, sostituisco la stessa che, viva, proietta una luce
accecante intorno a me... Non scorgo più i volti di coloro che mi circondano
esattamente come quando era troppo buio per permettermi di riconoscerli...
Buio - luce intensa... buio - luce intensa... buio - luce intensa... buio
- luce intensa... Penso... Una stessa condizione si può trovare in ambienti
diversi, molto diversi tra loro! Di affermazioni così ci riempiamo la bocca
quotidianamente, ma in pochi conserviamo questa certezza e la applichiamo
quando si tratta di cogliere ciò che ci appare misterioso... Ma che è tale
solo perché lo apprendiamo esclusivamente attraverso l’interpretazione di
chi ci fornisce i ‘mezzi’ della conoscenza... Pochi mezzi... Perché troppi
potrebbero forse creare delle menti più autonome...
Riposiziono il paralume e la stanza torna calda e luminosa... Ma non
è più quella di prima... Un po’ per tutti credo... Certamente non lo è per
me... Ora tutti quanti sembrano voler parlare... Ognuno intende portare qualcosa
e non certamente togliere nulla a quell’incontro strano... Inusuale...
Si parla -io dovrei fare da ‘arbitro’ ma in realtà
fornisco solo i ‘collegamenti’- ed
improvvisamente nessuno più sa discernere i ‘buoni’ dai ‘cattivi’... Nessuno
si sente più ‘giusto’ degli altri! Sulle sedie nessuno più sta rigido o impettito
a braccia conserte ma ognuno trova la postura più comoda e che si ‘affacci’
sul cerchio...
Io questo l’ho veduto accadere nel corso dei mesi... Ovviamente io
facevo da ‘filtro’ perché la situazione della stanza che accolga le persone
della mia vita in questo modo non si è mai davvero verificata... Non al di
fuori di me, intendo! Ma io mi sono fatta accogliente aula di pensieri diversi...
E l’ho fatto perché amavo quelle persone o perché condividevo qualcosa con
loro...
Così Forza Nuova ha smesso d’incarnare
il ‘male assoluto’ ed ora non ho più bisogno di stare “dalla parte dei cattivi”...
Ora sto dalla parte delle mie idee... Dalla mia parte ‘condivisa’... E si
sta bene! Tanto bene! Come a casa propria!
Cinzia
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