Al Gran Congresso
dei Badogli
Sabato 6 Aprile 2002, è stata una giornata in cui Forza Nuova ha agito contro due, di quelle entità, che riteniamo essere distruttrici della nazione, come molte altre che “combattiamo”: La Massoneria e Badoglio ….ops! scusatemi l’errore….una certa parte della nostra classe politica (come se ce ne fosse qualcuna buona!).
Dal 5 al 7 Aprile l’organizzazione massonica del “Grande
Oriente” si è riunita a Rimini, al centro congressi dell’ex fiera,
contemporaneamente a Bologna si svolgeva il congresso (il primo dopo circa
sette anni) d’Alleanza Nazionale. Forza Nuova ha affermato i suoi concetti di
contrarietà su entrambi i fronti, contemporaneamente e nello stesso giorno.
Contro la massoneria perché non vogliamo che risorga una nuova Loggia P2 e
contro AN che con la sua politica parteggia per posizioni antinazionali e
sempre maggiormente le parti dei poteri forti, pur definendosi, ingannevolmente
“destra”.
Nelle prime ore della mattina a Rimini un gruppo di
militanti Forzanovisti, circa un centinaio, guidati da Roberto Fiore e Paolo
Caratossidis, responsabile del Veneto e dirigente nazionale, ha fatto la sua
apparizione presso il convegno della più grande organizzazione massonica
italiana. L’intento di questa operazione organizzata da Forza Nuova Padova era
di penetrare e manifestare le nostre ragioni. Tristemente qualcuno,
all’interno, non ha potuto trovare blocchi di pietre che erano usate agli
albori della massoneria per la costruzione di piramidi, sparse qua e la ma un
signore addobbato con tutti i paramenti massonici che li accoglieva sereno e
sorridente, addirittura un grande ufficiale della Loggia e direttore
dell’archivio storico massonico, che con abile mossa ha velocemente sostituito
la dura pietra con un muro di gomma, dunque, perché impedire, opporsi o resistere?
La morbida “gomma” e la finissima “sabbia” sono state per moltissimi anni le
“armi” preferite e di sicuro successo da chi non voleva essere disturbato nei
suoi intenti, perché non farlo anche contro di noi? Il volantino recava ben
chiaro la nostra opposizione alle infiltrazioni della massoneria nella
politica, cultura, scienze ed economia, tese ad intenti di dominazione del
mondo.
Chiara era anche la nostra richiesta d’incompatibilità
dell’appartenenza alla massoneria, contemporaneamente ad una carica pubblica,
ma questo non basta, il nostro preciso fine ultimo è la totale messa al bando
d’ogni Loggia massonica. Il risultato della mattinata riminense è stato una
profusa distribuzione di volantini in casa massone e l’esposizione di uno
striscione recante scritto: “No alla massoneria e no alla nuova P2”. Tutto
tranquillamente e senza incidenti, si è proseguito poi, con una visita ai
padiglioni (volevo scrivere stand, ma attualmente gli americani mi stanno
particolarmente sui cogl…….), non sono mica fessi, l’unica cosa che non si
desidera è pubblicità. Ovviamente, nessuna dichiarazione sull’accaduto da parte
del “Gran maestro”, anzi una buona dose di propaganda elencando i dati del
continuo aumento d’aderenti, chissà se è bastato un semplice ordine per mettere
a tacere la stragrande maggioranza dei mezzi d’informazione sull’accaduto?
Contemporaneamente a Bologna, organizzato dalla locale
sezione forzanovista, stavano incominciando i lavori del “contro convegno”
intitolato “L’ombra di Badoglio sull’Italia d’oggi” in concomitanza con il
congresso d’AN a circa 500 metri dallo stesso.
Com’ebbi l’occasione di scrivere in un mio redazionale
(“Sindromi”), definendo alcune dichiarazioni e passate prese di posizioni
passate d’AN, degne di Badoglio, da allora la situazione è degenerata, fino al
punto in cui, Forza Nuova è “scesa” in campo direttamente contro questa destra
che non ha più niente da dire pur definendosi sempre e comunque tale. Scesi in
campo direttamente, non solo con il “contro convegno” ma anche fisicamente
andando sotto l’albergo che ospitava il Soviet supremo d’AN, per esporre due
striscioni: “ Fini con il boia Sharon, Forza Nuova con la Palestina” – “AN =
Likud, Forza Nuova unica destra”. Anche in questo caso, così come anche per il
successivo nostro convegno, la maggioranza dei mezzi d’informazione hanno
taciuto, resta solo, ipoteticamente da pensare, che dopo che Alleanza nazionale
si appresta a modificare radicalmente la regola, secondo cui gli iscritti alla
massoneria non possono essere iscritti al partito, una telefonatina ed un
semplice ordine, come precedentemente da Rimini, sia partita anche da Bologna.
Personalmente fra questa “carrellata” d’impegni ho
preferito fare una breve puntatina al “contro convegno”, accompagnato da una
quindicina di ragazzi monzesi, tutti appartenenti ad un’associazione culturale
che, guarda caso, nel suo statuto ha le stesse finalità e idee di Forza Nuova,
della quale faccio orgogliosamente parte.
Essendo allergico ai grembiulini dei massoni e ai
dirigenti Aennini (vedi redazionale “A Predappio” e quello che è successo),
quindi luoghi dove avrei potuto solo compiere danni e azioni contrastanti alle
direttive del movimento, tipo il prendere a calci nel deretano qualcuno in
grembiulino e cappuccio, urlare a squarciagola il nome Badoglio od orinare su
bandiere o simboli vari, ho preferito la tranquillità del convegno, nel quale,
per il breve tempo della mia permanenza ho potuto ascoltare per l’ennesima
volta e con piacere, quel formidabile ed ineguagliabile oratore che è il
professore Auriti.
Sergio Gozzoli, si è scusato per la sua assenza, motivata
da problemi di salute, il “vecchio Leone”, non ha mancato comunque di esserci
vicini spiritualmente, inviando un bellissimo discorso letto da Armaroli, il
responsabile bolognese e coorganizzatore del convegno, che ha scaldato gli
animi dei presenti.
Al tutto, assistevano con molta attenzione circa 150
persone, molti i volti conosciuti, fra cui il gruppo dei toscani con Marzio
Gozzoli, loro responsabile, Duilio Canù con una rappresentanza per la
Lombardia, Paolo Caratossidis, “reduce” dalla appena avvenuta contestazione
riminense, accompagnato da un consistente raggruppamento di ragazzi veneti ed
ovviamente quelli dell’Emilia Romagna.
Alcuni ragazzi di Monza, dopo la loro breve visita per
dimostrare la loro solidarietà con le motivazioni del convegno, dovevano fare
ritorno nella loro città, con la metà di essi, rimasta nel capoluogo regionale,
mi sono recato in gita nel centro cittadino, dove ho costatato, con stupore,
che si stava svolgendo una manifestazione in favore della pace in Palestina.
Questa manifestazione era egemonizzata dalle “zecche” ed
ara il solito miscuglio di popoli e religioni (stavano pregando in massa
davanti al Duomo), tipico loro, che poco aveva a che fare con la difesa di una
nazione e la sua specifica identità e che lascia in noi, la sgradevole
sensazione di sentirci stranieri in casa nostra.
Prima di arrivare in centro, passando nella zona
universitaria, ho potuto constatare di persona quanto è bella Bologna.
Bella, prima che dei mentecatti la deturpassero su tutti i
muri con la vernice spray per scrivere idiozie e dei cenciosi, sporchi ed
incivili vagabondassero per i suoi vicoli e piazzette denominandosi “Punk
a’bestia” ma che in realtà sono solo dei barboni anarcoidi.
La serata bolognese aveva anche un altro interessante,
anche se ludico, appuntamento, un concerto di musica d’area con Marconi, gli
Armorea, D.D.T. e la partecipazione straordinaria di De Angelis dei 270 Bis.
Nonostante precedenti impegni per il mattino seguente mi
proibivano di assistervi, ho accettato l’invito , quando un affidabile Camerata
si è offerto di riaccompagnarmi a casa, lasciandomi “ronfare” durante il
viaggio di ritorno e l’aver saputo che era organizzato da Azione Giovani.
Splendida occasione di assistere dal “vivo” alcune
interessanti fasi post congressuali di Alleanza Nazionale, direttamente con i
suoi delegati.
Il locale prescelto per lo svago serale degli Aennini è il
“Giostr à Cafè”, situato in una zona industriale nella estrema periferia,
l’ingresso gratuito, si pagava solo la consumazione! Eravamo molto in anticipo,
pensavamo in un primo momento, in realtà erano ancora tutti a mangiare e il
ritardo era dovuto ad alcuni piccoli inconvenienti, al loro congresso, girava
voce, erano “volati” gli schiaffi! Finalmente, dopo alcune ore, si fece vivo il
grosso dei delegati, quasi tutti in abbigliamento molto borghese, ben pettinati
e le scarpe lustre sembravano tanti Ciellini. All’apparenza, perché alcuni
accaldati, dopo essersi tolti le loro camicie inamidate, mettevano in mostra
truci e crudeli magliette nere con vichinghi cazzuti che combattevano mostri o
scritte degne di Ivan Drago nel film Rocky….”Ti spiezzo in duue!!!”.
Qualcuno di questi era de me conosciuto, uno presente con
la consorte che gli sta spianando la carriera nel partito e altri che svolgono
cariche pubbliche al Comune di Monza.
La musica nel frattempo era iniziata, bellissima la
rappresentazione di Marconi, che anche con qualche piccola “stecca” subito
perdonata con simpatia da tutti e il disturbo frequente di una sirena d’allarme
di una uscita di sicurezza che veniva erroneamente aperta, ha “scaldato” la
sala. Il secondo momento è stato degli Armorea, un valido gruppo veneto, il
quale ha suonato anche alcuni brani di altri gruppi, fra cui “Settembre nero”
contato insieme a De Angelis, dedicato a suo tempo ad un gruppo di liberazione
per la Palestina ha infervorato notevolmente gli animi dei presenti, tanto che
dalla folla, con il braccio teso in un saluto romano (o quasi) un unico grido
si è alzato ripetutamente…..”Palestina libera!”…..”Palestina libera!”.
Un brivido a percorso la mia pelle e mi è tornato in mente
la visita nel Dicembre 2001 di Adolfo Urso, alto dirigente di Alleanza
Nazionale in Israele il quale ha
ricevuto una calorosa accoglienza da parte di quel governo e ha dichiarato:
“Qui si chiude una fase storica e se ne apre un’altra. E’ il risultato che ho
sempre desiderato in trent’anni di vita politica” (Il Tempo – Sabato 22
Dicembre 2001). Un piano predeterminato quindi, un progetto che ora più che mai
sta prendendo forma attualmente.
Nel frattempo la base di quel partito, grida “Palestina
libera!”.
Tralasciamo le ultime dichiarazioni di Fini per evitare
che l’unica soluzione per i militanti di AN sia fare Harahiri, per evitare la
vergogna. Piuttosto osserviamo con interesse con chi è consociato il gruppo
giovanile Azione Giovani, da lungo tempo e senza possibili smentite. Ad
aiutarci in questa constatazione è stato il validissimo Avvocato Luca Armaroli
di Bologna, che ha scovato un interessante sito Internet, andate a vederlo: http://www.eyc.dk/members.html, per
rendervi conto di persona della situazione, guardate a fianco e sopra la
bandiera italiana chi c’è.
Poco dopo la bellissima canzone ho lasciato sconcertato la
sala, chiedendomi quando è stata l’ultima volta che quei giovani hanno sentito
in una piazza il sapore acre dei lacrimogeni, il salato delle lacrime che ti
sgorgano dagli occhi e colano fin dentro la bocca……il peso di una repressione,
il gusto di una lotta impari e il fiato del nemico sul collo.
Per chi se la sente consiglierei questo fiero grido: “Ogni
Palestinese è un Camerata, stesso nemico….stessa barricata!”.
Luca Pilli