Il primo congresso di Forza Nuova

 

 

Questo non sarà sicuramente un manifesto politico sui risultati emersi al congresso nazionale di Forza Nuova (cosa che il sito nazionale ha affrontato molto più che chiaramente), più che altro uno scorcio di quello che ogni militante presente ha trascorso…..

A Chieti è avvenuto un importante appuntamento per il nostro movimento nel quale avrei voluto, con tutto il cuore, fossero stati presenti tutti i Camerati di Italia e perché no….d’Europa!

Niente sfarzi, laser, schermi giganti, moquette, “pinguini” in doppio petto ed altre raffinatezze in stile “Forza Italia” o altri partiti simili. Forza Nuova non prende soldi da nessuno se non da noi stessi e tutto viene pagato con  parte dei guadagni ottenuti coi banchetti propagandistici ed è con grande dignità che abbiamo abbellito  e reso funzionale per l’occasione, un grande capannone del quartiere fieristico della città che ci ospitava.

Sin dall’ingresso si poteva notare la perfetta organizzazione, per lo più curata dal camerata Perrone (senza ombra di dubbio il più elegante fra tutti): un punto ristoro ben fornito, banchi per la vendita di libri a cura di FN Verona, FN Milano quasi esclusivamente con materiale delle edizioni Effedieffe, Edizioni AR di Roma con materiale molto interessante ed in alcuni casi praticamente introvabile. Non mancavano oggetti vari, in taluni casi un po’ nostalgici e un reparto musica ben fornito curato esclusivamente da FN Verona. Una sala è stata adibita a cappella, nella quale, con rito Tridentino il nostro padre spirituale, Don Giulio Maria Tam, ha svolto la funzione religiosa. Scherzosamente, ma sempre con grande affetto e stima usiamo dire lui: se non porgi l’altra guancia a Padre Tam, non te ne devi preoccupare…..cambia lui la mano! Prossimamente anche questo sito si occuperà di lui, presentando le sue tesi sulla rivoluzione nella Chiesa, tesi che fra l’altro ha portato in questo congresso in qualità di ospite, nel cui intervento ha accalorato tutti i presenti.

Quando il grande capannone fieristico era al completo dei delegati ed ospiti, sono iniziati i “lavori”, dopo l’apertura del congresso da parte del nominato presidente Avvocato Corregiari con un suo breve discorso tecnico, abbiamo fatto, un doveroso e solenne minuto di silenzio e raccoglimento in ricordo di Massimo Morsello, ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Ricordo, quello di “Massimino” puntualizzato anche nel successivo discorso introduttivo del nostro segretario nazionale Roberto Fiore, identificandolo come indimenticabile guida ed elemento di unità spirituale per tutta la comunità militante di Forza Nuova. Roberto ha inoltre e molto chiaramente, elencato tutte le tesi Forzanoviste, sottolineando la nostra posizione come alternativa globale ed intransigente al sistema. Seguiva poi il frenetico lavoro delle commissioni, che avrebbero tracciato le linee strategiche per affrontare la nostra “battaglia” per la ricostruzione nazionale, il resto: nomine, votazioni e altre forme burocratiche si sono svolte, secondo il mio pensiero, senza un effettivo bisogno…..chi lavora, chi ha un seguito, chi ottiene dei risultati non ha necessità di legittimazione, accordo o di un compromesso per rendere evidente il suo operato. Una prova di questo è stata data dai Camerati veneti che erano presenti ed attivi nella maggior parte delle commissioni, e da quelli torinesi per il loro incisivo impegno in soccorso , con convegni e manifestazioni, a quel proletariato ormai dimenticato da alcuni sindacati, in favore di qualche centinaia di migliaia di drogati (C.S.) e qualche assassino (Bierre). Quello precedentemente descritto non vuole togliere il valore e l’attivismo di altri nuclei di Forza Nuova, sono solo un esempio e come tale deve essere visto. Un altro momento molto interessante è stato l’intervento dei delegati, fra i quali, quello di Antonio da Verona, giovane militante di soli diciassette anni, responsabile nazionale di “Forza Nuova Studenti”, che ha esposto chiaramente gli obbiettivi raggiunti e futuri della neonata branca del movimento, in seguito, raccontando alcuni aneddoti e risultati raggiunti nella città Scaligera, ha infiammato i cuori di tutti i presenti, forse ricordando anche la propria gioventù. Penso e spero che Antonio darà frutti sempre maggiori da quel buon seme che è la sua attuale preparazione politica e morale.

I “lavori” proseguiti fino a tarda serata, interrotti solo per una brevissima pausa al mezzogiorno hanno lasciato un certa stanchezza e fame in tutti noi, la perfetta organizzazione aveva pensato anche a questo e quindi in precedenza si era prenotato per i circa trecento delegati, un posto a tavola in un noto ristorante della zona, in cui finalmente, gettati gli “abiti” congressuali, abbiamo potuto condividere momenti gioiosi fra camerati. Gli animatori più irrefrenabili della serata, sono stati, inaspettatamente, i ragazzi di Varese e Vigevano che ci allietavano con singolari canzoni da loro stessi inventate….. fra racconti di gesta eroiche e dopo l’ultima bottiglia svuotata hanno promesso che si candideranno per la prossima edizione del festival di San Remo solo per prendere Jovanotti a colpi di merluzzo in faccia!

La serata si è conclusa sempre all’insegna della perfetta organizzazione, delle economiche e comode stanze di albergo attendevano i delegati…..noi non dormiamo nelle scuole per imbrattarle, tutto può essere ma comunque manterremo sempre l’orgoglio e la dignità di chi si è assunto il compito di salvaguardare certi principi morali e di giustizia. Gli unici che si sono dovuti adattare a dormire a turno, in una situazione veramente angusta, sono stati i ragazzi della sicurezza, che nonostante il freddo lancinante si sono offerti di presidiare il luogo del nostro congresso…..a loro va tutta la mia simpatia e ringraziamento.

La seconda giornata congressuale è iniziata con le relazioni delle commissioni, dalle quali sono emersi spunti e progetti di ottima portata. Sono state loro, l’anima del congresso in aggiunta agli ospiti intervenuti, fra i quali spiccavano Lopez, segretario nazionale della “Falange”, il quale ha annunciato il loro prossimo ingresso sulla scena politica spagnola, con un intento chiaramente unificatrice, in seguito, di tutte le realtà con similari europee. Il professore Auriti che ha esposto le sue tesi sulla moneta di popolo, personaggio di notevole rilievo e cultura e Cucullo, sindaco di Chieti, che è stato il vero e grande “mattatore” fra gli ospiti, il quale ha strappato a tutti noi una lunga serie di applausi fino a quello finale, lunghissimo e rigorosamente in piedi per acclamare le sue sincere dichiarazioni. Che posso dire di lui? Un uomo il cui pensiero corrisponde perfettamente alle sue azioni, sincero e stimato dai suoi concittadini “nonostante” il suo cuore nero.

La penultima tappa è stata quelle delle cariche interne il movimento, un particolare…..una semplice pratica burocratica, con la totale maggioranza viene confermata la segreteria nazionale a Roberto Fiore. Il quale a risposto con un discorso di chiusura che ha reso incandescenti i nostri animi……Fiore siamo tutti con te! Come era iniziato questo primo congresso per il nostro movimento, è terminato…..nel ricordo di Massimino, ascoltando le sue note e le parole delle sue canzoni, le braccia si sono levate al cielo orgogliose dell’onore che gli portiamo.

 

Luca Pilli

 

Indietro