SINDROMI
E’
ormai accertata, e non capisco come mai l’Organizzazione mondiale della sanità,
non abbia prontamente incluso fra le patologie riconosciute, la nefasta malattia
che assale qualche italiano da molti anni a questa parte. Una delle prime
e maggiori manifestazioni di questa sindrome tipicamente italiana (anche se
in passato vi sono stati altri casi minori anche all’estero) è avvenuta l’otto
Settembre del 1943. Questa malattia non è neanche in parte paragonabile ad
alcune altre forme minori, per citarne qualcuna: la “carol pontifex”, che
ti porta a chiedere in continuazione perdono per fatti accaduti secoli fa.
Il vano tentativo di baciare Corani, Antichi testamenti, Muri del pianto,
Bhudda sorridenti, Totem o altari Druidici, non porta a nessun beneficio fisico
se non quello placebo di un infinito senso di bontà, in realtà, preciso segnale
di debolezza e decadenza. Questa forma potrebbe essere stata trasmessa da
infiltrazioni “sinistroidi”, ancor prima di quando, in un tranquillo paesino
di campagna, circa ventotto anni fa, mi capitò di assistere, nella caratteristica
chiesa principale, ad una “Messa Beat”, con chitarre elettriche, batteria
e relativi musici capelloni al posto del coro e del messale Tridentino. Attualmente,
un polacco, fra i maggiori colpiti da questa malattia, pare migliorato. La
prova di questa miracolosa guarigione sono le ultime, sue prese di posizioni,
contrarie, in fatto d’aborto e divorzio. Posizioni cardini di uno dei maggiori
punti Forzanovisti, che è la difesa della famiglia. Non sappiamo se il continuo
baciare testi sacri altrui o le torrenziali preghiere dei fedeli cristiani,
siano stati la causa di questo deciso miglioramento, forse si tratta solamente
di “politica” e nell’attesa della sua completa e totale guarigione…..oremus.
Molto simile a questa virale infezione, ma con patologia contraria è la “Sindrome
da Olocausto”. Contrariamente alla “Carol pontifex”, questa, porta a farsi
chiedere continuamente perdono da tutti. Farsi chiedere perdono dai cattivi
tedeschi, che come per gli italiani, fin dalla loro prima venuta alla luce
sono gravitati da debiti con lo stato, essi sono gravitati dallo scusarsi
con gli afflitti dalla sindrome in questione, per una “questione” fra bisnonni.
Ovviamente se mettete un pargolo tedesco su di un’isola deserta, costui non
riconoscerebbe uno di questi, sicuramente lo farà dopo che ci si sarà messo
in affari con lui. Nella lista c’è anche il farsi chiedere perdono dagli americani
per il ritardo con cui sono venuti in loro soccorso, ma non con troppa insistenza,
perché sarebbe come ricevere le scuse dai loro stessi finanziatori e finanzieri.
L’elenco dei debitori di perdono sarebbe infinito, se scoprissero una qualche
forma di vita su Marte, sicuramente anch’essa dovrebbe chiedere loro perdono,
perché il pianeta non ha influito positivamente (astrologicamente parlando)
sulle loro vicissitudini. Momentaneamente gli americani non si pronunziano
molto in loro favore, sono più che altro impegnati ad avviare una loro impresa
commerciale petrolifera….il bombardamento dell’Afghanistan, simile a molte
altre che hanno avviato con grande successo. La migliore cura consigliabile
per la sindrome, per ora, ancora in fase avanzata di sperimentazione, potrebbe
essere quella del caso delle Foibe titine o dei prigionieri dell’ Armir. Nel
primo caso, l’INPS aveva 500…..ripeto cinquecento, criminali di guerra Jugoslavi,
che avevano trucidato migliaia di italiani residenti in Istria e Dalmazia
sul loro foglio delle pensioni e il continuo silenzio ed indifferenza su ciò
che accadde. Nel secondo caso è bastato mantenere al governo (cura interrotta
per decesso dell’interessato) chi aveva intercesso, addirittura consigliato
l’internamento e la morte, in campi di concentramento dei prigionieri di guerra
italiani della seconda guerra mondiale, in Unione Sovietica per motivi puramente
e schifosamente politici. La virulenta e contagiosa malattia cui mi riferivo
inizialmente, è la conosciutissima “Sindrome di Badoglio”, che come dicevo
e stata isolata e riconosciuta nel lontano ’43, ma che ancora oggi, qualcuno
ne è profondamente afflitto. Sindrome che provoca una grande instabilità ideologica,
tendenze al tradimento, codardia e ipocrisia. Non è bastata la prima infezione,
che ha portato l’Italia per mezzo di un tradimento alla sconfitta ed una guerra
civile, per debellare questa malattia. Il primo e grave ritorno di questa
infezione è avvenuto nella città di Fiuggi, nota e ridente località termale,
durante un congresso politico, alcuni anni or sono. La malattia ha attaccato
un movimento che bene o male, con i suoi acciacchi e malanni rappresentava
la continuità ideale di un ventennio che ha portato splendore alla nostra
Patria e di chi non fu colpito nel lontano ’43 dal morbo fatale e che magari
era morto per mezzo del piombo nemico o sotto tortura. Dopo questa prima infezione,
alcuni presenti, ne restarono immuni, comunque non riuscirono ad essere come
i ragazzi del lontano 1943. I “colpiti” di Fiuggi, non si rendevano conto,
o si illudevano, che ciò si trattava solamente di un’astuta manovra politica
e non di una vera e propria malattia. Nonostante, nel corso del tempo, segnali
inquietanti segnavano il peggiorare del male, i suoi colpiti continuavano
a …..credere, sperare e votare. Dopo il primo allontanamento dalla politica
sociale e l’intenzione di consegnare alla storia quello che è stato il fascismo,
per gli Aennini (sigla che userò da ora per comodità), la situazione si è
andata ad aggravare, in primo c’è stata un’unione con dei nemici che dovevano,
ideologicamente parlando, essere dei loro nemici naturali per gli ideali che
si illudevano di ancora poter rappresentare. Anche questa volta, mascherata
da abile mossa politica, l’unione con dei separatisti, antinazionalisti come
potevano essere (potevano, perché quell’instabile del loro Boss cambia idea
ogni momento) i Leghisti e con un cavaliere che era tesserato, niente meno
che con la massoneria (Loggia P2, la stessa di Licio Gelli), amico fraterno
di molti ex socialisti, viventi o no, indagati o condannati per corruzione,
nascondeva il subdolo malanno. Molte, anzi moltissime volte, mi è capitato
di cercare un colloquio serio con questi contagiati, ancora di più ho tentato
di guarire il loro male (probabilmente questo scritto serve anche a questo),
ma i risultati sono stati nulli, qualsiasi cosa era inefficace. Ho sentito
di tutto: …..noi la nostra lotta la portiamo al congresso è lì che si deve
vincere!….., ……l’opposizione non porta a nulla, la si può fare anche stando
al governo (Sigh!) ……e poi via a via con altre nefandezze di cui voglio risparmiarvi
la lettura. Con il passare del tempo, mi sono abituato a queste incoerenti
presenze, anche dopo l’aver costatato che la “Sindrome da Olocausto” ha colpito
anche loro, nella forma più grave: ….il consociativismo ! La febbre da Likud
a molti giovani di AN non è passata e per quanto riguarda i più grandicelli
rappresentanti del partito, la cosa non sussiste, volgarmente parlando, gli
Ebrei non li cagano minimamente. Francamente non mi sarei mai occupato di
AN, considerandolo un partito estremamente lontano dalle mie idee, non mi
interessava più dei suoi militanti perché stanco delle loro cazzate ed illusioni.
Ma il male adesso sta tentando di modificarli anche geneticamente, io sono
andato in bestia quando li vidi a Predappio, nel celebrare una importante
ricorrenza e mi chiedo ora, dopo le dichiarazioni del loro segretario, se
hanno ancora il coraggio di ripetere il presente al Duce (notando bene che
lo hanno fatto in un ristorante), se rimarranno costoro in quel partito che
chiaramente non rappresenta minimamente ogni tradizione dell’ideale Fascista.
A questo punto non è da mettere in discussione se Benito Mussolini è stato
o meno un grande statista, perché lo era. Moltissimi i raggiungimenti in fatto
di politica sociale si devono a lui, neanche la teppaglia rossa, una volta
giunta al governo ha eliminato o anche leggermente modificato ciò che aveva
creato, a questo ci hanno pensato con anni di sistematiche ruberie e incompetenze
i vari governi susseguitesi come nel caso del sistema pensionistico e previdenziale.
Qualche odierno furbo vorrebbe che sia tutto privatizzato, con il rischio
di un fallimento e la conseguente rovina di chi si è affidato a loro. Adesso,
che si voglia togliere la fiamma tricolore che sorge dalla tomba del Duce,
dal simbolo di AN, non me ne frega nulla. Che costoro rinneghino il Fascismo
o si vogliano fare circoncidere, mi frega molto meno. Sono sinceramente dispiaciuto
per gli illusi, che credono ancora in questa Destra di governo, come l’ultimo
baluardo dell’idea fascista (vi assicuro che ce ne sono) ma se non fuggono
dopo gli ultimi avvenimenti è segno che sono, senza il sarcasmo iniziale,
realmente malati, quindi è inutile discutere, diamogli ragione e basta! L’unica
cosa che non sopporto è che tocchino la figura di Mussolini, per avvalorare
il loro tradimento o cambiamento (poco mi importa, è la stessa cosa). Vorrei
concludere con questo apprezzamento nei confronti del Duce: “IL GENIO ROMANO
IMPERSONATO IN MUSSOLINI, IL PIU’ GRANDE LEGISLATORE VIVENTE…..”. Vivente
e non vissuto perché questa frase è stata pronunciata alla “Queen’s Hall”
il 18 Febbraio del 1933 da Sir Winston Churchill, che conobbe personalmente
il Duce e nonostante esso sia stato un avvinazzato inglese è sicuramente più
degno di nota e considerazione del signor Gianfranco Fini. Il male maggiore
di tutta la destra italiana dal dopo guerra fino ad ora è sempre stata considerata
la frammentazione, almeno questo si pensava prima che sulla scena politica
apparissero simili individui. Se AN vuole trasformarsi lo faccia pure, si
trasfiguri in quello che vuole, ma senza infangare nessuno. Ai suoi militanti
lascio solo il nostro fiero ed orgoglioso “Boia chi molla”.
Luca Pilli