Progresso e scienza
In questi ultimi anni si assiste sempre più spesso a spettacoli
degni del miglior romanzo di Mary Shelley: scienziati affetti da manie di
grandezza e sempre più convinti di essersi trasformati in divinità in grado
di dare e togliere la vita si improvvisano novelli Frankenstein dando origine
a pecore prodotte in serie (l’ormai tristemente famosa pecora “Dolly” e le
sue “sorelle” ad esempio) o idee simili a quelle del “dottor Moreau” creando
strani incroci genetici tra maiali e meduse per cui l’animale creato mantiene
l’aspetto tipicamente suino con un solo particolare che lo rende diverso...è
fluorescente...
“Signore e signori ecco a voi...IL MAIALE DA SERA!”.
E cosa dire delle notizie agghiaccianti riguardo ad una possibile
legalità dell’ossimoro per eccellenza, la “dolce morte”?
Ma dove si arriverà di questo passo?
Vuole veramente l’uomo tentare di prendere il posto di Dio
nella creazione e nell’ordinamento della Natura?
Entro breve ci ritroveremo a vedere pascolare mucche senza
ossa per poter avere più carne, polli spiumati, galline che fanno uova di
cioccolata e maiali al cromo: questo solo perché il mattino ha l’oro in bocca...
O peggio ancora, uomini con impiantati organi di altre bestie
sacrificate e geneticamente create per una vita vissuta nell’attesa di farsi
espiantare un qualche organo vitale per qualcuno che non riesce a digerire
il proprio essere mortale e ormai immemore dell’unico principio insostituibile
che guida l’esistenza; la Selezione Naturale.
In un lento processo durato secoli l’uomo ha dimenticato
la propria essenza divisa sostanzialmente tra l’essere mortale e l’immortalità
dell’anima per poter passare al culto della fredda dea Ragione e del suo ancestrale
“compagno” Progresso.
Questi hanno attirato con le loro false verità decine di fedeli che ogni giorno sacrificano e si sacrificano inseguendo quello sciocco e presuntuoso sogno che è l’immortalità.
L’uomo si è dimenticato le proprie radici, confuse con quelle
di un primate, di creatura prediletta da Dio per mascherarsi da Creatore.
I valori morali cristiani, che da sempre hanno regolato e
stabilito i giusti limiti della scienza, hanno perso vigore nei cuori e nelle
menti della gente e vengono considerati come ostacoli per il continuo rinnovamento
ed “evoluzione” della scienza.
Qui non si tratta di scoperte geografiche per cui tentare
il passaggio delle “colonne d’Ercole”. La frontiera è tra umano e inumano,
e tra i ruoli di creatura e Creatore.
“C’è una porticina, in fondo a quelle scale, che nessuno
ha il coraggio di aprire. Socchiudendola potremmo probabilmente intravedere
una lapide mortuaria con una scritta incisa sulla sua superficie: “eritis
sicut deus”, la promessa che Satana fece ai progenitori.”...forse qualcuno
è stato così imbecille da aprire quella porta una seconda volta...
L’unico valore imperante oggi è rappresentato dall’utile
e dal guadagno: eccoci, siamo il ritratto dell’apoteosi dell’ideologia liberista
della rivoluzione industriale, dell’illuminismo e del materialismo marxista,
siamo figli di provette e padri di esseri insulsi senza Dio né Storia....
Benvenuti nel Terzo Millennio!