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Camerati via e-mail.
BR: L’ANTI-STORICITA’ PER
ECCELLENZA
Pare che la nuova generazione
delle Brigate Rosse sia composta dai ragazzini “modello” : frequentatori dei
Centri Sociali alla moda (più oratorio del nuovo millennio che palestra di
alternatività anti-borghese, come pretenderebbero essere), e alla domenica, al
posto della messa, il volontariato con i Rom per Caritas o associazioni
similari. La “contestazione del sistema” in questo caso è più un fenomeno
modaiolo, l’ ultimate game per chi si è già stufato anche della Playstation,
che non un fenomeno veramente pericoloso per il Sistema borghese. Così stanti
le cose, la repressione da parte delle autorità borghesi non dovrà essere un
compito poi tanto arduo. Ma anche se dietro alle BR da oratorio vi fossero “i
vecchi”, quelli che facevano sul serio, NULLA CAMBIEREBBE PER IL SISTEMA, che
non può correre alcun pericolo da parte di questi individui che non hanno
capito la direzione della storia. Le BR pretendono di “ricreare il Partito
Comunista” dieci anni dopo che il baluardo del socialismo reale è crollato, e
diversi anni dopo che il comunismo ha perso ogni speranza di rimanere o andare
al potere (tranne pochi relitti folkloristici come Cuba e il Vietnam). E ha
perso non perché conquistato e battuto con la forza, dopo che le sue roccaforti
sono state espugnate mattone per mattone da una coalizione formata dal mondo
intero (come fu per il nazionalsocialismo), ma ha perso crollando da solo, per
implosione, a significare che le sue potenzialità erano ormai esaurite. Il
liberal-capitalismo di modello americano rimane quindi l’unica soluzione
politico-economica sulla piazza, e domina incontrastata. In questa situazione,
cosa vorrebbero “ricostruire” le nuove BR? Il vero “Partito Comunista” armato
di popolo? Quello che dovrebbe abbattere il sistema liberalista di mercato? Ma
non siamo ridicoli! Anche se vi fosse la perdisposizione sociale per una simile
ri-comunistizzazione, anche se si dovesse ricreare un proletariato tale, anche
se l’economia andasse verso una industrializzazione massiccia e non verso la
new economy, etc., questi paladini della rivoluzione marxista-leninista non
hanno capito che l’unica direzione possibile per la civiltà occidentale è ormai
il liberal-capitalismo. La fase laica della civiltà cristiana, dall’Ancient
Régime alla Rivoluzione Francese, previa l’entrata in scena del mercante
borghese e del denaro, e l’avvento del livellamento dal basso con le
“democrazie” moderne, non ha più bisogno della funzione distruttrice del
marxismo, dell’alter-ego al capitalismo: ora è il solo mercato che si mangia
tutta la torta. L’ultima fase della civiltà occidentale (il Mondialismo)
prevede lo sviluppo del mercato fino all’estremo delle sue possibilità,
dopodiché vi sarà il crollo, per implosione, come lo fu per il socialismo
reale. Al crollo del Mondialismo non seguirà un’altra forma di Mondialismo, ma
entriamo in gioco noi: ovvero la potenzialità qualitativa, la concezione della
civiltà organica ed armonica, la concezione gerarchica, differenziata e
qualitativa dell’uomo, che detronizzerà l’economia (la demonia del denaro e del
lavoro) e rimetterà la politica al primo posto, dedicandosi alla selezione del
tipo umano (ormai strabordato a massa insostenibilmente esorbitante, e
massificatamene anti-qualitativa). Lasciamo che il Nemico si distrugga nel
tenere a bada tutti i mostri che ha creato, dopodiché, quando al momento
opportuno sarà collassato, prenderemo possesso della realtà politica, facendo
in pochi anni piazza pulita della merda che è stata creata.
Quindi i brigatisti possono
mettersi il cuore in pace!