SCHEDA SULLA GLOBALIZZAZIONE LABORATORIO - TESTILA SFIDA DELL'ERA GLOBALE Definizioni
Sitografia: www.globalizzazione2000.it(a cura di Bertipaglia Chiara 2 C Liceo Majorana Latina)
Genova 2001: protesta "no global" Nel dicembre 1999, in occasione del vertice di Seattle del WTO (l'Organizzazione mondiale per il commercio), sulla scena internazionale fece la sua comparsa un forte movimento di critica alle politiche di globalizzazione sostenute dai massimi organismi economici e finanziari internazionali (WTO, FMI e Banca mondiale) e dalle maggiori potenze industriali riunite nel G8. Definito "popolo di Seattle" oppure "movimento no global", questo nuovo movimento è estremamente differenziato al suo interno, sia per quanto riguarda le problematiche affrontate (ambientalismo, pacifismo, solidarismo, diritti umani, lotta alla povertà, cancellazione del debito dei paesi del Terzo Mondo ecc.), sia nei metodi di lotta adottati. Diffusosi in pochi anni in tutto il mondo e in particolare nei paesi occidentali, il movimento ha avuto una clamorosa crescita in Italia. In occasione del vertice dei paesi del G8 che si svolse a Genova nel luglio 2001, il movimento "no global" italiano organizzò un "controvertice" al quale presero parte centinaia di migliaia di persone. Le manifestazioni furono purtroppo funestate da violenti incidenti e dalla morte di un giovane di 22 anni, rimasto vittima di un colpo esploso dalla pistola di un carabiniere. Nell' immagine, migliaia di mani dipinte di bianco simboleggiano il carattere pacifico della protesta ® Bibliografia: Microsoft® Encarta® Enciclopedia. © 1993-2002 Microsoft Corporation (a cura di Longo Roberta 2 C Liceo Majorana Latina)
La globalizzazione, che con le sue imprese multinazionali può essere vista come una internazionalizzazione del capitalismo richiede, e a sua volta suscita, una crescente omologazione a livello mondiale della domanda di beni reali , una standardizzazione dei comportamenti antropologico-culturali , una crisi dello stato- nazione e della sua sovranità. Essa necessita di un'integrazione a livello mondiale delle attività e degli obiettivi di impresa che devono rispondere a richieste sempre più globali ma anche soddisfare eventuali esigenze particolari degli acquirenti : "think global, act local", da cui il neologismo "glocal ". La globalizzazione, che implica la delocalizzazione del lavoro , per cui esso viene richiesto e trasportato da un luogo all'altro del pianeta a seconda della convenienza , non sarebbe attuabile senza la presenza di comunicazioni veloci(internet ). A tale proposito si può infatti notare come proprio le tecniche informatiche, che non solo fanno passare le informazioni ma determinano- rafforzano richieste, rendono a loro volta praticabile la delocalizzazione del lavoro virtuale, spostandolo velocemente da una zona all'altra del globo, sempre secondo il meccanismo della domanda- offerta e del prezzo. Sicuramente però è la Rivoluzione informatica , dagli anni Settanta del Novecento in poi, ad avere avuto la preminenza nei processi di globalizzazione: non è infatti pensabile una globalizzazione di capitali, tecnologie, mercati senza un'informazione simultanea e senza la possibilità di comprare e vendere in tempo reale . Questo non significa che globalizzazione sia però omogeneità , o meglio, se per omogeneità si intende la riconduzione e comparazione ad uno standard, quello occidentale e tecnologico, di tutto l'orbe, questo è vero; se per globalizzazione si intende invece una messa a disposizione di eguali opportunità per tutte le parti del mondo , ciò risulta del tutto discutibile: esistono anche dentro la globalizzazione ( e a causa della globalizzazione ) zone forti e zone deboli. Quanto ai rapporti di forza dei vari paesi occorre dire che essi tendono a collocarsi sempre più su livelli diversi da quelli propriamente politici, trattandosi di ambiti addirittura metaeconomici. Non conta cioè l'economia dei vari paesi o settori internazionali ma contano i possessori dei megacapitali mondiali che , trasportabili in tempo simultaneo da un mercato all'altro, dirigono in tempo quasi reale le sorti del mondo. Sitografia: (a cura di Sabatino Chiara 2 C Liceo Majorana Latina)
La globalizzazione - la crescente integrazione di economie e società nel mondo - è un processo complesso che riguarda diversi aspetti della nostra vita. L'attacco terrorista agli Stati Uniti dell'11 Settembre è un aspetto della globalizzazione. La rapida crescita economica e la riduzione della povertà in Cina, in India e in altri paesiche solo fino a 20 anni fa erano poveri ne rappresentano un altro aspetto. Un terzo aspetto è costituito dallo sviluppo di Internet, delle comunicazioni e dei trasporti nel mondo. Il diffondersi dell'AIDSfa parte della globalizzazione così come lo è lo sviluppo accelerato di sofisticate tecnologie mediche che consentono di prolungare la vita.... esiste un gruppo di paesi poveri(3 milirdi di abitanti) che sono già entrati nel mercato globale dei prodotti e dei servizi, mentre 20 anni fa la maggior parteesportazioni dai paesi in via di sviluppo erano costituite da materie prime. In questi nuovi paesi globalizzati, durante gli anni '90, il numero dei ppoveri è diminuito di 120 milioni di persone...L'integrazione economica globale ha contribuito alla riduzione della povertà, ma l'economia globale potrebbe essere molto più inclusiva: non si può continuare ad escludere dalla crescita economica il gruppo dei paesi più poveri... circa un quinto della popolazione mondiale vive con meno di un dollaro al giorno e questo è inaccettabile ( Nicholas Stern, vicepresidente senior della Banca mondiale: prefazione a Globalizzazione, crescita economica, povertà, Rapporto della Banca Mondiale, pagg. 7 -9) Secondo tale rapporto le "ondate" di globalizzazione sono tre, due nel passato ed una in corso
Bibliografia PAUL COLLIER - DAVID DOLLAR, Globalizzazione, crescita economica, povertà, Rapporto della Banca Mondiale, Il Mulino, Bologna, 2003
a cura di Sparta Tosti
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