Il gruppo ha lavorato sulla base di precisi obiettivi ma nella consapevolezza dei limiti imposti dal tempo e dalla tipologia del lavoro stesso. Ci si è prefissi preliminarmente di individuare una struttura condivisa tenendo sempre presente che non è possibile elaborare un progetto esauastivo data la vastità del tema proposto, che attraversa differenti epoche ed abbraccia problematiche complesse. Inoltre si è operato avendo chiaro che lo scopo di questo lavoro è fornire indicazioni metodologiche e presentare agli insegnanti occasioni di approfondimento e sollecitazioni alla ricerca e all'innovazione metodologica e didattica. La specificità del prodotto informatico ci ha suggerito criteri di selezione, di chiarezza ed essenzialità. Vengono proposti agli insegnanti interrogativi che rendono la proposta aperta e problematica. Il filo rosso che attraversa il percorso è il paradigma presente/passato/presente e si sono quindi individuate due diverse concezioni di schiavitù: la schiavitù giuridica e la schiavitù di fatto. Sono state poi tenute presenti differenze e comparazioni che possono aprirsi a sempre nuovi ambiti di ricerca. Tuttavia abbiamo ritenuto necessario tenere presenti le categorie interpretative del Diritto, dell'Economia e della Storia delle Idee che saranno utilizzate per sviluppare i vari snodi di cui il percorso si compone. Il percorso non si configura soltanto come un percorso storico ma coinvolge altri saperi e va quindi inteso come un percorso di area storico-filosofico-sociale. All'interno del gruppo, a seconda delle diverse competenze, ciascuno si occuperà di sviluppare uno dei diversi segmenti di cui si compone il progetto. Idee e sollecitazioni verranno scambiate attraverso l'attivazione di un forum e/o della posta elettronica o apertura di un apposito sito internet dove i componenti del gruppo potranno lavorare tramite password on-line.