3° INCONTRO dei GRUPPI FAMIGLIA a Vallà (TV)
05 Dicembre 1999
POVERA FAMIGLIA SE NON EDUCA ALLA POVERTÀ
La sobrietà è la base che fa emergere i valori importanti della vita.
Don Francesco Segato
I giocattoli della vita
Camminarono per tutto il giorno fermandosi soltanto in riva ad un ruscello per
mangiare i panini che il vecchio ospite aveva gentilmente preparato per loro. Mentre
scendeva la sera, proprio mentre cominciavano a preoccuparsi un pochino, si imbatterono in
una graziosa casetta tra gli alberi
tutto intorno erano sparse moltissime ruote di
ogni tipo: grosse ruote di carri, ruote più piccole di carretti e vetture
"Strano davvero", pensarono, e bussarono piano alla porta. Vennero ad aprire un
vecchietto e una vecchietta
"Entrate, vi stavamo aspettando", esclamarono
Ma uno dei bambini non si trattenne e subito domandò
"Che cosa ci fanno tutte queste ruote?"
I due vecchietti risposero
"Venite a vedere prima che faccia troppo buio".
E guardarono le ruote da vicino, i bambini videro che erano decorate con disegni
meravigliosi. "Favolose!" esclamarono, "Possiamo vederne altre?"
"Seguiteci
", dissero i due vecchi sposi.
Dietro la piccola fattoria cerano moltissimi carri, alcuni vecchi e malandati, altri
nuovissimi e bellissimi.
"Li fabbricate voi?"
"Proprio così", fu la risposta.
"E per chi?"
"Per chi percorre il cammino della vita!"
"Spiegateci meglio", pregarono i bambini.
"Venite a sedervi vicino al fuoco e vi spiegherò ogni cosa", li invitò
gentilmente il vecchio, e mentre la moglie preparava gentilmente per tutti un piatto di
minestra, cominciò:
"Ciascuno dei carri che avete visto ha 4 ruote:
1°. La ruota dei bisogni del corpo
che da la libertà dalla FAME, dalla MALATTIA,
dal FREDDO".
"Ce lhanno quasi tutti
", osservò il primo bambino, comprendendo di
che cosa si trattasse.
"Ma tanti, troppi bambini e adulti non posseggono neppure questa prima ruota".
"Davvero?, domandò sorpreso il secondo.
"Davvero, purtroppo!", affermò il vecchio, e improvvisamente i bambini si
accorsero di quanto fosse appetitoso il profumo della minestra e caldo il fuoco del
camino.
2°. "La ruota dellAMORE, composta di due parti uguali, amare ed essere
amati".
"Senza questa ruota, sembra di aver freddo anche in piena estate, non è vero?",
osservò il bambino più piccolo.
3°. "La ruota dei fini terreni".
"E che cosa sono mai?".
"Sono i punti lungo il cammino della vita che indicano il significato e la ragione
del viaggio
Cambiano continuamente, via via che si procede attraverso la
vita
".
4°. "E la quarta ruota?", interrogò un bambino.
"È la ruota dei fini divini".
"E che sono mai?"
"Sono gli scopi che aspiriamo a realizzare, ma che sono troppo superiori ai limiti
delle possibilità umane".
"Come è interessante tutto ciò!", esclamarono i bambini.
"E sono queste le cose di cui tutti hanno bisogno per percorrere il cammino della
vita?" "Queste sono le cose di cui hanno DAVVERO bisogno, ma sfortunatamente gli
uomini ammucchiano sul loro carro una tale quantità di cose, che credono necessarie, che
spesso le ruote non reggono e si spezzano, ed essi devono tornare indietro per farle
aggiustare".
E lei riesce ad aggiustarle?".
"Non sempre", replicò tristemente il vecchio. "Spesso è difficilissimo
rimettere in sesto le ruote della SALUTE e dellAMORE".
"Ma perché sono così ingordi?", domandarono i bambini
"La colpa è anche del sistema, che insegna loro a DESIDERARE tutto ciò che vedono e
di cui sentono parlare
E COME SE NON BASTASSE
SONO CONVINTI CHE SEMPRE OGGI SI
DEBBONO DESIDERARE PIÙ COSE DI QUANTE SE NE SONO DESIDERATE IERI!".
"Pazzi!", esclamarono i bambini.
"Davvero!", confermò il vecchio.
"Ma che cosa possiamo fare per aiutare gli adulti?", domandarono i bambini.
"DOVETE CERCARE DI SPIEGAR LORO CHE TUTTE QUELLE COSE DI CUI CIASCUNO CARICA IL SUO
CARRO POSSONO ESSERE ANCHE GRADEVOLI
MA NON DEVE ESSERE DATA LORO TROPPA IMPORTANZA.
SONO SOLTANTO I GIOCATTOLI DELLA VITA!!".
"Ma davvero la gente da loro tanta importanza?".
"Sono pronti a MORIRE per difenderle
e a volte muoiono davvero!".
"Certo che gli adulti sono strani!", commentarono i bambini, e scoppiarono a
ridere, ma non si accorsero che il viso del vecchio era invece pieno di malinconia.
"Ma come mai alcuni si accontentano del carro, mentre altri addirittura muoiono per
avere sempre di più?", domandarono.
"Perché tanta gente non ha mai capito che
LA FELICITÀ È UNALTALENA TRA
CIÒ CHE SI HA E CIÒ CHE SI DESIDERA! Se le cose che possedete sono tante, ma non
vi bastano, e il peso dei vostri desideri è ancora maggiore, RIMARRETE IN BASSO PER
SEMPRE! Mentre se il peso di ciò che possedete è scarso, e ancor meno pesano i vostri
desideri, volerete sempre IN ALTO! Cercate pure di ottenere ciò che desiderate, ma se non
riuscite, imparate ad esser contenti di quanto avete già! E COSÌ AVRETE DAVVERO TUTTO
CIÒ CHE DESIDERATE! Non dimenticate, concluse il vecchio, se il vostro carro sarà carico
di cose, avrete sempre paura
che vadano perse, che ve le rubino, che cadano lungo la
strada, che si rompano
per i sobbalzi del carro. MOLTO MEGLIO LIBERARSENE PRIMA DI
DIVENTARE PRIGIONIERI!"
"La minestra è pronta", chiamò la moglie del vecchio.
Era buonissima. E dopo aver mangiato andarono a dormire, e il mattino dopo ripresero il
cammino.
La povertà non è un valore in se, ma solo se rende liberi dalle cose, ed è difficile
oggi. I genitori se ne accorgono quando si tratta di educare i figli, il prete se ne
accorge perché deve predicarla continuamente. Nel lavoro sembra che guadagnare sempre di
più sia cosa normale, è strano se uno non cerca di fare sempre maggiori profitti.
Lutile è diventato il criterio base, e questo ha creato una specie di mentalità
economica. Di una cosa non ci si domanda più se è buona o cattiva, ma se serve. Queste
idee ci sono entrate dentro. Nella scuola la mentalità è studiare il minimo e cercare di
fare la bella figura con gli insegnanti, non la passione di imparare.
Un secondo punto è quello della realizzazione personale, per cui tutto è finalizzato a
questo. La gratificazione diventa il criterio base anche nei rapporti di coppia, perciò
se non mi sento realizzato si abbandona la persona per altre sensazioni più appaganti.
Circa leducare alla sobrietà i figli credo che occorre ricordarsi che i ragazzi non
saranno sempre ragazzi. Nel loro cammino di maturazione è opportuno saperli inserire
nelle scelte che la vita di famiglia impone. Non cè niente di cui non si possa
parlare quando cè un clima di amore e di rispetto reciproco. È ovvio che bisogna
usare le modalità che possono capire ed è anche importante ascoltare il loro modo di
comunicare. In genere chiedono cose ma hanno più bisogno di sentirsi accolti. Se il clima
familiare è ricco di idee e di principi sicuramente influiscono nella personalità del
ragazzo ed è più facile entrare anche nella dinamica dellaiuto a chi nella vita è
stato più sfortunato. Il ragazzo lo intuisce se viene aiutato a capire che nella vita ci
sono valori molto più importanti di un vestito firmato, o di cento altre cose che non
potranno mai riempire il vuoto di felicità.
Domande per la riflessione di gruppo: