Giornata di apertura dei Gruppi Famiglia nel Vicariato di C. di Godego a
Collalbrigo (TV)
22 Settembre 2002
Vivere e costruire lamore in un contesto di fragilità della
persona, della coppia, della famiglia, della società
Riflettendo sul cammino fatto nei gruppi, quale orientamento per il futuro?
Relatore: Tony Piccin
Vivere lamore
Vivere lamore non è "fare lamore". Anche se non vogliamo
sottolineare la banalità di tale espressione, il fare resta sempre qualcosa che
rimane esterno alla persona stessa. Di norma noi facciamo una miriade di cose senza
lasciarci minimamente coinvolgere. Quando invece lamore lo si vive è tutta la
persona che viene coinvolta perché attinge ad un valore che trasforma il senso delle
nostre giornate, le colora di sentimenti e di risentimenti, di momenti di luce e di
oscurità, di gioie e di speranze.
Costruire
Costruire dà lidea chiara di qualcosa che si trasforma, che si completa, che
acquista sempre nuovi significati.
Domanda: "A che servono i Gruppi Famiglia?"
Risposta: "A crescere bene i figli e finché si hanno figli da crescere!"
Conclusione: Dopo di ché lamore si appiattisce, la speranza svanisce, non ha
più senso continuare a riflettere, a confrontarsi, a maturare, a diventare riferimento
per altre persone, ecc., ecc.
Un tale ragionamento è stato formulato in modo estremo perché se ne capisca
lassurdità.
Contesto di fragilità
Fragilità, come la parola povertà, come insufficienza, danno
lidea di qualcosa di negativo. Eppure è solo un aspetto delle cose, e non è detto
che le cose fragili non abbiano delle qualità splendide. Il simbolo commerciale di "fragile",
stampato su un gran numero di imballaggi, è il bicchiere a forma di calice e
significa che quei pacchi contengono cose che si possono rompere. Perché si può rompere
significa dunque che non serve a nulla, che non è bello, che non è importante? Quante
signore preferiscono bicchieri di plastica molle ad un servizio in cristallo di Boemia?
Nella nostra esperienza quotidiana notiamo che ci sono uninfinità di oggetti utili
che sono estremamente fragili; da qui lincubo delle madri e la gioia dei piccini che
riescono ad agguantare il telecomando, il telefonino o la calcolatrice e fargli fare il
volo giù dal balcone.
Lamore è una realtà importante ed è ritenuta oggi molto più in considerazione
che in passato. Forse un tempo cerano altre realtà a fondamento della coppia, come:
il rispetto, limpegno, il sacrificio,
Secondo il classico detto: "Pane,
amore, fantasia". Del pane si sente meno la mancanza. Siamo fin troppo sazi. Circa la
fantasia, non sappiamo più che cosa sia perché ci pensa la TV a farci stupire con
uninfinità di stravaganze.
Rimane questo amore spesso sinonimo di attrazione, di sentimento-passione e quindi
equivocato.
Perché tanta fragilità?
Oggi appunto si punta tutto sul valore dellamore inteso come sentimento forte
capace di dare il senso a tutta la vita.
Può un sentimento, unemozione, per quanto grande e profonda, rappresentare una base
sicura? Leros è importantissimo nella crescita umana della persona perché la
spinge ad uscire da sé per incontrare laltro. Solo che sempre di più si vorrebbe
incontrare laltro senza spostarsi dal proprio terreno, dalla propria posizione,
talvolta anche dalla propria casa. Non si vuole abbandonare le proprie sicurezze.
Dunque una maggior fragilità sarebbe dovuta alla persona che si rifiuta di confrontarsi
con laltro, di accettare la sfida dellalterità, della diversità.
Voglio gustare lamore senza però accettarne le regole, e la prima regola è quella
di giocarsi come persona. Perché avviene questo?
Forse è linsicurezza della persona che alimenta dubbi e paure, e diventa incapace
di tener fede a promesse e decisioni prese. Oggi decido
se domani non mi piace più
ritiro tutto. Questi atteggiamenti, del resto adolescenziali, possono essere indotti da
alcuni motivi:
I giovani ci fanno osservare alcune realtà che, secondo loro, oggi stanno alla base di tanta precarietà, fermo restando anche per loro che tra il dire e il fare non hanno provato ancora fino in fondo tutta la fatica del remare:
Per concludere, a determinare la fragilità è limmaturità e spesso
lignoranza. In altre parole sarebbe come avviare una macchina senza saper guidare e
senza darsi la pena di sapere come si fa a frenare.
Si obietta oggi: "Perché frenare? Perché non vivere fino in fondo tutta
lemozione della corsa verso lamore?"
Perché, noi tutti lo sappiamo bene, se di amore si può bruciare altrettanto di amore si
può bruciarsi. Chi gioca in questo campo fa come la farfalla attorno alla fiamma della
candela.
Mancanza di impegno
Non volersi prendere responsabilità. Ci si sposa e si vive da non sposati. I miei
hobby, i miei divertimenti, i miei amici, i miei soldi, i miei
I legami con le
persone sono da "tessera di club": se mi servi ti uso, altrimenti libertà
assoluta.
Ancora qualche osservazione
Mai come nel nostro tempo si è curata limmagine. Chi emerge oggi? Chi la sa
raccontare!
Quanto si spende in energie e denaro per limmagine? La cura del corpo,
dallestetica alla ginnastica, e la cura della mente, dalla parola al titolo, sono un
impegno tuttaltro che trascurabile. Riguardo a questo occorre aprire una parentesi.
La cronaca è piena di ragazzi/e bravi a scuola suicidi o che commettono cose assurde. Non
è forse quel castello costruito in famiglia sul voler apparire oppure sul titolo di
studio che diventa lunico valore della vita?
Il culto dellimmagine rimanda al problema delle maschere e le maschere sono il
massimo della falsità: non si nascondono cose ma sé stessi. Si dice che chi racconta
bugie deve avere una buona memoria per non tradirsi poi. Se si passa tutta la vita a
nascondere quello che in realtà siamo non ci resteranno altre forze da impegnare per
coltivare i valori che davvero possediamo. Si creerà una serie di rapporti falsi che non
possono stare in pedi. Ecco la fragilità.
Il Vangelo
Diciamo che il Vangelo non ha la mano dolce, parla di "sepolcri imbiancati,
di tombe ben dipinte e decorate ma sempre tombe.
La fragilità è determinata dal vuoto di valori:
rispetto della persona, dellaltro come luogo dove Dio abita
dono di sé per una missione nella vita
accoglienza dellaltro facendocene carico
fiducia frutto di verità di vita
onestà nellattribuire impegni ed eventuali responsabilità
aiuto sotto i due aspetti di aiutare e di lasciarsi aiutare.
Non dobbiamo tuttavia confondere normalità con patologia, anche se alcune patologie
(esaurimento, anoressia, megalomania,
) possono essere indotte da una cattiva
impostazione dellesistenza della persona.
Qualche volta proviamo ad allontanarci da noi stessi e cercare di guardare
dallesterno quel poveruomo o quella povera donna che sono io, magari con un
buon senso di compassione, magari anche cercando di volergli bene e di accettarlo fino in
fondo questo personaggio. La vita ci diventerebbe molto meno complicata, molto più
semplice e facile da sopportare ed anche, ne sono sicuro, molto più serena e felice.
Dio mi ama più di quello che io mi possa immaginare o che ci possa credere.