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GLI ATTREZZI DEL FABBRO

 

L’Incudine

Oggetto simbolo insieme con il martello dell’attività fabbrile, in ghisa o acciaio (meglio). Più è grossa, meglio è. Le due protuberanze laterali appuntite, una piana ed una arrotondata, sono chiamate corni e servono per lavorazioni particolari. Sulla superficie superiore alla base dei corni vi sono due fori, uno quadro ed uno tondo, si usano per fissare alcuni accessori, ad es. il tagliolo, si possono usare anche per lavorazioni, ad es. piegature.

 

 

 

 

Il Martello

Non è oggetto banale come a prima vista può sembrare, ma ha precise caratteristiche. Per ogni lavorazione esiste il martello ideale. Il peso è proporzionato a quello del pezzo da lavorare, va tuttavia notato che più è pesante e più il colpo è efficace, nel senso che per es. 2 martellate da 1Kg rendono meno di una da 2 Kg!

 

 

La Forgia

La fonte di calore del forgiatore, anticamente solo a carbone o carbonella, ora ne esistono anche a gas o nafta. La forgia ha di caratteristico di essere dotata di un dispositivo per soffiare aria (anticamente il mantice). L’aria soffiata accelera la combustione consentendo temperature più elevate e maggior calore.

 

 

 

        Le Pinze

Generalmente il pezzo da lavorare, non è abbastanza lungo da poter essere lavorato senza ustionarsi afferrandolo, per questo si usano le pinze. A parte l’ovvia differenza di lunghezza, sono molto diverse dalle normali pinze, infatti la bocca deve adattarsi perfettamente al pezzo da lavorare, ad evitare che sotto i colpi del martello sfugga. Questo comporta avere un buon numero di attrezzi diversi per pezzi diversi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Altri attrezzi completano la dotazione dell’officina: taglioli, stampi, punzoni, dame, lime, seghe, mole, morse, trance, trapani ecc.


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