pagine gnoseologiche: anarchismo conservatore

Celestino V (Pietro di Morrone)

"Dovunque e in tutti i tempi, vi è stata molta insoddisfazione verso i governi, le leggi e le istituzioni pubbliche; per lo più, tuttavia, perché si è sempre pronti ad addossare a questi la miseria che è inseparabile dall'esistenza umana, in quanto, per parlare miticamente, è la maledizione che colpì Adamo e, con lui, tutto il genere umano. Mai, però, quel falso miraggio è stato adoperato in modo così mendace e spudorato come dai demagoghi dell'«epoca attuale». Costoro, essendo nemici del Cristianesimo, sono degli ottimisti: il mondo per loro è «scopo a se stesso» e perciò in sè, cioè secondo la sua naturale costituzione, istituito in modo affatto eccellente, la vera sede della felicità. I mali colossali che contraddicono a tutto ciò, essi li attribuiscono totalmente ai governi: se questi, infatti, facessero il loro dovere, vi sarebbe il paradiso sulla terra, cioè tutti potrebbero senza fatica e senza afflizioni pascersi, trincare, propagarsi e crepare: questa è la parafrasi del loro «scopo a se stesso»"

(Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena. - Milano : Adelphi, 1983. - § 128, p. 340).


- "Signor capufficio mi sa dire perché sono le cose proibite che fanno più piacere?"
- "Il motivo è uno solo, semplicissimo, signorina. Tutto dipende dal peccato originale, che sta dentro di noi"


(Dino Buzzati, Era proibito. - Milano : Ricordi, 1961. - P. 16).


"Mentre cominciavo a precipitare nel silenzio sacro della montagna, li potei udire distintamente che discorrevano del Vietnam, del campionato di calcio, del cantagiro"

(Dino Buzzati, La parete, in Dino Buzzati : parole e colori. - Cernobbio : Comune di Cernobbio, 2001. - P. 71).


"E basta parlare di politica! Non serve a niente. I discorsi son sempre gli stessi: tu dici Cile ed io ti rispondo Cecoslovacchia, tu mi parli male dell'America ed io ti parlo male della Russia, e tutti rimaniamo della stessa opinione di prima. Sono tutte cose dette e ridette un milione di volte. Ormai i solchi di queste conversazioni si sono talmente induriti che non è più possibile percorrere una strada di discussione politica senza finirci irrimediabilmente dentro"

(Luciano De Crescenzo, Così parlò Bellavista. - Milano : RCS, 2003. - P. 146).

"Tra il fare il tifo per la propria squadra di calcio e fare la guerra con un popolo straniero il passo è breve!"

(ibidem. - P. 150).

"L'unica idea politica che mi viene in mente certe volte è quella di restare chiuso in casa a pensare"

(ibidem. - P. 158).



"Chi non è comunista a vent'anni
è senza cuore
e
chi lo è ancora a quaranta
è senza testa"


(ibidem. - P.184).

"Si comincia col voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali"

(I pensieri di Bellavista. - Milano : Mondadori, 2005, cit. in Sossio Giametta: Senecione. - Macerata : Liberilibri, 2020. - P. 88).



"Togliere le catene agli schiavi è facile, ma liberarli è difficile"

(Anacleto Verrecchia, Rapsodia viennese. - Roma : Donzelli, 2003. - P. 179).


"Io non odio questa gente che ora devo combattere,
e non amo questa gente che io devo difendere"


(Angelo Branduardi, Un aviatore irlandese prevede la sua morte,
da Branduardi canta Yeats. - Milano : EMI, 1992).


"Ricusava fermamente di adulare re e principi"

(Fonti francescane, [396]. - Assisi : Editrici francescane, 1986).


"I mistici hanno orrore della pace"

(Emil Cioran: La tentazione di esistere. - Milano : Bompiani, 1988. - P. 150).


"La paralisi è la risposta all'etica e alla politica"

(Manlio Sgalambro in Sergio Zavoli: Di questo passo. - Torino : Nuova ERI, 1993. - P. 387).


"Nella repubblica dei dotti avviene come in tutte le repubbliche: si predilige l'uomo semplice, che va quieto per la sua strada e non vuol essere più intelligente degli altri. Contro le teste eccentriche, siccome esse sono un pericolo, si fa lega e si ha dalla propria parte la maggioranza, e che maggioranza!"

(Arthur Schopenhauer: Parerga e paralipomena. - Milano : Adelphi, 1983. - V. 2, p. 640, § 252).


«Supponiamo che lo sceriffo venga deposto e sostituito dallo stesso Robin Hood, quindi da una persona buona: smetterebbero forse di soffrire? No. Se anche cessasse l'oppressione politica, loro sarebbero "liberati", ma solo per abbracciare altri tipi di sofferenza»

«Per stare su di un livello morale più elevato non è necessario perseguire grandi trasformazioni politiche»


(Lou Marinoff: Le pillole di Aristotele. - Casale Monferrato : Piemme, 2003. - P. 56, 125).


«Morire al prossimo significa che tu porti i tuoi peccati e non ti preoccupi di nessuno, se questo è buono o quest'altro cattivo»
«Le cose perfette sono dette per i perfetti e le altre per coloro che sono sotto la legge. Questi infatti sono ancora messi alla prova da un pedagogo»


(Mosè l'etiope e Nisteroo il cenobita in Vita e detti dei padri del deserto. - Roma : Città nuova, 1971. - V. 2, p. 38, 65).


«L'antifascismo si fonda su una cultura cha ha la sua espressione più rigorosa proprio in quella logica della forza che l'antifascismo combatte»

(Emanuele Severino: Téchne : le radici della violenza. - Milano : Rusconi, 1979. - P. 329).


"Pessimismo significa anzitutto giustificazione filosofica dell'assurdità di ogni attività politica"

(Lukacs, Gyorgy: La distruzione della ragione. - Torino : Einaudi, 1959. - P. 207).


"L'abolizione di tutte le leggi
porterebbe a diminuire il numero delle liti
meglio di questa moltitudine di leggi"


(Nicolas Fontaine riporta il colloquio di Pascal
con Le Maître de Saci su Montaigne nei suoi
Pensieri. - Milano : Mondadori, 1968. - P. 334).


"È opinione del sottoscritto che il filosofo non debba fare della politica, ma altresì che l’autorità politica non debba fare della filosofia"

(lettera di Piero Martinetti al ministro della Pubblica istruzione Pietro Fedele a proposito delle agitazioni del professore gentiliano Armando Carlini al Congresso di filosofia di Milano del 1926,
in Angelo Paviolo, Piero Martinetti aneddotico. - Aosta: Le Château, 2003. - P. 31).

"... La libertà non come liberazione dall'oppressione sociale, ma come liberazione dalla schiavitù degli istinti"

(ibidem. - P. 39).


"La politica non può risolvere alcuno dei nostri problemi fondamentali"

(Jacques Ellul
in Serge Latouche, Ellul. - Milano : Jaca Book, 2014. - P. 76).


"La velocità della luce non si decide per alzata di mano"

(Roberto Burioni, La congiura dei somari: perché la scienza non può essere democratica. - Milano : Rizzoli, 2017. - P. 3).


"Può un uomo solo avere ragione, mentre tutto il resto del mondo è convinto di avere ragione lui?"

(Ray Bradbury, Cronache marziane. - Milano : Mondadori, 1979. - P. 110).


"Lo Stato deriva dalla reciproca paura del reciproco potere"

(Arthur Schopenhauer, Supplementi. - Milano : Mondadori, 1986. - P. 615).


"Della presa della Bastiglia non me ne frega un fico secco"

(Carlo Emilio Gadda, I numeri e le lettere che preferisco).


"Il mondo non si può salvare, non ci possiamo illudere che le cose cambieranno"

(Guido Ceronetti, il filosofo ignoto. - Documentario di Francesco Fogliotto ed Enrico Pertichini).


"I due poli:
quello che punta senza scrupoli sulla desoggettivazione e quello che invece vorrebbe ricoprirla con la maschera ipocrita del buon cittadino democratico"


(Giorgio Agamben: Che cos'è un dispositivo?. - Milano : Nottetempo, 2006, p. 32).


BIBLIOGRAFIA:

- Gerbi, Sandro & Liucci, Raffaele: Lo stregone. - Torino : Einaudi, 2006 (su Indro Montanelli anarco-conservatore).





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