"Con desolato stupore egli constatava che anche senza Lucio Predonzani il mondo riusciva a cavarsela lo stesso; il sole si alzava e tramontava come prima, come prima le serve battevano i tappeti alla mattina, i treni correvano, la gente mangiava e si divertiva, e di notte i giovanotti e le ragazze si baciavano, in piedi, lungo le nere cancellate del parco, come prima"
(Dino Buzzati, L'erroneo fu, in Il colombre. - Milano : Mondadori, 1992. - P. 34).