Semiologia numerologica di Marooned


Da Valerio HT (something_else@richard_raves.invalid)
Oggetto Semiologia numerologica di Marooned
Data 2003-06-19

Abbiamo assodato che i Floyders, ad un certo punto della loro luminosa esistenza,
devono oltrepassare il livello triviale del semplice e puro ascolto dei brani musicali,
e anche quello solo di poco più evoluto dell'analisi musicale e testuale.
Il Floyder evoluto, alfine, deve necessariamente approdare all'immenso campo
dello studio e dell'analisi del simbolismo Floydiano, appunto:
la semiologia applicata alle manifestazioni tangibili degli album,
comportamenti, eventi, immagini correlate ai Pink Floyd.
Oltre ovviamente a dedicarsi ad un alacre studio non banalmente dei pezzi dei PF stessi,
bensì di ogni eventuale materiale sonoro presente "sotto i pezzi dei Pink Floyd",
in particolare alla fine dei brani.

In vista di tale obiettivo, pertanto, ho recentemente considerato
con attenzione il libretto di "The Division Bell".
Il contenitore originale del CD già è ricco di simboli,
e questo meriterebbe una trattazione a se stante.
Ma io qui mi sono soffermato sul libretto.
Una cosa balza immediatamente all'occhio:
i numeri delle pagine, espressi però in lettere, presenti in varie parti del libretto.
Ovviamente abbiamo già notato tutti che ogni numero è scritto in una lingua diversa!
Questo ovviamente non è casuale, il significato è palese:
rappresenta la "mondialità"
(non la "universalità", non sono presenti il TauCetiano e neppure il Klingoniano),
ripeto, la "mondialità" del linguaggio espressivo Floydiano.

Seconda constatazione: i numeri sono espressi in lettere!
Questo ci apre un immenso orizzonte: il Numero si fa Verbo!
Cio' ha profonde implicazioni: infatti, il "verbo",
come ci dicono ad esempio la teologia e l'ontologia,
è null'altro che il nome delle entità, la loro rappresentazione sensibile.
Questa scelta ci rivela che Gilmour ha una rappresentazione Pitagorica del mondo.
Ogni numero e la sua rappresentazione in una precisa lingua ha il suo motivo di essere.

Io per ora mi sono limitato ad esaminare forse quello più ovvio per noi,
ovvero la pagina numero "otto", scritto proprio come "otto" in italiano.
Essa è scritta in lettere bianche sulla sagometta in rosso-amaranto
di uno dei visi-maschera di The Division Bell, ed è l'unico caso sul libretto in cui appare con quei colori,
posta sulla pagina dei credits di "Marooned", in alto a destra,
e inclinata in modo da partire da sinistra in alto e arrivare a destra in basso:
tutti dettagli immensamente significativi e con profondissime motivazioni!
La sagoma rossiccia che guarda in basso a sinistra, con il numero otto in lettere bianche,
posto nella pagina dei credits di "Marooned" ( = abbandonato),
ha un significato che balza immediatamente agli occhi:
uscito nel marzo 1994, ma ovviamente con la parte grafica realizzata un poco di tempo prima,
quel simbolo nell'album rappresenta il presagio di Gilmour circa la caduta della sinistra politica in Italia.
Ecco perché la parola "otto" in italiano:
tra l'altro tale numero nelle scienze esoteriche, quali ad esempio l'astrologia,
rappresenta quello significante "morte", "trapasso", "fine";
ma anche "trasformazione" e "resurrezione".
La scritta in bianco rappresenta la speranza di Gilmour che tale "caduta"
sia seguita da una rigenerazione ed una purificazione delle coscienze.

Ma non dimentichiamo che Rick Wright è anch'esso coautore di "Marooned":
qui la simbologia dell'otto è palesemente applicata alla sua "resurrezione" nel gruppo,
ed evidentissima è anche la connessione col vocabolo "abbandonato":
certo, lui era stato "abbandonato" dai suoi vecchi soci,
com' era già successo a qualcun altro prima di lui nei primi mesi del 1968...

Però esistono altri aspetti e interpretazioni su questo "otto" italiano.
In una di essa, si dice che nel 1993, all'epoca in cui risale il demo di "Marooned",
Gilmour sia stato fugacemente in Italia per un particolare motivo...

Sappiamo che Gilmour si è sempre dilettato a suonare altri strumenti,
oltre a chitarra elettrica, acustica e slide-guitar; di recente si è anche cimentato col sassofono;
ora, pare che a quell'epoca gli fosse venuta l'irresistibile tentazione di ritornare presso i luoghi
delle riprese di "Pink Floyd at Pompeii": forse anche per svolgere un'inchiesta presso i compaesani di
Pino Pinto, colla vaga speranza di recuperare la Fender "sparita" durante le riprese.
Ma vi era un motivo assai più recondito:
Gilmour si sarebbe appassionato ai Liuti antichi;
perciò si sarebbe recato in Via Spaccanapoli per "barattare" la sua famosa Stratocaster
con numero di matricola "1" in cambio di un prezioso Mandolino
di un Mastro liutaio partenopeo d'inizio '800;
non si sa che fine abbia fatto tale transazione:
c'è chi afferma che prima di incidere il prossimo album dei Pink Floyd,
Gilmour stia cercando di raggiungere un buon livello tecnico di Mandolinista,
e il prossimo album sarebbe quasi tutto "acustico",
con Gilmour al mandolino e al sassofono,
Wright alla fisarmonica, alle Launeddas e alla zampogna,
e Mason alla grancassa, piatti, ocarina e scacciapensieri.

Ma non ci deve sfuggire un altro aspetto di questa parola "otto"...
Essa è un vocabolo *palindromo*:
"otto" si legge allo stesso modo anche alla rovescio, dall'ultima lettera alla prima.
Anche questa constatazione è profondamente significativa, ancor più considerando
che la parola è scritta da un angolo in alto all'altro in basso!
Evidentemente, Gilmour ci dice che l'inizio e la fine dell'opera coincidono,
e il suo apice sta nel mezzo:
poiché The Division Bell è il 14esimo album ufficiale (e di pezzi inediti) dei Pink Floyd,
l'apice in mezzo si trova fra il settimo album (Obscured By Clouds)
e l'ottavo: The Dark Side Of The Moon;

inoltre, alla luce della presenza "occulta" di Ticket To Ride alla fine di Eclipse,
fenomeno astronomico perfettamente simboleggiato proprio da quell'otto,
secondo l'astrologia esoterica, ritorna il concetto di "trasformazione":
in questo caso da una versione irriconoscibile (almeno da me sul LP del 1973...)
di Ticket To Ride al battito "tump-tump-tump" finale,
a sua volta indicante il ritmo cardiaco ma in definitiva metaforico del ritmo cosmico tutto:
si tratta di un concetto "occulto".
Ma c'è altro ancora: non dimentichiamo che quell'otto va dall'alto verso il basso,
ed è composto da lettere uguali in modo simmetrico.
Ciò ha un significato veramente lampante:
"Ciò che è in alto è uguale a ciò che è in basso"...
Ma questo è proprio uno dei principali insegnamenti di Ermete Trimegisto!
E cio' ci suggerisce che Gilmour sia anche seguace dello stesso, oltre che di Pitagora;
perciò la stessa lettura del titolo "Marooned"
deve necessariamente avvenire secondo una chiave "ermetica":
ed evidentemente, chi altri sarebbe "l'abbandonato"
se non colui che diede inizio al successo dei Pink Floyd,
vale a dire Syd Barrett?

Inoltre, nel pezzo Gilmour utilizza un effetto che alza di un ottava il suono della chitarra:
OTTava, quindi ritorna ancora il numero.

Queste sono considerazioni fatte "a caldo", senza pretese di approfondimenti e completezza.
Ad altri volenterosi studiosi di semiologia Floydiana il compito di aggiungere,
correggere, precisare... oltre a quello di analizzare in siffatto modo
(magari un po' piu' approfonditamente) l'immenso bagaglio culturale
dei significati intrinseci ed estrinseci degli altri numeri di pagina in altre lingue
presenti sul libretto di The Division Bell.

Saluti e buoni significati


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