L'idea di questo
articolo (suddiviso in più parti) nasce come l'ipotesi
di una sintesi per le risposte a varie questioni emerse
sui NG dedicati ai Pink Floyd (FIMP prima e poi
it.fan.musica.pink-floyd): le tematiche in oggetto, in un
modo o nell'altro, hanno tutte fatto riferimento al
fenomeno del *divenire* stilistico nella carriera
musicale del gruppo. Ultima in ordine di tempo, ma
domanda più volte posta nel corso degli anni, è la
questione "cardinale" dei loro mutamenti
stilistici: come e soprattutto perché i Pink Floyd siano
passati da un Meddle dove primeggia Echoes alla loro
opera di maggiore successo, The Dark Side Of The Moon.
Iniziando a lavorare al progetto di TDSOTM ancor prima
che nei negozi uscisse Meddle.
In effetti, nell'ambito dei gruppi di successo, i Pink
Floyd sono stati senza alcun dubbio fra coloro che
maggiormente hanno mutato il loro approccio musicale e
artistico. In realtà possiamo trovare qualche analogia
in cio' con un altro grandissimo gruppo, i King Crimson,
ma rimangono anche vistose differenze, in primis il fatto
che Fripp coi KC non ha mai voluto accondiscendere con le
esigenze di musica di "facile ascolto" che la
maggior parte del pubblico ha (e infatti i KC non hanno
certo avuto il successo popolare enorme dei Pink Floyd).
Un altro grandissimo artista che si è prodotto in
espressioni musicali di svariato tipo è ovviamente Frank
Zappa: ma anche qui il concetto di "easy
listening" presenta ben scarsa affinità col
personaggio, del quale potrei dire con una certa ironia
caricaturale (che probabilmente non dispiacerebbe al
grande Zappa...): tanti ne parlano bene e lo lodano, ma
assai di meno realmente amano la sua musica.
Diverso quindi il caso dei Pink Floyd. Oltre a The Dark
Side Of The Moon, l'altro disco dalle vendite formidabili
è The Wall: 27 milioni di copie *solamente in USA*, non
in tutto il mondo. E di un album doppio, quindi di costo
maggiore.
Sin troppo facile quindi ribattere alla domanda posta
all'inizio con la risposta: "come sono passati da
Ummagumma, Atom Heart Mother e Meddle al più
orecchiabile The Dark Side Of The Moon? Per la pecunia,
è ovvio...". Ma è davvero quello il motivo, o
perlomeno è principalmente quello e non altri? Vedremo
se compiendo uno studio di cio' che il gruppo ha fatto
dagli albori in poi, leggendo frammenti d'interviste e
commenti di coloro che erano presenti "lì e
allora", ci possiamo veramente accontentare di una
risposta così sbrigativa e semplice...
Beninteso, qui non è il caso (e non avrei il tempo...)
di scrivere una vera e dettagliata biografia del gruppo.
Se ne trovano in giro, ognuna con qualche errore (o molti
errori...).
Qui importa di mettere a fuoco, evidenziare quei
particolari punti nello svolgersi degli accadimenti
musicali del gruppo, i quali possano
"illuminare" la nostra comprensione del
divenire nelle mutevoli espressioni artistiche del
gruppo. Non tutti i dati che potrebbero fornirci delle
certezze sono in nostro possesso, per cui sarà
inevitabile ricorrere anche alla deduzione logica, e
persino all'istinto, guidato però da cio' che invece si
conosce effettivamente.
Percio' non si puo' qui pretendere di trovare risposte
definitive, ci accontenteremo di cercarle con la minor
superficialità che ci sia possibile, tenendo presenti
tanti fattori, eventi, dati noti.
E subito vorrei porre l'attenzione su due punti
fondamentali per la comprensione *non distorta* del
quesito che ci poniamo.
1) I
Pink Floyd NON hanno mai sentito il fare musica in un
certo modo piuttosto che in un altro come *una missione*.
Si sono espressi in diverse forme musicali, ma SENZA una
IDEOLOGIA musicale. Questo è un punto assolutamente
fondamentale.
2) I Pink Floyd sono stati costituiti (sono tuttora
costituiti?) da diverse personalità, e sono esistite
differenze anche nel loro individuale approccio alla
musica. Proprio questo divenne uno dei motivi di tensione
nel gruppo, in particolare fra Waters e Gilmour, come è
ben noto (ma, ad un certo punto, fra Waters e il resto
del gruppo).
PARTENZA:
Il Politecnico del Regent Street a Londra. Ci
vuole un punto d'inizio. E quello più logico è
l'incontro alla scuola suddetta di ben tre dei futuri
membri dei Pink Floyd: Waters, Mason e Wright, tutti
iscritti al corso di Architettura. A Londra accorse anche
Roger Keith "Syd" Barrett per studiare pittura
presso la Camberwell Art School di Peckham, ma il suo
inserimento nel gruppo fu successivo, come è noto.
Dunque, i tre studenti d'Architettura al Regent Street
decidono di formare un "complesso musicale",
oggi diciamo un gruppo. La data precisa non l'ho mai
trovata, diciamo che dovremmo trovarci attorno alla fine
del 1963. Insieme al terzetto di personaggi da noi ben
conosciuti si aggiungono anche Clive Metcalf al basso,
Juliette Gale e Keith Noble alle voci. Alla chitarra
solista vi è... Roger Waters! Richard Wright è alla
chitarra ritmica (e secondariamente alle tastiere e ai
fiati), e Nick Mason già alla batteria. Nick Mason
rappresenta la continuità nel gruppo: è l'unico membro
dei Pink Floyd ad essere stato sempre presente nel
gruppo, ancor prima che divenisse Pink Floyd, e ha sempre
suonato lo stesso strumento.
LE RADICI.
Ora, cosa ascoltavano Waters e soci nel 1963? A
qualcuno potrebbe venire istintivo pensare al rock &
roll... in realtà lo stesso Waters ci dice che i suoi
primi album furono di Blues classico, e in seguito passo'
al Rhithm and Blues e al Jazz... "tutto TRANNE il
rock and roll!" disse una volta il Roger Waters.
Affermazione che per chi abbia conosciuto i Pink Floyd
soprattutto di The Wall, potrebbe apparire quasi
sbalorditiva... ;-)
Nick Mason: di lui si dice sempre meno degli altri circa
le sue radici musicali, ma da frammenti d'intervista e
conversazioni deduciamo che nel 1964 fosse interessato al
blues elettrico (e probabilmente anche al jazz).
Richard Wright: giustamente ZioArturone lo ha definito IL
musicista del gruppo; era iscritto come Waters e Mason ad
Architettura al Regent Street, ma sin dall'inizio il suo
reale desiderio era fare il musicista di professione. La
sua passione musicale originale era il Jazz: in
un'intervista disse che l'unica volta che aveva fatto una
coda era stato per comprare il biglietto per vedere un
concerto di Duke Ellington.
SIGMA 6.
Il primo nome del gruppo, poi mutato in
Megadeaths, Screaming Abdabs o semplicemente
"Abdabs". Cio' che suonano è in sostanza
"rhythm and blues". Nella prima intervista
rilasciata storicamente ad un giornale, la famosa
"Architectural Abdabs" il cui titolo ha fatto
credere per decenni che il gruppo allora si chiamasse
così, è Roger Waters a chiarire lo stile del gruppo e
il perché delle scelte musicali: in tale intervista
Waters dice che "Il rock è ritmo senza espressione
reale", e che suonano Rhythm and Blues anche perché
quel genere non richiede molta pratica (leggi: non era
necessaria una grande preparazione tecnica, almeno
secondo Waters al tempo dell'intervista). Ci vuol poco a
dedurre che già all'epoca degli Abdabs il leader del
gruppo esistesse, e ovviamente fosse Roger Waters.
Ma oltre alla scarsa preparazione tecnica, il problema
degli Abdabs in sostanza era che non avevano una loro
forma personale di espressione. Per arrivare a quel
traguardo occorreva l'introduzione nel gruppo
di stimoli realmente nuovi e personaggi creativi: la qual
cosa successe quando giunsero Bob Close ma soprattutto
Syd Barrett. Gli Abdabs nella estate del 1964 erano già
sciolti, ma quasi subito si riformo' il gruppo col
terzetto originario (Waters, Wright, Mason) con le
importanti aggiunte di Bob Close e Syd Barrett. I due
nuovi arrivati erano più preparati di Roger Waters in
fatto di tecnica chitarristica, soprattutto Bob Close,
che aveva un'esperienza di Blues e Jazz
"classico", per cui si dovette ridefinire i
ruoli strumentali: Bob Close era alla solista e
all'armonica, Syd Barrett alla ritmica (e voce solista),
Roger Waters passa al basso e Richard Wright alle
tastiere (Mason è sempre alla batteria, ovviamente).
Tranne Mason, sono anche tutti cantanti nel fuggitivo
gruppo degli "Spectrum Five".
Ancora più fuggevole la formazione detta "Leonard's
Lodgers", in realtà esistita solo per due o forse
tre concerti, attorno ad un tale di nome Mike Leonard,
tastierista dilettante e pioniere nell'interesse per la
combinazione di musica ed effetti luminosi. Ma proprio
questo particolare del connubio fra suoni e luci colorate
di vario tipo senza dubbio dev'essere apparso suggestivo
soprattutto a Syd Barrett.
BARRETT:
Barrett aveva iniziato la sua attività di
gruppo nel 1962 coi "Geoff Mott and the
Mottoes", la band suonava pezzi di successo inglesi
fra cui quelli di Cliff Richard e qualcosa di Chuck Berry
(che inglese non era... ma molto molto Rock and Roll,
invece, si). Suonavano spesso proprio nel salone della
casa di famiglia Barrett (il padre di Roger Keith, un
prestigioso medico, era morto nel 1960), e varie volte
alle prove del gruppo (a Cambridge) interveniva come
spettatore tale Roger Waters. Il bassista del gruppo era
Tony Santi, che sarebbe ad un certo punto uscito poco
prima dello scioglimento del gruppo, e secondo una
biografia trovata in Rete (quindi *poco attendibile* per
definizione...), sarebbe stato sostituito proprio da
Roger Waters. Lo stesso Tony Santi (bassista) e il
batterista dei Mottoes, tale Clive Welham, sarebbero
riapparsi nella seconda parte del 1963 in un gruppo detto
"The Jokers Wild", il cui strumentista di
spicco era un tale chitarrista di nome David Jon Gilmour
;-).
GILMOUR e BARRETT.
Erano entrambi iscritti al Cambridge College Of
Arts And Technology; Barrett al dipartimento artistico,
visto che era interessato soprattutto alla pittura, e
Gilmour a quello "regolare", in cui studiava
lingue. S'incontravano insieme a parecchi altri durante
l'ora di pranzo per suonare canzoni con chitarra e
armonica. Si trattava di pezzi soprattutto inglesi, dopo
l'esplosione del fenomeno Beatles e l'arrivo anche dei
Rolling Stones. Proprio Gilmour aiutò Barrett a suonare
i pezzi di Keith Richard, che talvolta mettevano in
difficoltà Barrett. Le testimonianze dei compagni di
scuola dei due confermarono che era
sicuramente David Gilmour quello più preparato
tecnicamente e più "fluido" nell'uso della
chitarra, anche se come era logico aspettarsi, i fans
acritici di Barrett hanno creduto sempre il contrario...
Però è vero che Barrett aveva una notevole spinta verso
la "sperimentazione elettrica".
I due insieme iniziarono la sperimentazione con camera
eco e "Slide Guitar". Gilmour disse che era
stato preceduto da Barrett nell'uso del distorsore, ma
non in quello della camera eco e della slide guitar.
Gilmour aveva iniziato la propria attività di gruppo nei
"The Newcomers" (pare già attorno al 1961),
era poi passato per i "The Ramblers" nella
seconda metà del 1962 ed infine si trovò nei
"Jokers Wild" nel 1963. Anche i Jokers Wild
erano sostanzialmente un gruppo di Rhithm and Blues. Come
è noto, nel 1965 il gruppo autoprodusse un LP inciso su
di un solo lato, stampato in numero limitatissimo di
copie.
Poco tempo dopo avrebbe avuto la sua occasione vera per
la casa discografica Decca, con un singolo... ma si
trattava di due pezzi rifacimenti di Sam and Dave (non
Gilmour...) e di Otis Redding, e subito prima della
pubblicazione le radio pirara riscoprirono il pezzo
originale di Sam and Dave (You Don't Know What I Know), e
fu ripubblicato come singolo, annullando l'unica
possibilità concessa ai Jokers Wild.
THE PINK FLOYD BLUES BAND.
Ritorniamo... avanti. Nel gennaio 1965 la
formazione proto-PF comprende, oltre a Waters, Wright,
Mason, Close e Barrett, anche Chris Dennis alla voce
solista, che però immediatamente deve lasciare il gruppo
per ritornare a lavorare con l'aviazione militare (la
RAF).
Proprio in questo periodo nasce il nome "Pink
Floyd", come è noto dalla mente di Syd Barrett:
esso venne
utilizzato sotto la forma "The Pink Floyd Blues
Band" nel febbraio del 1965, ma subito dopo fu
sostituito da "Tea-Set" (T-Set). Nel 1965 il
gruppo, avvalendosi di un chitarrista abbastanza
preparato: BOB CLOSE e NON Barrett, si noti bene!, puo'
cimentarsi con maggior impegno in pezzi di Blues
elettrico, sempre materiale rifatto da pezzi composti da
altri. Ma Barrett se difetta rispetto a Bob Close nella
preparazione tecnica "classica", in compenso
sperimenta sempre più spesso con feedback e camera eco.
La prima sessione in studio di registrazione è datata al
14 aprile 1965, data a cui varie fonti attribuiscono la
registrazione di "Lucy Leave" e "King
Bee", mentre su questo sito:
http://mywebpages.comcast.net/pstauts/1965-66.htm
E anche su qualcun altro, ho trovato che la data vera di
registrazione del singolo su vinile che comprende le due
canzoni suddette, sarebbe invece di Ottobre 1965. Il
punto è che la chitarra solista in quel disco la
dovrebbe suonare Bob Close, mentre la voce è di Syd
Barrett, quindi poiché Bob Close ha abbandonato il
gruppo attorno all'estate del 1965, verrebbe logico
pensare che il vinile suddetto sia stato inciso con
registrazioni fatte prima dell'estate del 1965...
purtroppo la storia del gruppo precedente il suo successo
popolare è riportata con molte contraddizioni fra le
varie fonti.
Ma questo particolare non ha alcuna importanza per il
tipo di studio che stiamo compiendo.
Conta invece che ad un certo punto, poco inporta il
giorno esatto, Bob Close si stufa della difficile
"convivenza" con Syd Barrett e abbandona il
gruppo: fu una perdita tecnica rilevante per il gruppo,
ma probabilmente fu anche un gran colpo di fortuna...
perché ora il gruppo poteva in tutta libertà dedicarsi
alle sperimentazioni sonore che soprattutto Barrett e
Wright intendevano compiere.
Già, Rick Wright: nel 1965 dall'interesse per il Jazz
era passato a quello per Karlheinz Stockhausen e la
musica "seria" contemporanea, John Cage
compreso. E qui sono già presenti gli elementi che
daranno innesco al fenomeno Pink Floyd come IL gruppo
sperimentale di riferimento nella storia del rock-pop.
Anche se poi, come è noto, NON rimase così
sperimentale, altrimenti non avrebbe avuto il successo
planetario di cui ha goduto.
A fine 1965 il gruppo si chiama ora The Pink Floyd Sound.
Con ciò finisce la prima parte di questo studio. Per
coloro che fossero in possesso di dati *precisi e
dimostrabili* che modifichino certe datazioni o elementi
della storia qua narrata, vale l'invito a fornirli in
questo stesso thread. Anche se IMO NESSUN documento
reperibile in Rete puo' essere considerato "prova
certa", e neppure alcuna informazione su libri
trovati. Ma in ogni caso questi sono dettagli di
contorno, perché, ripeto, lo scopo di questo studio NON
è quello di fornire una specie di "biografia
storica ufficiale" del gruppo, ma bensì di reperire
tutti gli elementi che ci aiutino a chiarire il perché e
il percome del divenire stilistico del gruppo.
FINE DEL PROLOGO
(e saluti)
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