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Prologo (Lunedì 5 gennaio 2004 - 05:24:12)

L'idea di questo articolo (suddiviso in più parti) nasce come l'ipotesi di una sintesi per le risposte a varie questioni emerse sui NG dedicati ai Pink Floyd (FIMP prima e poi it.fan.musica.pink-floyd): le tematiche in oggetto, in un modo o nell'altro, hanno tutte fatto riferimento al fenomeno del *divenire* stilistico nella carriera musicale del gruppo. Ultima in ordine di tempo, ma domanda più volte posta nel corso degli anni, è la questione "cardinale" dei loro mutamenti stilistici: come e soprattutto perché i Pink Floyd siano passati da un Meddle dove primeggia Echoes alla loro opera di maggiore successo, The Dark Side Of The Moon. Iniziando a lavorare al progetto di TDSOTM ancor prima che nei negozi uscisse Meddle.

In effetti, nell'ambito dei gruppi di successo, i Pink Floyd sono stati senza alcun dubbio fra coloro che maggiormente hanno mutato il loro approccio musicale e artistico. In realtà possiamo trovare qualche analogia in cio' con un altro grandissimo gruppo, i King Crimson, ma rimangono anche vistose differenze, in primis il fatto che Fripp coi KC non ha mai voluto accondiscendere con le esigenze di musica di "facile ascolto" che la maggior parte del pubblico ha (e infatti i KC non hanno certo avuto il successo popolare enorme dei Pink Floyd).

Un altro grandissimo artista che si è prodotto in espressioni musicali di svariato tipo è ovviamente Frank Zappa: ma anche qui il concetto di "easy listening" presenta ben scarsa affinità col personaggio, del quale potrei dire con una certa ironia caricaturale (che probabilmente non dispiacerebbe al grande Zappa...): tanti ne parlano bene e lo lodano, ma assai di meno realmente amano la sua musica.

Diverso quindi il caso dei Pink Floyd. Oltre a The Dark Side Of The Moon, l'altro disco dalle vendite formidabili è The Wall: 27 milioni di copie *solamente in USA*, non in tutto il mondo. E di un album doppio, quindi di costo maggiore.

Sin troppo facile quindi ribattere alla domanda posta all'inizio con la risposta: "come sono passati da Ummagumma, Atom Heart Mother e Meddle al più orecchiabile The Dark Side Of The Moon? Per la pecunia, è ovvio...". Ma è davvero quello il motivo, o perlomeno è principalmente quello e non altri? Vedremo se compiendo uno studio di cio' che il gruppo ha fatto dagli albori in poi, leggendo frammenti d'interviste e commenti di coloro che erano presenti "lì e allora", ci possiamo veramente accontentare di una risposta così sbrigativa e semplice...

Beninteso, qui non è il caso (e non avrei il tempo...) di scrivere una vera e dettagliata biografia del gruppo. Se ne trovano in giro, ognuna con qualche errore (o molti errori...).
Qui importa di mettere a fuoco, evidenziare quei particolari punti nello svolgersi degli accadimenti musicali del gruppo, i quali possano "illuminare" la nostra comprensione del divenire nelle mutevoli espressioni artistiche del gruppo. Non tutti i dati che potrebbero fornirci delle certezze sono in nostro possesso, per cui sarà inevitabile ricorrere anche alla deduzione logica, e persino all'istinto, guidato però da cio' che invece si conosce effettivamente.

Percio' non si puo' qui pretendere di trovare risposte definitive, ci accontenteremo di cercarle con la minor superficialità che ci sia possibile, tenendo presenti tanti fattori, eventi, dati noti.

E subito vorrei porre l'attenzione su due punti fondamentali per la comprensione *non distorta* del quesito che ci poniamo.

1) I Pink Floyd NON hanno mai sentito il fare musica in un certo modo piuttosto che in un altro come *una missione*. Si sono espressi in diverse forme musicali, ma SENZA una IDEOLOGIA musicale. Questo è un punto assolutamente fondamentale.

2) I Pink Floyd sono stati costituiti (sono tuttora costituiti?) da diverse personalità, e sono esistite differenze anche nel loro individuale approccio alla musica. Proprio questo divenne uno dei motivi di tensione nel gruppo, in particolare fra Waters e Gilmour, come è ben noto (ma, ad un certo punto, fra Waters e il resto del gruppo).

PARTENZA:
Il Politecnico del Regent Street a Londra. Ci vuole un punto d'inizio. E quello più logico è l'incontro alla scuola suddetta di ben tre dei futuri membri dei Pink Floyd: Waters, Mason e Wright, tutti iscritti al corso di Architettura. A Londra accorse anche Roger Keith "Syd" Barrett per studiare pittura presso la Camberwell Art School di Peckham, ma il suo inserimento nel gruppo fu successivo, come è noto. Dunque, i tre studenti d'Architettura al Regent Street decidono di formare un "complesso musicale", oggi diciamo un gruppo. La data precisa non l'ho mai trovata, diciamo che dovremmo trovarci attorno alla fine del 1963. Insieme al terzetto di personaggi da noi ben conosciuti si aggiungono anche Clive Metcalf al basso, Juliette Gale e Keith Noble alle voci. Alla chitarra solista vi è... Roger Waters! Richard Wright è alla chitarra ritmica (e secondariamente alle tastiere e ai fiati), e Nick Mason già alla batteria. Nick Mason rappresenta la continuità nel gruppo: è l'unico membro dei Pink Floyd ad essere stato sempre presente nel gruppo, ancor prima che divenisse Pink Floyd, e ha sempre suonato lo stesso strumento.

LE RADICI.
Ora, cosa ascoltavano Waters e soci nel 1963? A qualcuno potrebbe venire istintivo pensare al rock & roll... in realtà lo stesso Waters ci dice che i suoi primi album furono di Blues classico, e in seguito passo'
al Rhithm and Blues e al Jazz... "tutto TRANNE il rock and roll!" disse una volta il Roger Waters. Affermazione che per chi abbia conosciuto i Pink Floyd soprattutto di The Wall, potrebbe apparire quasi sbalorditiva... ;-)
Nick Mason: di lui si dice sempre meno degli altri circa le sue radici musicali, ma da frammenti d'intervista e conversazioni deduciamo che nel 1964 fosse interessato al blues elettrico (e probabilmente anche al jazz).
Richard Wright: giustamente ZioArturone lo ha definito IL musicista del gruppo; era iscritto come Waters e Mason ad Architettura al Regent Street, ma sin dall'inizio il suo reale desiderio era fare il musicista di professione. La sua passione musicale originale era il Jazz: in un'intervista disse che l'unica volta che aveva fatto una coda era stato per comprare il biglietto per vedere un concerto di Duke Ellington.

SIGMA 6.
Il primo nome del gruppo, poi mutato in Megadeaths, Screaming Abdabs o semplicemente "Abdabs". Cio' che suonano è in sostanza "rhythm and blues". Nella prima intervista rilasciata storicamente ad un giornale, la famosa "Architectural Abdabs" il cui titolo ha fatto credere per decenni che il gruppo allora si chiamasse così, è Roger Waters a chiarire lo stile del gruppo e il perché delle scelte musicali: in tale intervista Waters dice che "Il rock è ritmo senza espressione reale", e che suonano Rhythm and Blues anche perché quel genere non richiede molta pratica (leggi: non era necessaria una grande preparazione tecnica, almeno secondo Waters al tempo dell'intervista). Ci vuol poco a dedurre che già all'epoca degli Abdabs il leader del gruppo esistesse, e ovviamente fosse Roger Waters.

Ma oltre alla scarsa preparazione tecnica, il problema degli Abdabs in sostanza era che non avevano una loro forma personale di espressione. Per arrivare a quel traguardo occorreva l'introduzione nel gruppo
di stimoli realmente nuovi e personaggi creativi: la qual cosa successe quando giunsero Bob Close ma soprattutto Syd Barrett. Gli Abdabs nella estate del 1964 erano già sciolti, ma quasi subito si riformo' il gruppo col terzetto originario (Waters, Wright, Mason) con le importanti aggiunte di Bob Close e Syd Barrett. I due nuovi arrivati erano più preparati di Roger Waters in fatto di tecnica chitarristica, soprattutto Bob Close, che aveva un'esperienza di Blues e Jazz "classico", per cui si dovette ridefinire i ruoli strumentali: Bob Close era alla solista e all'armonica, Syd Barrett alla ritmica (e voce solista), Roger Waters passa al basso e Richard Wright alle tastiere (Mason è sempre alla batteria, ovviamente). Tranne Mason, sono anche tutti cantanti nel fuggitivo gruppo degli "Spectrum Five".
Ancora più fuggevole la formazione detta "Leonard's Lodgers", in realtà esistita solo per due o forse tre concerti, attorno ad un tale di nome Mike Leonard, tastierista dilettante e pioniere nell'interesse per la combinazione di musica ed effetti luminosi. Ma proprio questo particolare del connubio fra suoni e luci colorate di vario tipo senza dubbio dev'essere apparso suggestivo soprattutto a Syd Barrett.

BARRETT:
Barrett aveva iniziato la sua attività di gruppo nel 1962 coi "Geoff Mott and the Mottoes", la band suonava pezzi di successo inglesi fra cui quelli di Cliff Richard e qualcosa di Chuck Berry (che inglese non era... ma molto molto Rock and Roll, invece, si). Suonavano spesso proprio nel salone della casa di famiglia Barrett (il padre di Roger Keith, un prestigioso medico, era morto nel 1960), e varie volte alle prove del gruppo (a Cambridge) interveniva come spettatore tale Roger Waters. Il bassista del gruppo era Tony Santi, che sarebbe ad un certo punto uscito poco prima dello scioglimento del gruppo, e secondo una biografia trovata in Rete (quindi *poco attendibile* per definizione...), sarebbe stato sostituito proprio da Roger Waters. Lo stesso Tony Santi (bassista) e il batterista dei Mottoes, tale Clive Welham, sarebbero riapparsi nella seconda parte del 1963 in un gruppo detto "The Jokers Wild", il cui strumentista di spicco era un tale chitarrista di nome David Jon Gilmour ;-).

GILMOUR e BARRETT.
Erano entrambi iscritti al Cambridge College Of Arts And Technology; Barrett al dipartimento artistico,
visto che era interessato soprattutto alla pittura, e Gilmour a quello "regolare", in cui studiava lingue. S'incontravano insieme a parecchi altri durante l'ora di pranzo per suonare canzoni con chitarra e armonica. Si trattava di pezzi soprattutto inglesi, dopo l'esplosione del fenomeno Beatles e l'arrivo anche dei Rolling Stones. Proprio Gilmour aiutò Barrett a suonare i pezzi di Keith Richard, che talvolta mettevano in difficoltà Barrett. Le testimonianze dei compagni di scuola dei due confermarono che era
sicuramente David Gilmour quello più preparato tecnicamente e più "fluido" nell'uso della chitarra, anche se come era logico aspettarsi, i fans acritici di Barrett hanno creduto sempre il contrario...
Però è vero che Barrett aveva una notevole spinta verso la "sperimentazione elettrica".
I due insieme iniziarono la sperimentazione con camera eco e "Slide Guitar". Gilmour disse che era stato preceduto da Barrett nell'uso del distorsore, ma non in quello della camera eco e della slide guitar.
Gilmour aveva iniziato la propria attività di gruppo nei "The Newcomers" (pare già attorno al 1961), era poi passato per i "The Ramblers" nella seconda metà del 1962 ed infine si trovò nei "Jokers Wild" nel 1963. Anche i Jokers Wild erano sostanzialmente un gruppo di Rhithm and Blues. Come è noto, nel 1965 il gruppo autoprodusse un LP inciso su di un solo lato, stampato in numero limitatissimo di copie.
Poco tempo dopo avrebbe avuto la sua occasione vera per la casa discografica Decca, con un singolo... ma si trattava di due pezzi rifacimenti di Sam and Dave (non Gilmour...) e di Otis Redding, e subito prima della pubblicazione le radio pirara riscoprirono il pezzo originale di Sam and Dave (You Don't Know What I Know), e fu ripubblicato come singolo, annullando l'unica possibilità concessa ai Jokers Wild.

THE PINK FLOYD BLUES BAND.
Ritorniamo... avanti. Nel gennaio 1965 la formazione proto-PF comprende, oltre a Waters, Wright, Mason, Close e Barrett, anche Chris Dennis alla voce solista, che però immediatamente deve lasciare il gruppo per ritornare a lavorare con l'aviazione militare (la RAF).
Proprio in questo periodo nasce il nome "Pink Floyd", come è noto dalla mente di Syd Barrett: esso venne
utilizzato sotto la forma "The Pink Floyd Blues Band" nel febbraio del 1965, ma subito dopo fu sostituito da "Tea-Set" (T-Set). Nel 1965 il gruppo, avvalendosi di un chitarrista abbastanza preparato: BOB CLOSE e NON Barrett, si noti bene!, puo' cimentarsi con maggior impegno in pezzi di Blues elettrico, sempre materiale rifatto da pezzi composti da altri. Ma Barrett se difetta rispetto a Bob Close nella preparazione tecnica "classica", in compenso sperimenta sempre più spesso con feedback e camera eco.
La prima sessione in studio di registrazione è datata al 14 aprile 1965, data a cui varie fonti attribuiscono la registrazione di "Lucy Leave" e "King Bee", mentre su questo sito:
http://mywebpages.comcast.net/pstauts/1965-66.htm

E anche su qualcun altro, ho trovato che la data vera di registrazione del singolo su vinile che comprende le due canzoni suddette, sarebbe invece di Ottobre 1965. Il punto è che la chitarra solista in quel disco la dovrebbe suonare Bob Close, mentre la voce è di Syd Barrett, quindi poiché Bob Close ha abbandonato il gruppo attorno all'estate del 1965, verrebbe logico pensare che il vinile suddetto sia stato inciso con registrazioni fatte prima dell'estate del 1965... purtroppo la storia del gruppo precedente il suo successo popolare è riportata con molte contraddizioni fra le varie fonti.
Ma questo particolare non ha alcuna importanza per il tipo di studio che stiamo compiendo.

Conta invece che ad un certo punto, poco inporta il giorno esatto, Bob Close si stufa della difficile "convivenza" con Syd Barrett e abbandona il gruppo: fu una perdita tecnica rilevante per il gruppo, ma probabilmente fu anche un gran colpo di fortuna... perché ora il gruppo poteva in tutta libertà dedicarsi alle sperimentazioni sonore che soprattutto Barrett e Wright intendevano compiere.

Già, Rick Wright: nel 1965 dall'interesse per il Jazz era passato a quello per Karlheinz Stockhausen e la musica "seria" contemporanea, John Cage compreso. E qui sono già presenti gli elementi che daranno innesco al fenomeno Pink Floyd come IL gruppo sperimentale di riferimento nella storia del rock-pop. Anche se poi, come è noto, NON rimase così sperimentale, altrimenti non avrebbe avuto il successo planetario di cui ha goduto.

A fine 1965 il gruppo si chiama ora The Pink Floyd Sound.

Con ciò finisce la prima parte di questo studio. Per coloro che fossero in possesso di dati *precisi e dimostrabili* che modifichino certe datazioni o elementi della storia qua narrata, vale l'invito a fornirli in questo stesso thread. Anche se IMO NESSUN documento reperibile in Rete puo' essere considerato "prova certa", e neppure alcuna informazione su libri trovati. Ma in ogni caso questi sono dettagli di contorno, perché, ripeto, lo scopo di questo studio NON è quello di fornire una specie di "biografia storica ufficiale" del gruppo, ma bensì di reperire tutti gli elementi che ci aiutino a chiarire il perché e il percome del divenire stilistico del gruppo.

FINE DEL PROLOGO
(e saluti)

Pink Floyd - Lo Stilema Errante
di Valerio HT
Newsgroup: it.fan.musica.pink-floyd