Per un mondo migliore

Invito a percorrere un sentiero di crescita




lunedì, 2 marzo 2009


m cocuzzo



        Nel corso della nostra vita cambiamo, cresciamo, impariamo. All'inizio sappiamo poco del mondo intorno a noi, siamo più che altro incentrati in noi stessi. Ma poi, piano piano, cominciamo a capire che c'è una realtà intorno, un mondo immenso.

        Dovrebbe essere desiderio di ciascuno percorrere un sentiero di crescita, riuscire a capire sempre più a fondo ciò che sta intorno e dentro di noi; intraprendere questa strada con convinzione e consapevolezza, perchè è la cosa più importante; capire dove vogliamo andare, e fare qualcosa per andare in quella direzione.

        Il punto di partenza di questo cammino è prendere consapevolezza di volerlo percorrere, prendere consapevolezza del fatto che la nostra vita ha un significato, un senso. Poi, bisogna muovere i primi passi, incamminarsi.

        Per percorrere un sentiero di crescita, di comprensione, un sentiero che ci conduca ad essere delle persone migliori, in grado di capire la realtà che sta fuori e dentro di noi, è importante mettere da parte alcune cose, quelle cose che ci portano in basso, da dove non è possibile osservare i meravigliosi paesaggi del mondo.

        Se vogliamo davvero percorrere un sentiero di crescita, dobbiamo individuare quanto di meschino e di gretto c'è in ciascuno di noi, prenderne consapevolezza, e sforzarci di superarlo. Questo può implicare una mortificazione del nostro ego, ma se riusciremo nell'impresa ne usciremo delle persone migliori.

        Io penso che dovremmo rinunciare a dedicare il nostro tempo prezioso, e a manifestare interesse, nei confronti di certi programmi televisivi, di certe cose basse e meschine, e dedicarci invece alle cose veramente belle, alle cose veramente grandi: una passeggiata nella natura, che ci fa capire quanto preziosa sia la nostra Terra; la lettura di qualche bel libro che ci allarga gli orizzonti, che è una cosa che rimane e non fugge via, come invece fugge via una stupida serata davanti ad uno stupido programma in televisione; una bella canzone, una bella musica, una musica che meriti veramente di essere definita bella, di essere definita grande; un pensiero, una riflessione, un qualcosa che ci porti ad andare oltre, a vedere oltre la superficie, più a fondo, più lontano, al di là delle apparenze; lo sforzo di capire qualcosa che ci sfugge, che non riusciamo ancora ad abbracciare con il pensiero.

        Sarebbe più bello un mondo nel quale le persone scherzassero di meno, nel quale contemplassero e pensassero di più; un mondo nel quale ci fossero meno cose futili, meno superficialità, più cose vere, degne di essere considerate; un mondo nel quale ci fosse più rispetto, più motivi per stimarsi reciprocamente. Seneca, grande filosofo stoico e tragediografo dell'antica Roma, dall'alto della sua saggezza, diceva che la vera gioia è austera.

        La nostra vita può essere meravigliosa, bellissima, e piena di significato: sta solo a noi volerlo, sta solo a noi deciderlo.

        Per concludere, riporto una citazione di Heisenberg, il grande fisico tedesco vissuto nel Novecento, che era andato nell'isola di Helgoland per riprendersi da certi problemi di salute:

        "Quando mi trovavo ad Helgoland ci fu un momento di ispirazione, quando intuii che l'energia era costante nel tempo. Era di notte, piuttosto tardi. Analizzai tutto meticolosamente, ed ogni cosa tornava. Poi salii sulla cima di una collina, aspettai il nascere del sole, e fui felice."

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