Per un mondo migliore

Chi può decidere della mia vita?




giovedì, 19 febbraio 2009


        Mi sentirei certamente più tranquillo se avessi la possibilità di decidere, nell'ipotesi di una grave malattia, cosa fare di quello che resta della mia vita.

        E mi sembra un atto di grande presunzione e arroganza, da parte di qualunque Chiesa o dello Stato, arrogarsi il diritto di decidere di una cosa che fondamentalmente è affar mio.

        Queste ingerenze da parte della Chiesa e dello Stato nei confronti del problema del testamento biologico (o dell'eutanasia) mi sembrano molto ipocrite: ci si preoccupa di tenere in vita una persona che può soffrire in maniera impensabile, in maniera difficile da immaginare, e che desidera morire, e non ci si preoccupa delle vite di persone che stanno bene e muoiono sul lavoro, si suicidano o uccidono anche perchè le condizioni sociali, e ambientali in genere, causano la perdita dell'equilibrio mentale.

        I programmi televisivi, i messaggi che quotidianamente vengono diffusi dai media, non stimolano certo lo sviluppo di maturità psicologica e mentale.

        Io non voglio impedire di continuare a vivere a chi, sia pur impensabilmente sofferente, desidera vivere. Ma vorrei che anche gli altri avessero rispetto di me, e mi consentissero di realizzare la mia volontà se, irrimediabilmente ammalato e sofferente, volessi porre fine alla mia esistenza terrena.

        Impedire di morire a un malato terminale che desidera morire, costituisce certamente una limitazione della sua libertà.

        E' veramente assurdo che paghiamo una classe dirigente di politici per fare delle leggi che sopprimono le nostre libertà e i nostri diritti fondamentali e irrinunciabili.

        Infine, voglio esprimere il mio ringraziamento sentito, la mia stima incondizionata e il mio umile sostegno a tutti coloro che in questi giorni difficili per la Libertà e la Democrazia nel nostro Paese, si sono dati da fare, e si stanno dando da fare, per difendere quello che è un diritto fondamentale e irrinunciabile di ogni individuo consapevole, il diritto di poter decidere della propria vita; più in generale, per difendere la Libertà e la Democrazia dagli attacchi sistematici e capillari che stanno subendo in questa legislatura.

        Diciamo si alla vita, no alla tortura e alla limitazione della nostra libertà.


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