Per un mondo migliore

Carattere e crescita personale




martedì, 27 maggio 2008

        Il carattere di una persona può avere conseguenze importanti sulla crescita personale, sul rapporto con gli altri e sulla possibilità di vivere in armonia con l'ambiente. Vi sono persone che, per il modo in cui interagiscono con il prossimo, tendono a causare il proprio isolamento, con la conseguenza di dover rinunciare all'arricchimento che scaturisce dal poter attingere ad altre idee, dal poter discutere costruttivamente di un problema o semplicemente godere di un'amicizia o della possibilità di condividere esperienze e gioie.
        Un atteggiamento negativo con il quale a volte ci si scontra consiste nel voler imporre a tutti i costi una certa visione delle cose, o nel ritenersi al di sopra degli altri; è l'atteggiamento di chi vuole avere sempre ragione, di chi non sa ascoltare e pretende che gli altri la pensino esattamente come lui. Di solito ad individui siffatti sfugge totalmente la complessità del reale, ed hanno una visione schematica e semplicistica della realtà.
        A volte si incontrano individui che in una discussione hanno come principale obiettivo quello di far emergere il proprio punto di vista, invece di cercare dialetticamente, attraverso il confronto costruttivo e rispettoso dell'interlocutore, la realtà dei fatti. Questi individui antepongono l'apparire all'essere, perchè rinunciano alla crescita che si ottiene attraverso una migliore comprensione della verità.
        Il mondo nel quale viviamo è straordinariamente vasto e complesso, e per risolvere molti problemi è necessaria la collaborazione di molti individui e l'integrazione di molti sforzi. Presto o tardi è inevitabile che ognuno si trovi di fronte ad un problema, o una molteplicità di problemi, che non è in grado di risolvere da solo. In tali circostanze risulteranno favoriti coloro che avranno intessuto una rete di rapporti basati sulla stima e sul rispetto reciproco, sulla solidarietà e sull'amicizia.
        La stessa impresa scientifica è impensabile senza la collaborazione di molti individui, e i problemi che l'umanità si trova in questo momento ad affrontare appaiono irrisolvibili perchè manca un sentimento di amicizia e di fratellanza fra gli uomini. L'umanità sarebbe in grado di conseguire risultati inimmaginabili e di raggiungere vette e traguardi straordinari se ad improntare i rapporti tra gli uomini ci fosse un sentimento di collaborazione reciproca e di comprensione per i problemi altrui. In una società in cui le relazioni tra individui sono dominate dall'egoismo e dalla ricerca solo del benessere individuale, il bene di una singola persona è voluto solo da se stessa, mentre in una società altruistica il bene di una persona è voluto da tutti. Senza tener conto, come già dicevo, che alcuni problemi possono essere risolti unicamente attraverso la collaborazione e la condivisione di sforzi.
        Per il nostro bene e per il bene di tutti è necessario assumere un atteggiamento di umiltà nei rapporti con il prossimo, avere rispetto e stima nei suoi confronti e sforzarsi di non suscitare gelosie. Spesso, per fare un passo sulla strada della crescita personale, è necessario ridimensionare il proprio ego. Se ognuno fosse in grado di comportarsi con umiltà e rispetto, o anche solo di fare degli sforzi per conseguire questi risultati, se ne potrebbero trarre indiscutibili vantaggi. Sarebbe meraviglioso un mondo in cui tutti si amano e in cui ognuno potesse contare sull'affetto e l'aiuto di chi gli sta intorno.
        Riporto, infine, una parte di una poesia di Pascoli, un appello alla fratellanza di fronte al grande mistero che ci circonda:

Uomini, nella truce ora dei lupi,
pensate all'ombra del destino ignoto
che ne circonda, e a' silenzi cupi

che regnano oltre il breve suon del moto
vostro e il fragore della vostra guerra,
ronzio d'un ape nel bugno vuoto.

Uomini, Pace! Nella prona terra
troppo è il mistero; e solo chi procaccia
d'aver fratelli in suo timor, non erra.

Pace, fratelli! E fate che le braccia
ch'ora o poi tenderete ai più vicini,
non sappiano la lotta e la minaccia

E buoni veda voi dormir nei lini
placidi e bianchi, quando non intesa,
quando non vista, sopra voi si chini

la Morte con la sua lampada accesa.


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