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Seduto su una panchina
di lastre di roccia
che mi ricordano l'antichitą
di questo posto incantato
benedetto da Dio,
osservo in lontananza,
sotto di me,
la distesa meravigliosa
del mare,
solcata da piccole onde
e chiazzata dalle ombre
delle nuvole
che si intrecciano
con il riflesso
luminoso e dorato
del sole.
Il brusio del vento
che stormisce tra
le foglie degli alberi
alle mie spalle,
evoca nella mia mente
un senso di eterno,
e mi parla di cose
vere e belle
che sono lontane anni luce
da quelle del mondo
che si trova gił a valle,
ove dimorano gli uomini.
Crinale
22 set 2013 - ore 17:04
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