Padre, ora che non ci sei più, ora che non esisti più, vorrei parlarti, darti un affetto che quando c'eri non ho saputo darti, vorrei abbracciarti, stringerti la mano. Ricordo quando, quel tardo pomeriggio in ospedale, quando eri ineluttabilmente avviato sulla strada che conduce verso il nulla, mi stringesti la mano alla ricerca di un legame, di un affetto che sfugge alla banalità dell'esistenza quotidiana, e che solo di fronte ad una prospettiva così straordinaria come la morte, è possibile maturare. Ora tu esisti soltanto nei miei ricordi, e questo mi fa soffrire. |