La Montagna



         La montagna era là da milioni di anni. Da sempre inviolata. Era stata teatro di innumerevoli albe, di altrettanti tramonti. Le sue notti erano spesso abbellite dalla presenza della luna che, ora piena, ora soltanto una piccola falce, diffondeva la propria luce sui cumuli di nuvole sottostanti. Il sole, il vento ed il gelo l'avevano modellata, attraverso ere interminabili, con leggi e regole che l'uomo di sotto poteva solo illudersi di comprendere.
         Ed ora, loro due la stavano risalendo. Dandosi la mano e aiutandosi nei tratti più difficili. Piano, lentamente, ma inesorabilmente. E in quell'ascesa riuscivano a percepire l'eterno Mistero del Cosmo, sentendo di farne parte. E man mano che si avvicinavano alla meta tutto era più semplice, più grande, più bello, ed il mistero del tutto si andava dipanando, senza cessare di essere mistero.
         Infine, anche l'ultimo passo fu compiuto ... Ora sapeva perché esisteva. Sapeva perché doveva esserci un universo, perché c'era quella montagna, e perché c'erano loro due. E tutto era diventato infinitamente semplice, infinitamente grande, infinitamente bello ... infinitamente ...



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