Lazy Smoke - Corridor of Faces (Onyx 1968, Heyoka 1997, Arf! Arf! 2000)
"Like VU and Big Star, Lazy Smoke became more famous in death than life".
Riprendo volentieri questa Intro dal web in quanto perfettamente condivisibile (nonostante ce ne sarebbero di altri esempi da citare…); Lazy Smoke furono quattro ragazzi del Massachussetts che davvero gettarono un ponte ipotetico tra Beatles periodo Magical Mystery tour/White Album e i Big Star a venire.
Capitanati dal vocalist e compositore John Pollano, fornito di uno spiccato timbro lennoniano e di un’acuta sensibilità melodica squisitamente british (il lirismo romantico di “come with the day”, il flauto pastorale di “jackie-marie”), neanche priva di un concreto allure psichedelico a’la Pretty Things (“salty people”), questa mezz’oretta di Corridor of Faces nel ’68 rivelò i quattro tra i più promettenti cesellatori di armonie domestiche e frammentarie del pop-beat d’oltreoceano.
Splendide, trasognate, stralunate ingenue, ancora e sempre restano “under skys”, “Sarah saturday”, “Am I Wrong?”.
Avvenne inesorabile, quasi immediato, lo scioglimento, che li consacrò tra le eterne promesse irrisolte nonchè tra gli ispiratori di tanti menestrelli indie-folk a venire, entourage Elephant 6, Jewelled Antler.
La seconda, recente ristampa di Corridor of Faces ha incluso una dozzina di …previously unheard demos produced a few months prior to the recording of the album.