Jan & Dean - Save For A Rainy Day
Glissando sull’influenza rivestita dal duo Jan & Dean per la surf music, ci occupiamo brevemente di questa loro sortita più squisitamente soft pop: “Save For A Rainy Day”, 1967.
Questo piccolo e delizioso album, ugualmente contestato e celebrato dagli amanti del genere, fu realizzato dal solo Dean Torrence in seguito al grave incidente d’auto occorso al collega Jan Berry, che dei due era il produttore e il principale arrangiatore dei brani.
Nel '66 Jan & Dean erano già veterani delle scene, con una dozzina di album alle spalle e un successo notevole. “Save for a rainy day” in questo scenario è frutto occasionale, episodio bizzarro.
E' un piccolo concept di armonie e falsetti come onde soavissime e tenere, connesse da un mood inestimabile, effetti scroscio di pioggia, rumori di tempesta sullo sfondo, evidenti allegorie di turbolenze emotive.
La pioggia dunque in rapporto ai sentimenti, è assimilata alla passione, coagulo della memoria.
Nella propria squisita brevità di “pastiche” questa lascito di Dean Torrence (assieme a Joe Osborn e Jim Messina sound engineers) risulterà tra i più inestimabili culti softpop, colpisce e affonda in riferimento alla nota versione di Yellow Balloon,
alle straordinarie, deliranti romantiche Pocket Full Of Rainbows e
When Sunny Gets Blue, passando per la celeberrima hit Like A Summer Rain; senza dimenticare Here comes the rain, Rain On The Roof (di Lovin’Spoonful), o del Save For A Rainy Day Theme.
Questo illuminante disco di nicchia verrà citato e ripreso un po’ da chiunque in seguito. High Llamas e Ladybug Transistor per far due nomi.
Da non perdere.
“One of the first, and finest, lo-fi albums ever made”. (Barnaby Bennett)