The Gordian Knot - Tones (1968 Verve)
Quintetto sud californiano del Mississippi, attivo tra l’università e città di Pontotoc nel biennio 1967/68.
Vi militò e primeggiò il compositore, cantante e chitarrista Jim Weatherly, poi fortunato autore solista lì a poco negli anni ’70, trasferitosi a Los Angeles.
La copia del loro unico, celebrato (ma dimenticato) Lp, “Tones” (1968, Verve), recita: “The turning point of their career was a party given by Nancy Sinatra. She liked the group so much she asked them to accompany her on a USO trip to Viet Nam”.
La musica di The Gordian Knot –da non confondersi con gli omonimi metallari un trentennio successivi- è concentrato di soft pop orchestrale apollineo a’la Association/Paul Revere, concepite da Weatherly e in parte dal bassista Leland Russell (it's gonna take a lot, year of the sun, le arie “boettcheriane” di we must be doing something right e carraway stream, strong mind blowing, broken down ole merry-go-round).
“Tones”: orfano desiderabile e album formidabile, squisitamente confezionato tra sezione d’archi, delicati vocalizzi e cori, generose efflorescenze strumentali (flauto su the year of the sun e strong mind blowing, organo su carraway stream, pianoforte e armonica su i cant't be hurt anymore), per una raccolta intensa e irradiante quanto rara a rinvenirsi nei mercatini del disco.