Eggstone
“Malmö, city of the griffin, set down
on the flat lands of southern Sweden. (…) Who would guess it could serve up
a dish as rare and exotic as Eggstone? Intensely melodic, joyfully melancholic,
these songs have been a template for the Swepop phenomenon of the 1990's”.
Sottoscriviamo in pieno questa descrizione di Bob Stanley dei Saint Etienne,
uno dei primi entusiasti scopritori della miscela musicale del trio svedese.
Gli Eggstone sono una pop band ignota al grosso pubblico ma da conoscere. Una
ghiotta occasione è stata offerta da due label specializzate, tra le più apprezzate
in ambito pop: la spagnola Siesta e la francese Tricatel, che degli Eggstone
hanno pubblicato due raccolte di brani, a testimonianza della stima e della
considerazione che ha saputo ottenere questa band svedese a livello internazionale.
Gli Eggstone si conoscono a Lomma e si stabiliscono a Malmö, sono Patrik Bartosch,
voce e chitarra, Maurits Carlsson, batteria e Per Sunding, voce e basso. Pubblicano
dischi dal 1991, ma sono al lavoro sin dal 1987, in cui viene pubblicato il
primo demotape. Ognuno di loro contribuisce egualmente alla stesura di testi e musica; venendo
così a mancare una figura leader all'interno del gruppo si produce una sintonia
e una coesione particolare, come dimostra l'ascolto.
Da principio i tre sono influenzati dal pop-rock di Jam, Squeeze, Pretenders
e da altri artisti meno noti come Haircut 100, ma hanno poi personalizzato il
proprio sound, un peculiare equilibrio di momenti morbidi e più spinti, equamente
spartiti tra languori e irruenze. La linea tradizionale di basso chitarra e batteria fa spesso ingresso ad una
piccola orchestra. E si produce una prodigiosa alchimia pop fatta di melodie accattivanti e surreali, insolite e in ambito power-pop, lucenti
vocalismi tali da poter definire questo trio i Beatles svedesi.
I frutti sono raccolti in tre dischi ufficiali, dal 1992 al 1997, da In San
Diego a Vive La Difference!, passando per Somersault, ma anche innumerevoli
45 giri, ep, 7'' (tra I quali il ricercatissimo Bubblebed), compilation
ed altre rarità, a rendere la loro discografia piuttosto impegnativa da completare.
L'album di debutto In San Diego è pubblicato da Snap nell'ottobre 1992
e prodotto assieme a Tore Johansson. Anticipato qualche mese prima dall'ep Eggstone in Lemon Grove (altrettanto
indicato), In San Diego mostra forse l'apice dell'arte visionaria di Eggstone;
una pietra miliare del pop indipendente degli anni 90.
L'apertura di ooh ooh ma ma mine, con la sua grinta sulfurea,
le tintinnanti incantate vaudeville di beach boy e she's perfect,
i tormenti amorosi di wrong heaven e if you say si fanno imprescindibili
compagni di viaggio, limpidezze adamantine, fulgori e panorami che riportano
direttamente al periodo d'oro del pop anni sessanta, a Beatles, Kinks, Carpenters,
Beach Boys.
Il linguaggio degli Eggstone è fatto di irrequieta urgenza espressiva proveniente
del beat a cui si aggiunge un'analitica inquietudine e un disincanto esistenziale
più scandinavi, che danno uno spessore inconsueto.
Somersault bissa due anni dopo, con gli stessi ingredienti dell'esordio,
garbato e ribelle, affettuoso e indolente, forte di abrasive e adrenaliniche
tracce pop-rock (l'eccelsa against the sun in apertura, hang on to
your eco, o it's not the rain) e dolcissime nenie (Desdemona,
water) a mostrare invidiabile smalto.
Somersault conferma lo stato di gran forma della band in un periodo (siamo nel
1994) florido per il pop rock indipendente. L'insieme è appena più indulgente e malizioso, appena penalizzato da un paio
di lungaggini (the dog, luck).
Il terzo lavoro di Eggstone, Vive La Différence! vede
la luce nel 1997 dopo una sterminata produzione di ep e partecipazioni del trio
a compilation per Snap, Vibrafon e Beat That! Records.
Questo è il lavoro più maturo del trio e distribuisce
equamente scintillanti aperture orchestrali, sussulti up-tempo e riflessive
ballate. Tormenti amorosi e desideri di evasione.
April and may, con le sue modulazioni e la sua progressione mutante è capace di richiamare l'era Canterbury, marabous è una straziata meraviglia
naïf, sinuosamente oscillante tra il primo McCartney solista e Guided By Voices.
Sfidiamo inoltre chiunque a non farsi trasportare dalla forsennata still
all stands still.
La dolcezza disperata di Birds in cages e Supermeaningfectlyless sono un concentrato di ciò che connazionali come Cardigans e Wannadies proporranno in modo
più superficiale e in debito ritardo, nei loro dischi.
Le due raccolte di cui parlavamo in apertura, a nome Spanish Slalom
per Siesta e Ca Chauffe en Suede! per Tricatel, sono
in realtà assai differenti l'una dall'altra, al punto da doverle necessariamente
acquistare entrambe.
Se si considera ancora arduo rintracciare i tre dischi ufficiali per Snap e
per Vibrafon Records, esse rappresentano il mezzo più rapido per approcciare
con l'arte degli Eggstone, inoltre trattandosi di una trentina di brani nuovi,
si finisce con l'accontentarsi di buon grado.
Non ci sentiremmo di privilegiare una raccolta oppure l'altra: basterà rilevare
che la compilation Siesta è stata più sensibile a certo raro materiale in ep
come my trumpets, l'incanto costelliano diesel smoke e una bella
cover di vivo sonhando ribattezzata dreamer, mentre Tricatel ha favorito
le tante gemme dai 33 giri.
(giugno, 2003)