Vista dall’alto Favignana sembra proprio una farfalla ad ali spiegate poggiata su un mare blu intenso, è questa l’impressione che ci fece quando diretti a Lampedusa , l’aereo transitò sopra l’isola. Ci andammo l’anno dopo. Era la fine di agosto del 1998.
Man mano che l’aliscafo partito da Trapani si avvicina, la sagoma dell’isola appare, piatta con un rilevo al centro, il monte Caterina bruciato dal sole e battuto dai venti. Il porticciolo è sempre molto animato anche per il continuo arrivo degli aliscafi della vicina Trapani che sbarcano turisti ma anche ,il sabato e la domenica, gitanti della città; il paese lo è altrettanto la sera nelle sue piazzette e nei bei locali. Salta subito all’occhio la grande tonnara Florio da cui partivano le imbarcazioni della "mattanza" del tonno, cruenta tradizione di queste isole che per giorni attendono i branchi dei tonni per attirarli poi nelle "camere della morte" del "castello" (così è detto la particolare disposizione delle reti ) e massacrarli senza scampo. Questa tradizione si perpetua anche oggi tra maggio e giugno ed attira numerosi turisti che vi possono comodamente assistere. Lasciateci il beneficio del dubbio sulla necessità reale ai giorni nostri di organizzare un simile massacro per un tonno che andrà ad ingrassare in massima parte i commercianti giapponesi, gli stessi della caccia alla balena in altra parte del globo.
Ma le Egadi non sono solo "mattanza". Tradizione, cultura e natura si intrecciano e fanno di questi luoghi un meraviglioso posto per una vacanza rilassante. Le tre isole sono diverse tra loro per conformazione del territorio. Favignana, la maggiore , è essenzialmente piatta con un solo rilievo centrale, il citato monte Caterina, le cui pendici ovest sono parzialmente coperte da alberi. E’ l’isola del tufo, la cui attività di escavazione ha interessato larga parte dei favignanesi e ha rappresentato una delle maggiori entrate economiche dell’isola per diversi anni. Il tufo veniva tagliato in blocchi detti "cantuna" e usato per la costruzione di edifici, chiese ,case in tutta la Sicilia. Oggi il tufo non si scava più ma i segni di tale attività sono rimasti indelebili su tutto il territorio. Così che capita di passare accanto a sprofondamenti, vecchie cave a cielo aperto trasformate in orti o coperti da folta vegetazione e palme; oppure in vicinanza del mare ,ben visibili a Cala Rossa, scenografici pinnacoli dalle forme strane quasi a ricordare guglie o torri. Il modo migliore per girare l’isola è senza dubbio la bicicletta che si noleggia a poco prezzo in diversi posti in paese e al porto. La parte est dell’isola è totalmente pianeggiante ed è proprio qui che ci sono le spiagge a nostro avviso migliori. L’unica spiaggia sabbiosa vera e propria è Cala Azzurra, molto piccola ma incantevole.sulla scogliera di Cala Rossa Cala Rossa è senza dubbio la più bella, quella dove il mare assume gradazioni di colore che vanno dal verde smeraldo al blu intenso, e le sue rocce che offrono riparo dal sole cocente. Non c’è spiaggia sabbiosa ma l’accesso in acqua è comunque facile. Un percorso a piedi sulle rocce alte ci porta nelle grotte dove lavoravano gli scavatori e dove uno di essi Rosario Santamaria detto "zu Sarinu" ha lasciato i segni della sua arte nel tufo scolpito. Nella parte sud-ovest dell'isola, non distante dal paese la spiaggia sabbiosa di Miramare e Cala Rotonda sono degne di menzione. Quest'ultima è una bellissima insenatura circolare con una stretta apertura, il mare è blu intenso.
Distante poche miglia marine e collegata con varie corse di aliscafi c’è Levanzo, più piccola, più montuosa , più tranquilla. La si scopre a piedi con diversi sentieri segnalati che ci conducono nei posti più belli. Nasconde nel suo ventre la Grotta del Genovese con i graffiti paleolitici e le pitture rupestri.
L’isola non presenta particolari spiagge, bella la caletta di fronte al faraglione che si raggiunge con una breve passeggiata verso ovest del porticciolo. I fondali di Levanzo pare siano molto apprezzati dai sub per la loro pescosità.
Marettimo infine per noi ha rappresentato l'isola-isola, un luogo di una tranquillità assoluta per una vacanza full-immersion. La nostra è stata una visita giornaliera ma tanto è bastato a farcela apprezzare. Il periplo dell'isola si effettua con una delle numerose barche che troverete al porto. Vi porteranno a visitare le grotte marine quali la "grotta del cammello" per poi fermarsi in particolari cale dall'acqua cristallina dove potrete fare il bagno nuotando tra i pesci, la zona è riserva marina in parte integrale. Marettimo è particolare per la sua conformazione rocciosa e per i suoi rilievi che ci ricordano le Dolomiti, per le sue pareti a strapiombo sul mare e per la sua vegetazione. E' facile avvistare qualche rapace in elegante volo o, se siete fortunati come successo a noi, avvistare un muflone abbarbicato sulle alte rocce. Ve ne sono alcuni reintrodotti in via sperimentale e per ripopolamento come ci ha detto il nostro "barcaiolo-cicerone". A Marettimo vi è una sola spiaggia di ciotoli raggiungibile solo a piedi a circa 20 minuti dal paese o in barca; non vi sono alberghi e si deve dunque alloggiare presso camere private, pochi i ristoranti. Anche questo, per noi, fa di Marettimo un'isola dal grande fascino. 

PRO LOCO Favignana tel. 0923921647 Aliscafi SIREMAR Trapani tel. 092340515