OBESITA'

INTRODUZIONE

L’obesità rappresenta uno dei più importanti problemi di salute di tutte le comunità del nostro tempo, perché riduce l’aspettativa di vita, aumenta la disabilità,la morbidità, mortalità; e finora è sempre stata presa come estetismo e non come patologia o come fattore rischio.

Ha un ruolo importante non solo nell’età adulta, ma anche nell’età scolare.

Nei paesi europei il 10%-15% dei soggetti sono obesi con un IBM (indice di massa corporea) >30.

                    PESO KG
IBM= ------- ------------------ = <25
                      H*(m2)
IBM>25-30 sovrappeso
IBM>30-35 obesità moderata
IBM>35-40 obesità severa
IBM> 40 obesità grave

L’obesità viene classificata in base alla localizzazione del grasso in :

  1. obesità centrale addominale ANDROIDE (obesità della parte superiore del corpo)
  2. obesità periferica sottocutanea GINOIDE ( obesità della parte inferiore del corpo).

    L’obesità femminile (ginoide) non è responsabile di complicanze, mentre l’obesità centrale comporta complicanze dismetaboliche e vascolari, l’obesità viscerale (grasso nel peritoneo e quindi aumento dei mesenteri) è quella più patologica e si determina con TAC, oppure è misurabile definendo la circonferenza addominale: > 102 cm uomo; > 88 cm donna

    E’ fonte di patologia metabolica perché si liberano gli acidi grassi che giungono al fegato dove aumenta la sintesi delle lipoproteine, gli acidi grassi vengono ossidati e non vengono utilizzati i carboidrati e quindi sorge insulino-resistenza e diabete tipo 2.

    La donna è predisposta all’obesità centrale dopo la menopausa perché aumenta il testosterone e quindi adipe androide.

    Diversi sono i fattori che possono provocare l’obesità, tra questi distinguiamo fattori eziologici (non modificabili) quali: genetica,sesso, età.

    Fattori ambientali e psicogeni e come tali modificabili.

    I fattori ambientali sono dovuti ad una alimentazione ipercalorica, ricca di grassi saturi, povera di fibre. Sedentarietà, alcool, stress.

    Anche i fattori psicologici svolgono un ruolo non indifferente, importante è correggere la voracità dell’obeso con accorta psico-terapia e consiglio di masticare lentamente allo scopo di attenuare il senso dell’appetito.

    Per quanto riguarda la patogenesi genetica dell’obesità si sono identificati dei loci genici le cui mutazioni causano obesità (almeno negli animali) e dei fattori di trascrizione nucleari che regolano il differenziamento, l’espressione genica e il contenuto lipidico delle cellule adipose.

    Esempi ne sono la scoperta e caratterizzazione della leptina un ormone in grado di informare il centro della sazietà delle riserve energetiche dell’organismo e di regolare il comportamento alimentare, o i recettori B-3 adrenergici che modulano l’attivazione della termogenesi nel tessuto adiposo bruno.

    Fino ad oggi però non si è ancora isolato il vero gene dell’obesità, attualmente si sta studiando la resistina, per cui oggi è ancora un campo aperto e potenzialmente nuovo per lo sviluppo di farmaci e fitofarmaci in grado di fronteggiare non i sintomi, ma le cause dell’obesità.

    Premesso che provvedimenti cardine per prevenire l’obesità e mantenere il peso corporeo ideale sono attività fisica e dieta quali-quantitativa, è di primaria importanza la scelta di un trattamento mirante ad un effetto duraturo e quindi come tale dovrà agire su piani diversi:                             
    diuresi, emuntorio epatointestinale, regolazione endocrina.

Questo è possibile attuarlo con l’uso di fitocomplessi che presentano diversi meccanismi d’azione, con un’azione modulata e che beneficiano di larghe indicazioni senza effetti collaterali.

    Trovo sia fondamentale nell’obesità iniziare con l’effetto drenante in quanto riattivando la funzionalità renale si determina un ricambio cellulare e lo smaltimento delle tossine.

Piante utilizzate in questo senso sono:

TARASSACO, EQUISETO, PILOSELLA, BETULLA, VERGA D’ORO,ORTOSIPHON.

 

TARASSACO

Taraxacum officinale (compositae)
Parti usate: radice.
Componenti principali : SESQUITERPENI LATTONICI.
TRITERPENI.
ACIDI ORGANICI.
STEROLI.
INULINA.
SALI MINERALI: K, vit. Del gruppo B, vit.A, e vit.C

Attività Farmacologica: azione coleretica, colagoga, eupeptica, stomachica, diuretica, antiurolitiasica.

Impiego clinico: azione depurativa, discinesie vie biliari, condizioni di eccessiva ritenzione idrica anche associata ad obesità e cellulite.

 

EQUISETO

Equisetum maximum (equisetaceae).
Parti usate: fusti sterili.
Componenti principali: SALI MINERALI ( acido silicico e potassio)
FLAVONOIDI.
SAPONINE.
ACIDI ORGANICI.
FITOSTEROLI.
TANNINI.

Attività Farmacologica: diuretica e remineralizzante.

Impiego clinico: come diuretico nelle infiammazioni ed infezioni urinarie, nella urolitiasi e in condizioni di ritenzione idrica. Come remineralizzante nell’osteoporosi e nelle condizioni di fragilità degli annessi cutanei (capelli,unghie).

PILOSELLA

Hieracum pilosella L. (compositae) Parti usate: pianta intera fiorita

Componenti principali: DERIVATI IDROSSICINNAMICI: AC. CLOROGENICO, AC. CAFFEICO. FLAVONOIDI. CUMARINE.

Attività Farmacologica: diuretica con aumentata eliminazione dei cloruri e sostanze azotate (dovuta ai flavonoidi), attività antimicrobica.

Impiego clinico: ritenzione idrica, edemi, cellulite, cistiti ricorrenti, ipertensione arteriosa.

 

BETULLA

Betula pendula Roth
Betula pubescens Ehrh. (betulaceae)
Parti usate: foglie
Componenti principali: FLAVONOIDI ( iperoside, quercitina, miricetina, galattoside)
O.E: ossidi sesquiterpenici.
TANNINI.
AC. FENOLCARBOSSILICI.: ac. Clorogenico, ac. Caffeico.

Attività Farmacologica: azione diuretica con eliminazione di acqua, ma non di sali, dovuta ai flavonoidi.

 

VERGA D’ORO

Solidago virga aurea
Parti usate: parti aeree
Componenti principali: FLAVONOIDI (quercitina, rutina, astragalina)
ANTOCIANIDINE
SAPONINE
MUCILLAGINI
O.E.

Attività farmacologica: è diuretico volumetrico, azoturico, uricosurico, dovuto ai flavonoidi e triterpeni. Attività antimicotica (candida albicans) ed analgesica dovuta ai saponosidi.

 

 

ORTHOSIPHON FOGLIA

 

Sinonimi botanici: orthosiphon stamineus Bentham
Orthosiphon aristatus Blume Miq.
Altri sinonimi: The di Giava
Parti usate: foglie e sommità dei rami
Componenti: O.E
Sali di potassio
Flavoni lipofili (sinensitina,scutellareina-tetrametiletere, eupatorina)
Ac organici: ac ursolico, ac benzoico, ac glicolico, ac rosmarinico

Attività farmacologica: diuretica, uricosurica, azoturica, colagoga, coleretica, blandamente spasmolitica.

 

 

FITOCOMPLESSI CON AZIONE DI STIMOLO DEL METABOLISMO BASALE

    Negli obesi il sistema di regolazione neuroendocrino è orientato verso l’anabolismo, con una certa tendenza al risparmio dei principi nutritivi e loro facile trasformazione in lipidi, con successivo accumulo nei depositi adiposi, causa di una netta prevalenza delle ghiandole stimolatrici dei processi metabolici. Poiché nell’obesità esiste una riduzione del consumo energetico globale necessario per il mantenimento delle normali funzioni dell’organismo il quadro patologico viene impostato sul rendimento energetico dei processi ossido-riduttivi cellulari.

    Infatti l’energia sviluppata nei meccanismi di deidrogenazione dei substrati protidi, lipidi, glucidi viene direttamente utilizzata dalla cellula per compiere le sue sintesi organiche; così ad una reazione catabolica è intimamente accoppiata una reazione di sintesi che recupera l’energia liberata dalla prima reazione: > è l’accoppiamento tanto più efficiente la produzione di ATP e GTP che vengono utilizzati per lipogenosintesi e tanto meno energia (calore) viene liberata. Tanto < è l’accoppiamento, > è l’energia persa come calore e sottratta alla lipogenosintesi.

    Gli ormoni tiroidei sono in grado di accelerare il metabolismo basale, di disaccoppiare la fosforilazione ossidativa , di aumentare il dispendio di energia e ridurre la lipogenosintesi.

 

FUCUS VESICOLOSUS

 

Parti usate: tallo.
Componenti: Iodio,
Mucopolosaccaridi: alginati, fucoidano, laminaria.
Polifenoli.
Esteri solforati.
Steroli.
Minerali.
Oligoelementi.

Attività farmacologica: azione di stimolo del M.B. Integrazione di iodio ed oligoelementi.

Uso clinico: soprappeso, obesità, soprattutto quando si sospetta rallentamento del M.B.
Azione lassativa per presenza di alginati.

Dosi: 800 microgrammi/die.

Controindicazioni: ipertiroidismo, cattivo funzionamento tiroideo.

Associazioni: Alga Spirulina, Betulla,Ananas.

 

GUGGUL: resina di commiphora mukul

 

Fam: BURSERACEE

Parti usate: gommoresina che contiene una frazione volatile (monoterpeni), una frazione polisaccaridica e una resinosa che contiene lignani diarilfuranici , diterpeni macrociclici esteri dell’acido ferulico, steroidi derivati dal pregnano e colestano.

I composti maggiormente attivi sono due isomeri: Z e E Guggulsterone

    Anticamente in India veniva utilizzata come rimedio dell’insieme dei disordini metabolici che si accompagnano all’obesità ed aterosclerosi.

    Uno studio comparativo condotto in 58 adulti obesi con indice di massa corporea > = a 25 Kg /mq suddivisi in due gruppi: il gruppo 1(27) composto da pazienti non trattati che seguono una dieta di 1200 / 1600 Kcal e che camminano per 30 minuti al giorno. Il gruppo 2 assume in più guggul (Medohar ) 1.5 / 3 gr al giorno per 30 giorni. Ha dimostrato una bassa differenza in perdita di peso tra il gruppo non trattato e quello trattato e precisamente 0.32 Kg in 15 giorni e 0.58 Kg in 30 giorni. Nei pazienti con peso corporeo > di 90 Kg , la riduzione del peso è stata di 1.92 Kg nei non trattati e 2.25 Kg in quelli trattati. Tutti i pazienti trattati, con peso > di 90 Kg, hanno perso peso corporeo, mentre 3 di quelli non trattati non hanno perso peso. I dati di questo studio mostrano un sinergismo tra dieta e guggul, questi dati devono però essere confermati in uno studio che utilizza un controllo più ampio.

Il meccanismo d’azione dell’oleoresina Mukul è ancora sotto molti aspetti oscuro e investe vari meccanismi metabolici: dalla inibizione della biosintesi del colesterolo, alla sua rapida degradazione, alla sua eliminazione fecale, all’aumento della captazione di iodio da parte della tiroide.

Associazioni: Garcinia Cambogia, Carciofo, Crisantemo Americano.

CICLO DI KREBS

Occorrono due cicli per metabolizzare una molecola di glucosio(1) che è il punto di partenza del processo.

L’acetil-CoA dona il suo gruppo acetile all’ossalacetato,(composto a 4 atomi di C.), per formare il citrato a 6 carboni. Il citrato viene trasformato in isocitrato (anch’esso a 6 carboni), che viene deidrogenato con perdita di CO per dare un composto a 5 atomi di C., l’alfa-chetoglutarato.

Quest’ultimo subisce la perdita enzimatica di CO e infine produce il composto a 4C. succinato e una seconda molecola di CO . Il succinato viene convertito enzimaticamente in tre tappe ad ossalacetato, a 4C, con il quale ricomincia il ciclo.

Gli effetti dell’acido piruvico sono:

promuove il dimagrimento: stimola il metabolismo,accelera il ciclo di Krebs determinando un consumo più accentuato di grassi e carboidrati. Catalizzando il ciclo di Krebs si ha un aumento del dispendio calorico , ciò comporta un deficit calorico con ricorso agli accumuli di grasso che vengono smobilitati e bruciati.

Preserva la massa magra: quando si dimagrisce non si perde solo grasso, ma anche acqua e muscolo. Il tessuto muscolare viene utilizzato per produrre energia più facilmente di quanto non accada con la massa grassa.

L’ac piruvico preserva la massa muscolare facendo sì che il corpo utilizzi la sola massa grassa.

Così la perdita di peso è dovuta alla diminuzione della percentuale di grasso corporeo.

Evita l’effetto yo-yo: evita il rapido recupero di peso perché agisce solo sul grasso preservando il muscolo.

Antiossidante: azione antiossidante molto spiccata. Alcuni studi sono volti a valutarne gli effetti antitumorali

Controlla glicemia e colesterolo

DOSE: fase di attacco: si utilizzano dosaggi elevati di acido piruvico, in rapporto al grado di sovrappeso della persona: da 2 a 8 gr al giorno

Fase di mantenimento: riacquistato il proprio peso forma, si scala la dose del 30%ogni settimana, così il metabolismo rallenta in modo graduale evitando rimbalzi dovuti all’improvvisa sospensione del piruvato.

Non possiede effetti collaterali, non provoca alterazione metabolica.

 

MAGNESIO PIRUVATO

Il piruvato (sotto forma di acido piruvico) viene prodotto durante il metabolismo.
I test tossicologici hanno dimostrato che è sicuro anche a dosaggi elevati, 50gr/dì, l’assunzione di sovradosaggio determina cefalee e disordini gastrici.
Può essere usato nell’obesità infantile con dosi relative al peso.
E’ presente nelle mele rosse, nel vino rosso,birra scura.
E’ altamente instabile per cui viene legato con calcio, magnesio, sodio, potassio.
Si è scoperto che il Mg è il carrier più indicato per il piruvato, perché il Mg stimola dolcemente il metabolismo e partecipa a molte reazioni biochimiche., è distribuito uniformemente nell’organismo: 60% ossa, 20%muscoli, 20% resto del corpo. E’ fondamentale la presenza all’interno del muscolo(dove viene demolito il glicogeno e grassi per produrre E)ed è qui che si ha perdita di massa magra nei regimi dimagranti.

Il piruvato è l’elemento chiave del ciclo di Krebs, processo attraverso il quale l’organismo trasforma il glucosio in E. Il piruvato incrementa la respirazione cellulare aumentando l’energia usata dai mitocondri.

I benefici maggiori si ottengono con un dosaggio compreso tra i 2 e i 5 gr al giorno, a seconda del grado di obesità della persona.

Associazioni: Spirulina, Piper Nigrum, L-tirosina, Cromo, Vit.C.

 

ACIDO ALFA LIPOICO

L’acido alfa lipoico è una molecola relativamente piccola formata da una catena di otto atomi di carbonio e due di zolfo collocati nella parte terminale. Nella forma ridotta, nota anche con il nome di acido diidrolipoico, gli atomi di zolfo sono presenti come tioli liberi (-SH), mentre nella forma ossidata, grazie alla formazione di un legame disolfuro (-S-S), danno origine ad una struttura terminale ad anello. Data la sua particolare struttura molecolare, l’acido alfa lipoico può sia andare incontro a reazioni redox, che fungere da trasportatore di elettroni, o di gruppi acetilici.

Per questo motivo, l’acido alfa lipoico agisce da cofattore per numerosi enzimi che partecipano al ciclo di Krebs (complesso della piruvato deidrogenasi).

La disponibilità di acido lipoico a livello cellulare, aumenta la percorribilità del ciclo di Krebs e conseguentemente anche l’efficienza dell’intero processo.

L’acido alfa lipoico possiede attività: antiossidante, miglioramento del controllo del glucosio, funzionalità nervosa, stimolante la funzionalità epatica.Come antiossidante contrasta efficacemente i processi degenerativi radicalici.

Miglioramento del controllo del glucosio

L’acido alfa lipoico incrementa l’efficienza dell’insulina e migliora il trasporto del glucosio all’interno delle cellule utilizzando vie indipendenti da quelle dell’insulina stessa.

Tutto ciò unitamente ad una migliore efficienza dell’utilizzazione del glucosio attraverso i normali processi metabolici, contribuisce alla normalizzazione della glicemia.

In tal modo, la probabilità che si formino i cosiddetti AGEs (Advanced Glycation Endproducts)

risulta sensibilmente ridotta.

Tali prodotti si possono infatti generare a partire dalle proteine cellulari in seguito a frequenti iperglicemie. L’ac. Alfa lipoico ha la proprietà di ridurre la resistenza all’insulina e quindi prevenire l’insorgenza del diabete e sindrome multipla.

 

FUNZIONALITA’ NERVOSA

L’acido alfa lipoico protegge i nervi dal danneggiamento agendo su diversi fronti. In primo luogo, limitando i danni provocati dai radicali liberi, li preserva da una pericolosa degenerazione.

Secondariamente, migliorando la velocità della comunicazione nervosa, ne ottimizza la funzionalità.Inoltre normalizza la sensibilità nervosa, riducendo così sia il dolore che la torpidità sensoriale; in quanto aumenta la concentrazione di sostanze ad azione neurotropica, quali ad esempio il neuropeptide y.

CONTRO LA CATARATTA

Da numerosi studi condotti su animali è emerso come la somministrazione di acido alfa lipoico possa ridurre il rischio della comparsa di cataratta, patologia spesso correlata ad iperglicemie ed alla sovraesposizione alla luce solare. Tali fattori infatti contribuiscono alla formazione di radicali liberi, i quali possono poi provocare danni alle proteine delle lenti dell’occhio e favorire la generazione degli AGEs.

Uno dei principali antiossidanti presenti nel fluido che circonda l’occhio è il glutatione. Tutto ciò risulta di particolare importanza dal momento che la molecola del glutatione, a causa delle sue dimensioni, non è facilmente assorbibile a livello intestinale e quindi neppure prontamente assimilabile per via orale.

Inoltre l’acido alfa lipoico contiene zolfo, uno dei più importanti componenti della molecola del glutatione. L’integrazione con acido alfa lipoico può risultare di grande utilità per incrementare i livelli di glutatione nel nostro organismo, soprattutto nei distretti nei quali riveste particolare importanza.

ALTRO

Le applicazioni terapeutiche dell’acido alfa lipoico possono estendersi anche in altri campi, es: nel trattamento degli avvelenamenti da funghi Amanita e Valeriana.

L’azione benefica che può esercitare in questi casi l’acido alfa lipoico non sembra tanto diretta alla neutralizzazione delle tossine quanto piuttosto alla stimolazione della reattività delle cellule epatiche. Ciò è visibile dalla normalizzazione dell’enzima SGPT.

L’azione epato-protettiva dell’acido alfa lipoico è di notevole interesse terapeutico, anche se necessita di ulteriori approfondimenti.

POSOLOGIA E TOSSICITA

L’acido alfa lipoico è presente in maggiori quantità nei tessuti che sono più ricchi di mitocondri: nelle foglie delle piante, tuberi delle patate, particolarmente ricchi i broccoli e gli spinaci, caene rossa e frattaglie (in particolare modo il cuore).

La dose consigliata a scopo preventivo nei confronti delle degenerazioni causate da radicali liberi per i soggetti sani è di 50 mg,/die . Per intolleranza al glucosio e sindrome multipla dai 100 ai 300mg/die. Nel diabetico sono consigliabili 600mg/die sotto stretto controllo medico.

Associazioni: con altri antiossidanti

 

FITOCOMPLESSI CHE DETERMINANO RIDUZIONE

DELL’ASSORBIMENTO INTESTINALE E DANNO SENSO DI SAZIETA’

Glucomannano, agar-agar, plantago.

GLUCOMANNANO

Amorphallus Konjac Kok
Principi attivi: mucillagini (polimeri del glucosio e mannosio uniti da legami B-1,4)
Azione farmacologica: antifame
Riducente l’assorbimento intestinale
Ipocolesterolemizzante
Ipoglicemizzante

Uso clinico: obesità, soprappeso.

    Il glucomannano è solubile e sciolto in acqua forma una soluzione molto viscosa la cui viscosità aumenta lentamente fino ad un valore massimo dopo circa 4-5 ore. Agisce come una fibra, aumentando la viscosità del bolo alimentare durante la digestione e formando un rivestimento indigeribile che ingloba il cibo, per cui si rallenta l’azione degli enzimi digestivi con diminuzione dell’entità di assorbimento.

    Per valutare gli effetti di una mucillagine idrofila in associazione ad una dieta ipoglucidica di 800 Kcal è stato condotto uno studio incrociato su 22 pazienti obesi , comparandoli con quelli di una dieta simile. Si sono valutati il peso corporeo e i livelli plasmatici dei lipidi. La somministrazione di mucillagine ha portato ad una maggior perdita di peso rispetto alla perdita ottenuta con la sola dieta, inoltre la colesterolemia e trigliceridemia sono diminuite maggiormente nei pazienti trattati con mucillagine. La riduzione della trigliceridemia è correlata alla variazione del peso corporeo e non alla riduzione della colesterolemia. Questo potrebbe essere spiegato dalla riduzione dell’assorbimento intestinale degli acidi bilari, come mostra la diminuzione di bilirubinemia nei pazienti trattati con mucillagine.

    Durante il primo periodo del trattamento si è avuta una piccola riduzione di calcemia e sideremia, senza peraltro avere modifiche del numero dei valori di ematocrito, emoglobina e globuli rossi.

    In 6 pazienti che hanno protratto il trattamento per sei mesi non si sono avute ulteriori modifiche della sideremia e calcemia.

Associazioni: Plantago, Agar-Agar, Guaranà.

 

FITOCOMPLESSI CHE DETERMINANO CONTROLLO DELL’APPETITO

Alga Spirulina, L-Fenilalanina, L-Tirosina, Cromo,Griffonia Simplicifolia, Peonia Suffruticosa.

    Lo scopo di questo studio era determinare se una dieta naturale arricchita apportava delle modifiche nel corso di un programma di 4 settimane costituito da dieta ed esercizio fisico. I composti utilizzati come arricchimento sono una combinazione di picolinato di cromo, inulina, capsico, L- Phe ed altri nutrienti. I pazienti partecipanti allo studio sono stati casualmente suddivisi in 2 gruppi, uno di 56 persone trattate con dieta /esercizio/combinazione di sostanze, un altro di 67 persone trattate con dieta/esercizio/placebo. L’apporto calorico per entrambi i gruppi era di 1500Kcal e l’esercizio fisico consisteva in cammino per 45 minuti per 5 giorni la settimana rimanendo tra il 60%-80% del lavoro cardiaco massimo.

    L’analisi effettuata mostra significative differenze in percentuale (P<0.5) tra grasso corporeo, massa grassa, massa grassa libera; mentre non si sono evidenziate significative differenze (P>0.5) nel peso corporeo, indice di massa corporea. I test "t" mostrano una differenza non significativa (p>0.5) nella composizione della dieta tra i due gruppi. I risultati indicano che l’aggiunta alla dieta di un supplemento alimentare associato alla dieta e all’esercizio fisico, nel corso di quattro settimane accelera la perdita di grassi corporei ed aiuta a mantenere il tessuto magro portando pertanto cambiamenti favorevoli nella composizione corporea.

ALGA SPIRULINA

Spirulina maxima L.

Costituenti: Proteine: 65% , sono biliproteine, proteine che hanno subito una predigestione dall’alga stessa, che risultano facilmente assimilabili dal nostro organismo.
Aminoacidi: contiene tutti gli Aa essenziali e 10 dei non essenziali, i più importanti sono: fenilalanina e tirosina.
Carboidrati: polisaccaridi: ramnosio e glicogeno. I polisaccaridi vengono assimilati senza l’intervento dell’insulina ,che così rimane in concentrazione elevata.
Vitamine: alti quantitativi di betacarotene, vitB1, vitB2, vitB3, vitB5, vitB6, vitB8,vitB9, vitB12, vitE, fattori similvitaminici come l’inositolo (lipotropico).
Minerali: contiene molto ferro, potassio, cromo, magnesio e quantitativi apprezzabili di
calcio, fosforo, germanio, selenio, rame e zinco.
Nutrienti: acido gamma linoleico, clorofilla, enzimi e fibre.

Effetto dimagrante attraverso un quadruplice meccanismo d’azione.

Controllo dell’appetito: alto contenuto di proteine e di fenilalanina che induce sensazione anticipata di sazietà regolando l’appetito e la fame nervosa. La presenza dei polisaccaridi aumenta la glicemia e si riduce la fame perché viene registrata una sensazione di sazietà prolungata.

Mantenimento del buonumore: la presenza quantitativa di fenilalanina e tiroxina è responsabile dell’effetto di sostegno del tono dell’umore. La presenza di vit.B6 e Mg svolge azione antistress.

Effetto drenante: la presenza di K+, Mg e piridossina favoriscono la perdita del liquido in eccesso. La presenza di acido gamma linoleico favorisce la perdita del grasso corporeo accumulato.

Aumento dell’energia e funzione nutritiva: è un eccellente tonico e agisce da antifatica,contrasta le astenie e la stanchezza in modo dolce e bilanciato.

Uno studio in doppio cieco su 16 pazienti obesi, la somministrazione di 2,8 gr/dì di spirulina ha determinato una significativa riduzione di peso dopo 5 settimane.

In un altro studio 48 pazienti obesi assunsero 8,4 gr/dì di spirulina per 4 settimane ottenendo al termine una perdita di quasi 4 Kg in media, contro il Kg del gruppo che assumeva il placebo.

 

CROMO

Spesso nelle diete la perdita del peso corporeo è dovuta alla perdita di massa magra con conseguente calo della forza e tono muscolare.

Il Cr è contenuto nei cereali integrali, formaggi, uova e carni.

Cause di carenza : alimentazione povera di cereali integrali, intensa attività fisica, problemi cardio vascolari. Viene immagazzinato nel fegato, nel midollo osseo, nella milza.

Il Cr svolge funzioni nel:

Controllo degli zuccheri: può essere considerato valido elemento di glicoregolazione. Agisce formando un complesso Cr-insulina capace di legarsi ai recettori delle membrane cellulari, modificandone la permeabilità e facilitando l’ingresso del glucosio nelle cellule che viene così utilizzato a scopo energetico limitando la lipogenesi.

Difesa della massa muscolare: aumenta il catabolismo dei grassi e mantiene intatto il tono muscolare. Questo è dovuto all’insulina che stimola direttamente la sintesi delle proteine e ritarda il catabolismo muscolare sensibilizzando i muscoli all’insulina.

Stimolazione del metabolismo: stimola il metabolismo incrementando gli effetti termogenetici dell’insulina, cioè riduce la massa grassa mantenendo e aumentando il tono muscolare.

 

L-FENILALANINA

    E’ un Aa essenziale che regola la produzione di neurotrasmettitori quali: dopamina, noradrenalina, adrenalina.Una adeguata concentrazione di questo Aa è necessaria per il corretto funzionamento della tiroide,poiché una sua carenza determina carenza di tiroxina, indispensabile per il metabolismo tiroideo.

    Se i tassi ematici di questi 2 Aa sono sotto la soglia di guardia si possono determinare turbe del comportamento: fame ansiosa, aumento di peso e difficoltà a dimagrire.

    E’ contenuta nella carne, formaggi e latticini ed è responsabile dell’effetto saziante.

    La fenilalanina è precursore diretto della noradrenalina e promuove il rilascio di colecistochinine (CCK): peptidi localizzati nel cervello e tratto gastrointestinale che modulano i recettori della sazietà.

 

L-TIROSINA

    E’ un Aa che lavora in sinergia con la l-fenilalanina, svolge un ruolo intermediario nella sintesi dei neurotrasmettitori e favorisce l’aumento di serotonina e noradrenalina.

    Gli effetti più interessanti nell’ambito del dimagrimento sono due:
Controllo dell’appetito: la noradrenalina promuove la liberazione di (CCK) che inducono sensazione di sazietà.
Azione antidepressiva: mantiene inalterato l’equilibrio psico fisico e difende dallo stress.

Viene considerata un nutriente antidepressivo per la sua capacità di innalzare la concentrazione ematica di serotonina e noradrenalina.

 

GRIFFONIA SIMPLICIFOLIA

E’ una pianta originaria dell’Africa, cresce spontanea nel Ghana, nella Costa d’Avorio,in Nigeria e in altri stati dell’Africa centrale, appartiene alla famiglia delle leguminose.

Parti usate: semi, ricchi in triptofano.

Il 5-idrossitriptofano è il precursore della serotonina. E’ ben assorbito a livello intestinale, attraversa la barriera ematoencefalica senza alcuna sostanza di trasporto, incrementa i livelli di serotonina, melatonina, dopamina, beta endorfine, noradrenalina.

Ricerche cliniche hanno dimostrato che è utile in caso di : depressione unipolare, bipolare, fibromialgia, emicrania, obesità, ansia, insonnia.

La dose iniziale è di 50 mg di 5-htp per 3 volte al giorno ai pasti, il dosaggio è sicuro e ben tollerato fino a 900 mg al dì.

Gli effetti collaterali sono rari: cefalea, nausea che scompaiono riducendo la dose.

CONTROLLO DELL’APPETITO

Un gruppo di ricercatori italiani ha condotto uno studio su 20 pazienti obesi trattati con 900 mg/dì di 5-htp. I volontari hanno riferito una significativa riduzione degli attacchi di fame, desiderio di zuccheri, inoltre segnalarono una sensazione di sazietà anticipata e un tono dell’umore alto, al termine dello studio tutti i 20 pazienti riportarono riduzioni del peso.

Associazioni: Spirulina, L-fenilalanina, L-tirosina, Cr, Vit-B6, Kawwa-Kawwa.

PEONIA SUFFRUTICOSA

    L’estratto di radice della Peonia Suffruticosa Andr alla concentrazione dello 0,5% ritarda la crescita specialmente nei topi obesiF1 maschi. In questi il trattamento con la Peonia porta ad una significativa diminuzione dell’assunzione di cibo, dell’indice Lee (un indice di obesità) e un aumento della tolleranza al glucosio. Al contrario non si sono osservate differenze significative tra il gruppo trattato e il controllo per quanto concerne i valori degli acidi grassi liberi, il range dei valori è molto ampio nei maschi e nelle femmine trattate con Peonia. Tra i due gruppi in entrambi i sessi si riscontrano piccole differenze per quanto riguarda il peso del cuore, fegato, reni,polmoni, milza, organi endocrini e piccole differenze nel ciclo mestruale.

    I risultati indicano che la peonia può proteggere dall’obesità specialmente nei maschi e seppur in minor misura agisce diminuendo l’assunzione di cibo e aumentando il metabolismo del glucosio.

 

FITOCOMPLESSI INIBITORI DELLA LIPASI PANCREATICA

Tè Oolong, guaranà, the verde,rhodiola rosea.

    La prova per dimostrare l’effetto inibitorio di CTII sull’attività lipasica è stata fatta misurando il rilascio di acidi grassi liberi, dopo incubazione del mezzo con CTII. In una linea di ratti obesi alimentati con una dieta contenente il 60% di grassi per 8 settimane, per 14 giorni e per 12 settimane. Si sono poi misurati il peso corporeo,l’assunzione di cibo, il peso di organi(fegato, cuore, reni), parametri plasmatici (trigliceridi,colesterolo totale, glucosio, AST, ALT e insulina). Dai risultati si evidenzia che CTII inibisce l’attività della lipasi suina in modo dose dipendente negli esperimenti in vitro. Il peso corporeo , il fegato sono ridotti e l’esame istologico del tessuto epatico mostra un miglioramento dei grassi, negli animali trattati con CTII. CTII inibisce significativamente l’aumento del peso corporeo e l’aumento dei trigliceridi nel plasma, in modo dose dipendente. I valori elevati riscontrati di AST e ALT sono diminuiti. Quando i ratti obesi sono trattati con CTII per più di sei mesi il peso corporeo e l’aumento di peso è significativamente ridotto, così come i trigliceridi ed il colesterolo totale. Pertanto l’inibitore CTII della lipasi è in grado di migliorare l’obesità, ipertrigliceredemia, in ratti alimentati con una dieta ricca di grassi.

 

THE’ OOLONG

    E’ tradizionalmente riportato che il thè Oolong abbia effetti dimagranti e ipolipemizzanti.

    Lo studio riporta delle chiarificazioni sulla capacità del thè Oolong di prevenire l’obesità, tale studio è stato condotto su topi obesi alimentati con una dieta ricca di grassi.

    Un estratto acquoso di thè potenzia la lipolisi indotta da NA e la sostanza attiva identificata è la caffeina.

    La caffeina potenzia negli adipociti la lipolisi indotta da NA senza un incremento dell’attività di HSL (hormone sensitive lipase), inoltre accelera la lipolisi indotta dall’ormone in un sistema di grassi e HSL, ma non in un sistema sonicato.

    L’estratto di thè inibisce la lipasi pancreatica. E’ stato dimostrato nei topi che l’effetto dimagrante del thè potrebbe essere dovuto parzialmente all’effetto potenziante della caffeina sulla lipolisi indotta da NA nel tessuto adiposo e all’effetto dovuto ad altre sostanze contenute nel thè sulla lipasi pancreatica.

    I risultati mostrano che il thè Oolong potrebbe essere un prodotto efficace per il trattamento dell’obesità e per ipertrigliceridemia a causa di una dieta ricca di grassi.

 

GUARANA’

Pallina sorbilis

Parti usate: semi

Componenti principali: caffeina, teobromina, teofillina Tannini Polifenoli

Sono alcaloidi a nucleo purinico e hanno azione:

  • Eccitante sul SNC a livello corticale (stimolazione dello stato di veglia, diminuzione del senso di fatica, nervosismo, insonnia, tremori) e bulbare (centro vasomotore e respiratorio)
  • Stimolante il miocardio(effetto isotropo e cronotropo positivo)
  • Spasmolitico (bronchiale)
  • Vasodilatatrice
  • Diuretica
  • Stimolano la secrezione gastrica
  • Attivano la lipolisi

La lipolisi è controllata dalla quantità di cAMP presente nel tessuto e tutti i fenomeni che aumentano o diminuiscono cAMP hanno un effetto sulla lipolisi.

AMP ciclico viene degradato dall’enzima 3’-5’ nucleotide ciclico fosfodiesterasi , che a sua volta viene inibito dalle metil xantine: caffeina e teobromina.

 

THE’ VERDE

Camelia sinensis (theaceae)

Parti usate: foglia
Componenti principali: caffeina, teofillina, teobromina, aminofillina
Polifenoli
tannini .
Attività farmacologica: azione dimagrante : per stimolazione della lipolisi, inoltre alcune catechine inibiscono le alfa amilasi e quindi si ha una sensibile riduzione dell’assorbimento intestinale dei carboidrati
azione antiaterosclerotica: dovuta alle catechine (A-epicatechina ed epigallocatechina) che determinano ridotto assorbimento intestinale dei lipidi e ridotta ossidazione delle lipoproteineLDL
azione diuretica
azione tonica e stimolante il SNC
azione antiossidante
azione vasodilatatrice

 

RHODIOLA ROSEA

E’ una pianta erbacea dell’Asia, Siberia Orientale ed Occidentale, ed Estremo Oriente,la si può trovare anche sulle Alpi e Pirenei.

Parti usate: radici,rizomi.
Componenti principali: flavonoidi
Composti di natura glicosidica: rosarin, rosavin, rosin, salidroside
Ac. Organici: ossalico,citrico,malico, succinico
Olii essenziali, monoterpeni, beta-sitosterolo
Oligoelementi, primo fra tutti Mn.

Mantenimento del peso corporeo

L’estratto di Rhodiola rosea possiede nel tessuto adiposo azione lipolitica mediata dall’ AMP ciclico, azione dovuta alla presenza di rosavin, poiché gli estratti che non lo contengono non sono attivi in questo senso.

L’estratto di rhodiola rosea è utile anche per calmare la fame di origine nervosa in quanto aumenta i livelli di serotonina nel sangue,sia attraverso inibizione della catecol-O- metil transferasi che attraverso un’azione stimolante nel trasporto del 5-idrossitriptofano attraverso la barriera ematoencefalica. Fra i due meccanismi d’azione il più importante è quello rivolto alla preservazione della serotonina.

Memoria ed apprendimento

La somministrazione dell’estratto di rhodiola rosea migliora la concentrazione, la lucidità, il potenziale mnemonico, l’esatto meccanismo d’azione non è ancora molto chiaro, necessitano ulteriori ricerche, comunque sembra che i composti più attivi (salidroside e rosavin) modulino le concentrazioni di norepinefrina, noradrenalina, dopamina a livello cerebrale.

Performance sportive

L’estratto di rhodiola rosea incrementa il rendimento e riduce la durata della fase di recupero, nei soggetti fisicamente attivi favorisce lo sviluppo della massa magra a scapito di quella grassa, aumenta i livelli di acido glutammico e proteine presenti nel muscolo, aumenta la sintesi di ATP e di creatin fosfato.

Apparato genitale

Secondo alcuni studi sembra che l’estratto di Rhodiola rosea possa aiutare a regolarizzare il ciclo nell’amenorrea secondaria.

Il cuore

L’azione adattogena dell’estratto di Rhodiola rosea modula la risposta del cuore allo stress per cui esplica un’azione di protezione del tessuto cardiaco, ma non si conosce ancora il meccanismo d’azione.

ASSOCIAZIONI: come adattogeno: Eleuterococco, Panax Ginseng, Witania Somnifera
Come dimagrante: Fucus Vesicolosus, Citrus Aurantium, Garcinia Cambogia
Come antidepressivo: Hypericum perforatum, Piper Methysticum
Per la memoria: Bacopa Monniera, Gingko Biloba
Prevenzione malattie cardiovascolari: Commiphora Mukul (Guggul) Aglio, corteccia di pino
 

FITOCOMPLESSI CHE STIMOLANO LA TERMOGENESI

Effetti antiobesità di bofu-san in topi obeso MSG

Questo studio si propone di verificare l’ipotesi che l’azione antiobesità di bofu-tsusho-san (TJ-62) sia dovuta all’attivazione della termogenesi nel tessuto adiposo bruno ed all’inibizione dell’attività della fosfodiesterasi. Topi obesi MSG e il controllo magro sono stati alimentati con una dieta contenente, rispetto alla quantità di cibo somministrato, 1,4%-4,7%, in peso, di TJ-62 per un periodo di 8 settimane. Un altro gruppo di topi MSG è stato alimentato includendo nella dieta l-efedrina e d-pseudoefedrina in quantità equivalente a quella di tj-62 (4,7%) sempre per un periodo di 8 settimane. Ad un ulteriore gruppo di topi, per 8 settimane, alla loro dieta sono stati aggiunti estratto di radice di glicirrizina, estratto di Forsizia frutto, estratto di Schizonepetae Spica (che inibisce la fosfodiesterasi) il tutto in quantità uguali a tj-62 (4,7). Si sono calcolate le concentrazioni di efedrina e pseudoefedrina in TJ-62, si è misurato l’effetto inibitorio di TJ-62 per la fosfodiesterasi, il peso corporeo, l’assunzione di cibo, il peso del tessuto adiposo bianco intraperitoneale (RWAT) , il peso del tessuto bruno intercapsulare (IBAT), le proteine mitocondriali nell’IBAT, l’attività del citocromo C nell’IBAT e il legame del GDP nei mitocondri dell’IBAT. Un grammo di TJ_62 contiene 3.33 mg di l-E e 0.73 mg di P-E, 1 mg di TJ-62 è equivalente a 2.5 mg di caffeina per quanto riguarda l’inibizione dell’attività della fosfodiesterasi. Dopo assunzione di TJ_62 il legame del GDP è aumentato in modo dose-dipendente, il peso corporeo e il peso del RWAT risulta diminuito in entrambi i gruppi di topi MSG e nel controllo. L’assunzione di cibo non viene modificata da TJ-62. I topi alimentati con l-E e d-PE producono una risposta pari a circa il 70% di quella ottenuta con TJ_62. Questa risposta è per di più potenziata dall’aggiunta dei tre estratti equiparandosi così alla risposta prodotta da TJ-62. Il TJ-62 agisce attivando la termogenesi nel tessuto adiposo bruno e inibendo l’attivita della fosfodiesterasi.

 

PIPER NIGRUM

    Estratto ottenuto dai frutti del pepe nero non ancora maturi.

    E’ una pianta originaria del sub-continente indiano , utilizzata da secoli nella medicina ajurvedica nel trattamento di svariati disturbi.

Componente principale: PIPERINA , la concentrazione ottimale è del 90%-95%

Il dosaggio giornaliero deve essere compreso tra 5 e 10 milligrammi, dosi superiori abbassano l’efficacia.

I test tossicologici hanno evidenziato che l’estratto è sicuro e non tossico.

Stimola la termogenesi:il processo termogenico è modulato dal legame della noradrenalina con i recettori B-adrenergici in un complesso con il sistema adenilatociclasi.

L’attivazione della adenilatociclasi, a sua volta modulata dalle G-proteine ad azione stimolatoria, aumenta i livelli intracellulari del secondo messaggero AMP ciclico: l’aumento del AMP ciclico determina un’aumentata lipolisi ed un aumentato consumo mitocondriale di ossigeno, indice di un’aumentata termogenesi.

Tale processo varia da soggetto a soggetto perché strettamente legata a fattori genetici (metabolismo) che determinano la quantità di un tessuto molto particolare: il tessuto adiposo bruno. Questo tessuto, molto abbondante alla nascita e in diminuzione nell’arco della vita, è un tessuto metabolicamente attivo, perché produce calore ed energia "bruciando" i grassi in quantità maggiore rispetto ad ogni altro distretto dell’organismo. Il tessuto adiposo bianco, immagazzina invece calorie in eccesso, provocandol’aumento del peso corporeo.

La stimolazione della termogenesi del grasso bianco(ricco di recettori adrenergici BETA_3)che è spinto a comportarsi metabolicamente come grasso bruno, è un efficace sistema per ridurre e tenere sotto controllo il peso. Gli effetti ottenuti sono duraturi, perché la perdita di peso è dovuta all’eliminazione del grasso e acqua. La piperina stimola la termogenesi in modo profondo e senza effetti collaterali.

Aumenta l’assorbimento dei nutrienti: test clinici condotti negli Stati Uniti hanno dimostrato che l’estratto di pepe verde stimola selettivamente l’assorbimento di betacarotene, piridossina, selenio. Va sottolineato il ruolo di "carrier" della piperina per l’acido piruvico.

Stimola la digestione e regolarizza la produzione di succhi gastrici.

 

CITRUS AURANTIUM

Fam. Rutaceae, la pianta dell’arancio amaro è nativa del sud della Cina e del nord-est dell’India.
Parti utilizzate: epicarpo
Componenti principali:O.E: 90% di monoterpeni(d-limonene), piccola% di alcoli e aldeidi.
Quantità apprezzabili di glicosidi flavonoidi dal sapore amaro, quali
Tiramina ed N -metil tiramina
Vitamine (A, B-1, C), furocumarine, carotenoidi e pectina.
L’estratto dell’arancio amaro acerbo contiene 5 amine biogene: sinefrina, ordenina, octopamina,tiramina, N-metil tiramina.

La droga viene impiegata nei disturbi gastrici ipoacidi, nei disturbi del sonno, nell’ipotensione; utilizzata frequentemente come correttivo del sapore.

INTERAZIONI: con antidepressivi inibitori delle MAO (per il contenuto in Tiramina e N-metiltiramina)

 

EFFETTI DELL’ESTRATTO DI CITRUS AURANTIUM, CAFFEINA E ST. JOHN’S WORT, SUL GRASSO CORPOREO, LIPIDEMIA E STATI D’ANIMO NELLE PERSONE IN SOVRAPPESO.

E’ stato proposto uno studio per determinare gli effetti dell’estratto di Citrus aurantium, caffeina, e ST. John’s Wort sulla composizione del corpo, sulle variazioni metaboliche, lipidemia e sullo stato d’animo in persone adulte, sane e in sovrappeso.

In una doppia-mascherata randomizzata con controllo del placebo, sono stati studiati 23 soggetti con IBM > 25Kg/m che vennero suddivisi in 3 gruppi. Il gruppo A riceveva 975mg di estratto di C.A, 528 mg di caffeina e 900mg di ST John’s Wort al giorno, il gruppo B riceveva maltodestrine placebo, il gruppo C serviva da gruppo da controllo. Per 6 settimane i soggetti vennero sottoposti ad un regime calorico di 1800 Kcal giornaliere seguiti anche dall’American Heart Association Step one (A.H.A.S.O) e 3 giorni alla settimana dovevano eseguire esercizi fisici programmati sotto supervisione e con test psicologici.  Durante le sessioni di esercizi i soggetti hanno raggiunto il 70% dei battiti cardiaci massimi prodotti per quell’età. Comparati con i soggetti in cura con il placebo e con il gruppo di controllo i soggetti in trattamento perdevano un significativo peso corporeo(1.4 Kg); inoltre perdevano anche un significativo quantitativo di grasso corporeo (in media una variazione del 2.9%). In altri termini la perdita di grasso del gruppo A era significativamente importante , mentre il gruppo di controllo dimostrava una tendenza al ritorno del grasso perduto. Non significative le variazioni dei risultati nel profilo degli stati d’animo sui test per stanchezza e vigore sui 3 gruppi. Gruppo A l’esperienza ha decretato non stasticamente significative le variazioni di colesterolemia e trigliceredemia , così come la variazione della pressione sanguigna, del battito cardiaco, sul referto elettrocardiografico, analisi chimiche su siero e urine risultavano essere prive di nota in ogni gruppo. Basandosi sui risultati ottenuti si può concludere dicendo che la combinazione dell’estratto di C.A , caffeina e St.John’s Wort è sicuro e gli effetti combinati con un restringimento calorico ed esercizii promuovono sia la perdita di peso e grasso in persone sane, obese adulte.

ANTIOBESITA’ ED EFFETTI TOSSICI CARDIOVASCOLARI DELL’ESTRATTO DI CITRUS AURANTIUM NEI TOPI: RAPPORTO PRELIMINARE

SOMMARIO: gli effetti riportati dalla somministrazione orale di 2.5-20 mg/Kg di 2 estratti standardizzati di Citrus Aurantium frutto alle diverse concentrazioni in sinefrina del 4% e 6% hanno provocato un aumento del peso corporeo, variazioni dell’ ECG e mortalità nei topi. Riducendo significativamente la quantità ponderale di C.A si ha un aumento del peso corporeo. Comunque la mortalità (non osservata nei controlli) era presente nei gruppi trattati con C. A. La pressione arteriosa non era modificata ma l’ECG era alterato (aritmia ventricolare e un ampiamento del tratto QRS) evidente in animali trattati con ambedue gli estratti. I dati indicativi nei ratti dichiarano che gli effetti antiobesità del C. A comportano probabilmente effetti tossici cardiovascolari.

ESPERIMENTO

FARMACO: commercialmente disponibile C.A frutto estratto idroalcolico standardizzato in sinefrina al 4% e al 6% prodotto in India e USA dove sono usati.
ANIMALI: Male Sprague-Dawley sono i topi del peso rispettivamente di 240-280 gr l’uno.
Gli animali erano rinchiusi in una casa alla temperatura di 22 gradi C con variazione di +2gradi C, con un ciclo di luce e buio di 12/12 (luce attivata ogni 6 ore).
I topi avevano libero accesso al cibo e all’acqua.
STUDI PROTOCOLLARI: gli estratti venivano disciolti in soluzione salina e somministrati una volta al giorno per via gastroesofagea fra le 10 e le 12. Le misurazioni emodinamiche e le morti cliniche degli animali avvenivano dopo un trattamento di 15 giorni consecutivi.
DOSI USATE: C:A al 4% 2.5,5,10 e 20mg/KG; C:A al 6% 2.5,5,10 e 20 mg/Kg. Gli animali trattati solo con soluzione salina servivano come gruppo di controllo.
CIBO SOMMINISTRATO E AUMENTO PESO CORPOREO
Il cibo pesato veniva somministrato ogni 24 ore e i dati erano espressi in gr/24 ore topi. I topi venivano assegnati a caso in 9 gruppi, il cibo veniva consumato da tutti e l’aumento del peso (espresso in % a partire dal peso corporeo) veniva ottenuto con misurazioni fatte 7 giorni prima del trattamento (periodo basale)
MISURAZIONI EMODINAMICHE, SEGNI CLINICI E MORTALITA’
Ogni 5, 10, 15 giorni di trattamento veniva monitorata la pressione sanguigna e i battiti cardiaci, inserendo una cannula a sinistra dell’arteria carotidea ogni 10 animali per gruppo e collegandola ad un trasduttore di pressione (Mac Lab/4E trasduttore mobile, AD Instruments, Hastings,UK). L’attività elettrica miocardica era rilevata da un ECG. I dati raccolti venivano elaborati al computer, la pressione sanguigna e il battito cardiaco venivano osservati nel monitor del computer. Durante il periodo del trattamento ogni gruppo veniva esaminato e venivano registrati i segni clinici e la mortalità.
ANALISI STATISTICA
Le procedure statistiche venivano fatte usando SPSS statistical softwer pacchetto relativo 6.1.3
I dati venivano poi oerfezionati usando ANOVA (analisi e verifiche) ONE-WAY con Scheffè post hoc test per molteplici comparazioni e test Fischer’s estratto. I dati sono espressi con una media +/- dal significato statistico con una P<0.05.
TABELLA 1 : effetti riportati dalla somministrazione orale (15 giorni consecutivi) dei 2 estratti di Citrs Aurantium standardizzati a differenti concentrazioni di Sinefrina 4% e al 6% e mortalità nei topi.

Fig.1: effetti riportati dalla somministrazione orale di cibo contenente i 2 estratti di Citrus Aurantium (per 7 giorni consecutivi).

RISULTATI

Somministrando estratti di C.A. e riducendo la dose-dipendente si verifica l’aumento del peso corporeo che è rispettato con il gruppo di controllo.(Fig.1e2).
I segni clinici e l’aumento del peso corporeo, riducendo il cibo, non vengono osservati.
Comunque la mortalità, non osservata nel gruppo di controllo, è registrata nei gruppi trattati con C.A.
Sebbene analisi statistiche non mostrino significative differenze al riguardo della mortalità nei gruppi trattati con C:A al 4% la tendenza significativa è fra trattamento e mortalità osservata nei topi che seguono il trattamento con C:A al 6% (tab1).
Il monitoraggio della pressione sanguigna non mostra significativi cambiamenti nei gruppi trattati con l’estratto di C:A comparati con il gruppo di controllo.
L’analisi elettrica del miocardio presenta un ECG alterato con aritmia ventricolare e ampiamento
Del tratto QRS in animali trattati con estratto di C:A.
Questi effetti si presentano 5 giorni dopo il trattamento, sono significativi dopo 10 giorni di trattamento e comunque evidenti dopo 15 giorni di trattamento.

DISCUSSIONE

Il Citrus Aurantium è recentemente usato per la sua attività anoressica, ma in questo studio vengono osservati gli effetti a seguito della somministrazione orale di due estratti di C.A, titolato in sinefrina
alle rispettive concentrazioni del 4% e 6%.
Vengono osservati gli effetti dell’attività elettrica del miocardio e dell’apparente mortalità durante il trattamento,effetti che possono essere spiegati con i B-adrenalinici attivatori della sinefrina.
La sinefrina è un componente molto importante contenuto nell’estratto dove è presente sia nella forma Levogira che Destrogira che sono potenti attivatori della fosforilasi.
Occorre sottolineare che la mortalità dei gruppi trattati con l’estratto di C.A non ha significato statistico (per l’insufficiente numero di animali usati), i dati sono una casuale relazione fra il trattamento con l’estratto della pianta e la mortalità probabilmente esistente.
A seguito di acute somministrazioni per infusione venosa dell’estatto di C:A c’è un innalzamento della pressione arteriosa accompagnata da vasocostrizione arteriosa.
Comunque dopo ripetute somministrazioni orali non sono stati osservati cambiamenti della pressione arteriosa.
L’attività elettrica del miocardio ha mostrato un’aritmia ventricolare e ampiamento del tratto QRS
nei gruppi con C.A, l’ECG alterato ha rilevato la probabile presenza di sinefrina perché il numero
cresce insieme alle concentrazioni di sinefrina e di estratto.
In conclusione i dati presentati da questo lavoro sull’estratto del frutto di C.A è la probabile causa relazionabile fra il trattamento e la mortalità.
Molto importante il significato patologico dei cambiamenti elettrici del miocardio che sono stati osservati.
Da ciò non è possibile escludere l’apparente tossicità cardiovascolare dopo il trattamento con l’estratto di C:A utilizzati nella cura delle persone obese.

 

GARCINIA CAMBOGIA

Parti usate: epicarpo del frutto
Componenti principali: acidi organici: ac idrossicitrico (HCA)
Attività farmacologica: inibizione dell’enzima citrato-liasi (inibizione liponeogenesi)
Dimagrante
Ipocolesterolemizzante
Uso clinico: soprappeso, obesità
Ipercolesterolemia
Ipertrigliceredemia
    Meccanismo d’azione: inibizione della sintesi lipidica per inibizione competitiva dell’enzima citrato- liasi che catalizza nel citoplasma la scissione di Acetil-CoA ad ac ossalacetico (che formano il citrato, sistema di trasporto, che permette il passaggio dell’acetil CoA dal mitocondrio al citoplasma). Di conseguenza nel citoplasma si ha una ridotta concentrazione di acetil-CoA e quindi ridotta biosintesi di acidi grassi, trigliceridi e colesterolo, una riduzione dei lipidi nel tessuto adiposo accompagnata da riduzione del tasso ematico di colesterolo e trigliceridi.
    Le unità carboniose non utilizzate per la biosintesi lipidica , vengono deviate al fegato per la gliconeogenesi epatica, che aumentando la concentrazione di glicogeno e saturando i glicorecettori epatici,l’organismo, invia a livello ipotalamico il messaggio che si traduce in senso di sazietà e diminuzione dell’appetito.
    Quindi gli effetti principali dell’HCA sono: 1) inibizione della trasformazione dell’eccesso di carboidrati ingeriti in lipidi.
2) incremento della disponibilità di glicogeno nel fegato, con il risultato di aumentare la disponibilità energetica e inviare più velocemente al cervello un segnale di sazietà.

In conclusione l’effetto della perdita di peso è estremamente importante come prevenzione della "sindrome plurimetabolica, "poiché comporta: diminuzione della insulino – resistenza
Aumentata utilizzazione di glucosio
Diminuzione della glicemia
Diminuzione dei trigliceridi
Diminuzione del colesterolo totale e LDL
Aumento delle lipoproteine HDL
Diminuzione di uricemia
Diminuzione della pressione arteriosa
di conseguenza alta riduzione del rischio diabete e patologie cardiovascolari

 

PRESCRIZIONE RAGIONATA

Considerando l’obesità come la risultante di anomale condizioni che intervengono a diversi livelli della catena dei fenomeni lipogenetici e lipolitici ed essendo queste condizioni metaboliche influenzate da diversi fattori eziologici che possono essere modificabili e non; l’unica arma a nostra disposizione è intervenire sui fattori modificabili e ciò significa cambiare lo stile di vita: quindi una razionale diminuzione dell’apporto calorico ed opportuna scelta degli alimenti per eccitare il metabolismo energetico, combattere ritenzione idrica e salina, correggere l’alterato metabolismo lipidico, ridurre la sedentarietà ed aumentare l’attività fisica, impartire un’educazione psicologica-comportamentale, nonché affiancare il fitocomplesso più indicato per la singola persona in base alla diatesi individuale e ai disturbi secondari minori.

TARASSACO

Possiede proprietà amaro-toniche, colagoghe, coleretiche, depurative, ipocolesterolemizzante, diuretiche; è quindi indicato a coloro ai quali si vuole attivare l’emuntorio epatico e renale( lieve insufficienza epatica, calcoli biliari, ritenzione idrica). Tarassaco è adatto per coloro che vivono situazioni di tensione che si ripercuotono a livello fisico con somatizzazione dell’apparato digerente e perciò giova alle persone che hanno perso fiducia nei propri simili e agisce ristabilendo l’equilibrio interiore e riportando gli organi alla loro funzione normale (az. drenante)

 

EQUISETO

Ha azione diuretica, remineralizzante,ed è quindi indicato per chi ha problemi di osteoporosi, postumi di fratture ossee, fragilità unghie e capelli. Essendo ricco di K e Si è utile nelle associazioni con altri diuretici per bilanciare la perdita di K legato ad un aumento della diuresi.

PILOSELLA

Possiede azione diuretica accentuata con aumentata eliminazione di cloruri e sostanze azotate quindi è indicata per le persone obese con arti inferiori edematosi, ritenzione idrica dovuta all’assunzione di corticosteroidi, iperazotemia e litiasi urica.

BETULLA

Azione diuretica con eliminazione di acqua e non di sali, riduce l’albuminuria senza irritare il parenchima renale. Come coadiuvante nei disturbi reumatici poiché gli eterosidi Betulloside e Monotropiside per idrolisi enzimatica liberano salicilato di metile analgesico, antinfiammatorio, diuretico.Azione uricolitica marcata con cadute de 50% del tasso di acido urico nel sangue. E’ utile ai soggetti con diatesi urica, artrosica, obesi e cellulitici poiché favorisce l’eliminazione di tossine responsabile del ristagno di acqua e formazione dei caratteristici noduli fibroconnettivali.

VERGA D’ORO

E’ potente diuretico volumetrico quindi buon drenante dell’acqua con azione azoturica,uricosurica, antimicotica (candida albicans) ed analgesica e per le spiccate attività antiedemigena, antinfiammatoria, analgesica è utile nelle celluliti dure, dolorose.

ORTOSIPHON

Ha azione diuretica uricosurica, drenante e favorisce l’eliminazione di scorie metaboliche. Ha anche un’azione colagoga e perciò utile nelle manifestazioni ove sia necessario diminuire il tasso di colesterolo e trigliceridi favorendone la regolarizzazione a livello metabolico e quindi adatto per persone che sono in soprappeso con dismetabolismo lipidico.

FUCUS VESICOLOSUS

Adatto per persone in sovrappeso, obese,fiacche, pallide, freddolose, con astenia fisica e psichica, quindi persone tendenzialmente all’ipotiroidismo frusto alle quali si stimola l’attività della tiroide aumentandone la secrezione ormonale e regolarizzando a lungo andare l’insufficienza tiroidea.

COMMIPHORA MUKUL

Soprappeso ed obesità con dismetabolismo lipidico: ipercolesterolemia, ipercolesterolemia endogena (inbisce la biosintesi del colesterolo), ipertrigliceredemia, aterosclerosi, riduce la viscosità del sangue ed ha un’azione antiaggreggante piastrinica, utile nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

MAGNESIO PIRUVATO

Adatto per quelle persone che sono obese ed affermano di mangiare poco, quindi casi in cui il numero degli adipociti è aumentato senza che ci sia un aumento notevole del volume cellulare, e perciò in quei casi nei quali la restrizione alimentare sembra non essere fondamentale e necessita attivare il metabolismo basale.

ACIDO ALFA LIPOICO

Adatto nel sovrappeso, obesità nel diabete insulino dipendente tipo 1 poiché aumenta l’efficienza dell’insulina, che nel diabete tipo 2 poiché agisce come regolatore del glucosio (riduce la glicemia) Intolleranza al glucosio e familiarità diabetica poiché previene l’insorgenza del diabete, sindrome multipla, cataratta, ictus. Da’ buoni risultati nella neuropatia diabetica in quanto normalizza la sensibilità nervosa riducendo il dolore e torpidità sensoriale, migliora la velocità della comunicazione nervosa e ne ottimizza la funzionalità. Come stimolante la funzionalità epatica ne potenzia le capacità detossificanti. Come potente antiossidante contrasta efficacemente i processi degenerativi radicalici.

GLUCOMANNANO

Utile per chi è in sovrappeso , obeso e non ha controllo durante i pasti, tende ad esagerare con l’introito calorico ed ha eccessivo appetito per cui somministrandole prima dei pasti le mucillagini danno senso di sazietà.

GRIFFONIA SIMPLICIFOLIA

Utile nel trattamento degli attacchi di fame, fame compulsava, e desiderio di zuccheri, nell’obeso depresso ansioso e con disturbi di insonnia, memoria e concentrazione. Idem per gli Aa. Fenilalanina e tiroxina che svolgono azione antidepressiva mantenendo inalterato l’equilibrio psico-fisico e quindi utili per non vanificare il regime di alimentazione ipocalorica.

PEONIA SUFFRUTICOSA

Indicata per l’obesità maschile ed intolleranza al glucosio.

ALGA SPIRULINA

Sovrappeso e a chi necessita controllo dell’appetito in quanto dà senso di sazietà e controlla la fame di origine nervosa, chi ha lieve ritenzione idrica, come tonico ed energetico utile a chi deve proseguire regimi dietetici ipocalorici e allo sportivo sia per la ricchezza dei nutrienti che come antiossidante.

CROMO

Sovrappeso e come coadiuvante nel conrollo del peso perché riduce il rapporto della massa grassa e magra, a chi ha dismetabolismo lipidico e glucidico, familiarità diabetica, intolleranza al glucosio, nel diabete, per prevenire e ridurre il rischio di disturbi cardiaci e problemi cardiovascolari in quanto migliora il rapporto HDL/LDL.

THE’ OOLONG

Da somministrare a chi è in sovrappeso e tende ad ipertrigliceredemia, nonché come coadiuvante nel mantenimento del peso corporeo ideale.

THE’ VERDE

Indicato per sovrappeso, mantenimento del peso ideale ed ha anche problemi di ritenzione idrica, intolleranza al glucosio (inibizione delle alfa-amilasi) ed ipercolesterolemia.

CAFFEINA ED EFEDRA

L’associazione di caffeina ed efedra anche se danno esiti positivi nella perdita del peso, debbono essere somministrati assolutamente sotto controllo medico.

PIPER NIGRUM

Nell’obesità moderata e severa perché stimola la termogenesi, ha un’azione termonutriente utile nei regimi ipocalorici e in chi ha difficoltà digestive poiché stimola i processi della digestione favorendo la scomposizione degli alimenti e regolarizzando la produzione dei succhi gastrici. In associazione con altri principi attivi ne aumenta la biodisponibilità e ne velocizza l’utilizzo.

GARCINIA CAMBOGIA

Sovrappeso ed obesità in chi ha problemi di dismetabolismo lipidico, ipercolesterolemia, ipertrigliceredemia.

RHODIOLA ROSEA

Mantenimento del peso corporeo ideale e come coadiuvante nel dimagrimento (per la sua azione a livello lipolitico), utile per chi quando depresso, nervoso, stressato, va a compensare con l’alimentazione in quanto Rhodiola aumenta i livelli di serotonina nel sangue . Essendo Rhodiola una pianta adattogena è utile allo stressato da attività intellettuale poiché migliora memoria ed apprendimento e come protezione del tessuto cardiaco. Alle donne in sovrappeso e con problemi di amenorrea in quanto Rhodiola regolarizza il ciclo.

CITRUS AURANTIUM

Da non somministrare in chi ha problemi di cardiovasculopatie e/o ipertensione, e a mio avviso da somministrare con cautela e sotto sorveglianza medica anche in persone sane, in quanto non è da trascurare l’apparente cardiotossicità dopo il trattamento con C.A ( considerando che la terapia per cura obesità non è di breve durata!). Non comprendo quegli studi intenti nel dimostrare che le amine dell’estratto, non sono in grado di influenzare l’attività del sistema cardiovascolare non interagendo con i recettori alfa-1, alfa-2, beta-1 e beta-2; come è possibile questo, se la Sinefrina è alfa-agonista non selettiva, e dove devo sostituire il gruppo metilaminico con un ingombro sterico per avere selettività Beta-3 e il gruppo ossidrilico dell’anello benzenico con un gruppo CHOH, per avere selettività Beta-2 ?

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