Estratto da EDUCAZIONE SANITARIA E PROMOZIONE DELLA SALUTE vol 12 - numero 3 1989 Il Pensiero Scientifico Editore

 

Aspetti di educazione alla salute

nell'attività dell'associazione Mente Amica

Marco Zancanella

Medico Igienista, Fisiatra, Responsabile di Distretto, U.L.S.S. n. 30, Regione Veneto.

 

Parole chiave: Educazione alla salute, programma di educazione sanitaria di base, dinamica mentale base.

Key words:Health education, program of basic education for health, basic mind dinamic.

Riassunto

Per descrivere i contenuti di educazione alla salute dell'"Associazione Mente Amica", ne sono stati analizzati gli aspetti organizzativi, quelli relativi ai contenuti culturali ed è stato distribuito a 407 associati un questionario per una valutazione soggettiva dei risvolti sanitari.

La rispondenza delle osservazioni che abbiamo raccolto ai criteri di valutazione utilizzati, verificano, nelle attività della associazione, importanti analogie con le modalità organizzative dell'educazione sanitaria raccomandate dall'OMS e ne segnalano i contenuti didattici per la loro efficacia nella patologia psicosomatica.

Si propone un programma di ricerca condotto dai medici di fiducia degli associati per verificare con criteri più strettamente sanitari le potenzialità del programma di questa associazione.

Summary

To describe the contents of education for health of the "Association Mind Friend", the organizational aspects, related to cultural contents, were analyzed and 407 questionnaires distributed to members for a subjective evaluation of the health aspects.

The responce of the observations gathered, with the evaluation criteria used, verifies in the associations activitics important analogies in the organizational model of health education, recommended by the WHO. The educational contents are noted for their effectiveness in physicosomatic pathologíes.

A programme for research is proposed, conducted by the family doctors of the members to verify, following a stronger health criteria, the potential of the association's programme. 

 

Introduzione

Lo stato di salute dell'individuo è determinato, tra l'altro, dal suo stile di vita, dalle sue abitudini, comportamenti ed atteggiamenti. La medicina perciò si deve occupare anche del miglioramento di tali fattori sperimentando le metodiche educative che li possano modificare efficacemente.

A tale scopo abbiamo studiato l'attività dell'associazione culturale Associazione Mente Amica (AMA) la quale dichiara, nel proprio statuto (1), l'intento di promuovere il conseguimento sul piano personale di "una più profonda conoscenza psicofisica al fine di conseguire maggiori capacità di autodeterminazione e autogestione".

Ipotizziamo che tali premesse statutarie possano favorire, nelle attività associative, condizioni favorevoli per una modifica positiva della salute degli aderenti mediante un consapevole e libero miglioramento di atteggiamenti, abitudini e stili di vita.

I criteri di riferimento utilizzati per la ricerca degli eventuali aspetti di educazione alla salute nell'AMA sono stati di tipo metodologico, culturale e sanitario.

Dal punto di vista metodologico abbiamo riferito le osservazioni sulla struttura organizzativa ed operativa dell'AMA al modello indicato dall'OMS, in particolare in "A Manual on Health Education in Primary Halth Care" (2).

Dal punto di vista dei contenuti didattici e culturali i riferimenti sono con le applicazioni della psicologia alla medicina ed alla didattica.

Dal punto di vista sanitario abbiamo raccolto le testimonianze personali in un questionario compilato da un gruppo di 407 associati. 

 

Organizzazione generale

Come qualunque associazione liberamente costituita, l'AMA si basa sull'attività di volontariato degli associati: sappiamo bene come quest’aspetto, la partecipazione attiva, sia sempre il più critico nella produzione di risultati educativi che determinino miglioramenti comportamentali collegati con lo stato di salute.

Nell'AMA tale partecipazione risulta strutturata, al di là della frequenza alle iniziative didattiche (vedi punto 2), nell'assunzione di responsabilità gestionali a vari livelli. In particolare sono individuabili tre livelli: quello della responsabilità generale del centro, quello del coordinamento dei gruppi di studio e quello di capogruppo. L'assunzione delle suddette responsabilità avviene su base volontaristica spontanea in armonia con le capacità e disponibilità di ciascun associato.

Il coinvolgimento degli associati che danno vita a queste attività, senza scopi di lucro, è notevole e, evidentemente, motivato dall'interesse personale verso i contenuti didattico-educativi presentati nelle iniziative che organizzano.

L'associazione aderisce all'Accademia crs IDEA (3, 4, 5) che, tra l'altro, gestisce per gli associati una Scuola di Specializzazíone riconosciuta dalla Regione Lombarda, nella quale è possibile un approfondimento teorico e scientifico dei vari argomenti culturali attinenti la sfera educativa. In tale Scuola si formano anche gli Istruttori, od Operatori di supporto, che svolgono l'attività didattica nelle iniziative dei centri. Di fatto ogni associato è potenzialmente un istruttore, essendo accessibile la specifica Scuola di formazione; tale possibilità, anziché semplicemente formale, sembra favorita dagli stessi contenuti didattici trattati (vedi punto 2), i quali mettono la persona, subito dopo la sua iscrizione, nelle condizioni di autogestire il proprio sviluppo personale. Il controllo istituzionale è condotto, sulla Scuola di specializzazione, dagli organi regionali direttamente mediante la Commissione per gli esami di Diploma e, sui contenuti culturali e scientifici complessivi, dal Dipartimento di Sociologia dell’Università di Padova.

 

Contenuti didattico-educativi

Il programma didattico-educativo è sintetizzato nel corso di Dinamica Mentale Base (DMB) che viene frequentato all'atto dell'adesione all'associazione. Tale corso ha una durata di circa 20 ore distribuite in 3 giornate, durante le quali vengono apprese una serie di 15 tecniche di rilassamento somatopsichico, visualizzazione, focafizzazione, organizzazione e proiezione mentale (6,7).

Il corso è condotto da Istruttori di DMB che hanno sperimentato su di sé il funzionamento delle tecniche e che si sono diplomati nella scuola su accennata, riconosciuta dalla Regione Lombardia.

Le tecniche di DMB costituiscono nel loro insieme un'ampia e originale esperienza delle varie possibilità positive dell'attività mentale umana e sono indirizzate a stimolare lo sviluppo personale.

Tra le prime tecniche del corso nominiamo quella del rilassamento psicotonico, dell'autoimmagine e dell'esperienza sintetica. Esse costituiscono un materiale didattico che sviluppa la capacità di autocondizionamento decondizionamento; seguono altre tecniche che stimolano ed allenano le capacità immaginative e intuitive ed infine altre per le capacità creative e comunicative più elevate.

Ad una prima lettura, tali tecniche appaiono molto simili ad un concentrato di buonsenso giocoso. Un più attento studio oggettivo ne rileva la natura poetica evocante intense immagini soggettive e la sperimentazione personale ne verifica una semplice eseguibilità che favorisce una migliore comprensione immediata di aspetti umani personali tra i più intimi e ovvi, che spesso purtroppo vengono in parte trascurati.

Su tale programma didattico educativo si innestano le riunioni periodiche dei gruppi e varie possibilità di integrazione con iniziative culturali affini suggerite dagli interessi degli associati.

Pur essendo il contenuto didattico educativo esplicitamente rivolto a persone sane e non in chiave terapeutica, risulta subito evidente che esso costituisce un argomento centrale nella prevenzione di tutta la patologia psicosomatica e nella riabilitazione cognitiva.

Lo studio e l'analisi del materiale didattico conferma però, sul piano tecnico, sostanziali differenze con i training di vario tipo fino ad ora studiati nel campo della psicoterapia (bib. da 8 a 47): in particolare le tecniche di DMB costituiscono un insieme sistematizzato in chiave non direttiva che ne consente una distribuzione divulgativa nei più svariati ambiti culturali e psicologici distinguendosi in ciò dai training nati espressamente con finalità e con modalità di conduzione psicoterapica.

Al contrario, nel corso di DMB l'attenzione è pressoché totalmente indirizzata a ciò che è positivo della persona ed allo sviluppo delle facoltà innate di consapevolezza ed autocontrollo, a prescindere dalle condizioni cliniche. Le indicazioni tecniche, consistenti sia negli specifici esercizi di Dinamica Mentale sia nelle indicazioni sulle modalità di uso, costituiscono un modello psicocibernetico raffinato e semplice.

L'ampia possibilità di personalizzare gli esercizi secondo le proprie esigenze ed attitudini e la possibilità di scambiare le esperienze personali con qualunque altro associato su di un piano di parità umana, costituiscono ulteriori elementi per la definizione della natura socio-educativa di questo particolare ambiente associativo. Altri aspetti psicopedagogici e sociologici del metodo di DMB sono stati studiati in dettaglio da numerosi studi dei quali è stata fatta una sintesi bibliografica (48) e di contenuti culturali (49).

 

Ripercussioni sanitarie

Per descrivere le ripercussioni sullo stato di salute nei partecipanti alle attività associative abbiamo somministrato un semplice questionario a 407 associati in 11 città italiane. Tali persone non sono state preselezionate e costituivano gruppi di studio nei rispettivi centri associativi. Le loro caratteristiche per età sesso e professione sono riportate nella tabella 1.

Le domande proposte dal questionario sono state:

1) Quali disturbi fisici, o quali abitudini dannose alla salute ha migliorato con le tecniche di Dinamica Mentale Base?

2) Come è la sua salute ora?

3) Quali tecniche ha utilizzato prevalentemente?

4) Commenti.

I risultati complessivi di questa indagine multicentrica sono riportati nella tabella 2 ed evidenziano importanti risvolti positivi sulla salute dei partecipanti alle attività di questa associazione.

In particolare la percezione soggettiva di tensione nervosa, ansia, depressione ed instabilità emotiva è migliorata in più della metà dei casi: precisamente 134 dichiarano miglioramenti della tensione nervosa, 58 dell'ansia, 20 della depressione, 32 della timidezza, paura, ipersensibilità e irascibilità.

Da verifiche eseguite in altri studi sullo stesso metodo di DMB (50) sembra esistere una buona correlazione tra le dichiarazioni sul miglioramento emotivo percepito soggettivamente e le relative valutazioni oggettive ricavate con test psicometrici.

 

Tab. 1 - Età, sesso e professione delle 407 persone che hanno risposto al questionario.

Età Sesso

meno di 18 anni 3% maschi 45%
tra i 18 ed i 28 anni 30% femmina 55%
tra í 28 ed i 38 anni 32%
tra i 38 ed i 48 anni 22%
tra i 48 ed i 58 anni 13%
oltre i 58 anni 2%

Professione

Impiegati 104; studenti 47; casalinghe 42; insegnanti 26; operai 26; commercianti 9; infermieri 6; geometra 6-1 pensionati 5; consulenti 5; tecnici 5; commessi 5; rappresentanti 5; disoccupati 6; programmatori 4; medici 6; dirigenti 4; ragionieri 4; agenti di commercio 4; altri con frequenza minore di 4: ottico, pilota, psicologo, cameriere, colorista, autotrasportatore, barista, autista, odontotecnico, tappezziere, informatore scientifico, magazziniere, artigiano, pubblicitario, puericultrice, indossatrice, bidello, capo sala, forestale, posatore, assistente sociale, commercialista, caporeparto, assicuratore, modellista, baby-sitter, estetista, parrucchiere, educarci, stiratrice, pasticcerà, esercente, ferroviere idraulico, fisioterapista, fotografo, bancario.

Tra le risposte alla prima domanda del questionario sono riferiti miglioramenti a diversi disturbi psicosomatici, soprattutto cefalea (94), insonnia (46), gastrite (48), astenia (29), dismenorrea (30).La notevole varietà delle patologie riferite suggerisce la specificità sanitaria del metodo di DMB nonché la ampia possibilità di personalizzazione dell'uso dei contenuti tecnici.

La verifica obbiettiva con visita medica dell'effettiva guarigione riferita per le varie patologie non è stata fatta, in quanto non sembrava necessaria allo scopo puramente osservazionale preliminare di questo studio. Rimane quindi da chiarire il rapporto tra queste autovalutazioni sullo stato personale di salute e le definizioni mediche utilizzate nella clinica per lo studio di efficacia degli interventi, con il relativo problema della definizione dei parametri diagnostici.

Ancora tra le risposte alla domanda n. 1, sono rilevanti le numerose dichiarazioni di miglioramenti di abitudini dannose alla salute in particolare per il fumo (44) e l'alimentazione (55).

Le risposte alla domanda n. 2 confermano in modo più generale un miglioramento percepito soggettivamente della propria condizione . Probabilmente, la stessa domanda rivolta ad un campione di controllo avrebbe evidenziato risposte più catastrofiche frutto non tanto di diversità significative dello stato di salute, ma di un diffuso pessimismo che è di facile osservazione comune. In ogni caso, si evidenze nelle risposte un atteggiamento di generale autovalutazione positiva degno di nota.

Le risposte alla domanda n. 3 riferiscono, come tecnica più frequentemente utilizzata, il rilassamento.

Le risposte alla domanda n. 4, per la scontata variabilità espressiva, sono state raggruppate in 14 gruppi. La loro lettura dimostra una massiccia soddisfazione per l'attività associativa; in particolare conferma la ripercussione sanitaria ipotizzata nel presente studio ed evidenze un coinvolgimento consapevole delle persone nella autocura della salute.

 

 

Conclusioni

I tre criteri di valutazione utilizzati nel presente studio, metodologico, culturale e sanitario, hanno confermato l'ipotesi iniziale di ripercussioni positive sulla salute degli associati all'AMA.

Rispetto al criterio di osservazione strettamente medico, le numerose segnalazioni di effetti positivi su disturbi fisici ed emotivi sono riconducibili allo stimolo di processi fisiologici psicosomatici salutari che coinvolgono, oltre al sistema nervoso neurovegetativo, il sistema endocrino, quello immunitario e i vari apparati del corpo.

Tali risultati sono qualitativamente dello stesso tipo di quelli riferiti nelle ricerche di medicina psicosomatica.

Ma la scoperta che consideriamo più originale, in questo studio, riguarda la soluzione organizzativa che consente questi risultati.

Nell'AMA siamo lontani da ambienti psicoterapia od esoterici e vicini alla concreta realizzazione dei modelli di partecipazione e di organizzazione indicati dall'OMS come metodo per l'educazione sanitaria.

Il materiale didattico distribuito in questa associazione viene utilizzato per mettere la persona nella condizioni di conoscere il funzionamento della propria mente e di acquisirne un migliore controllo.

Le osservazioni del presente contributo indicano che la conoscenza e la discussione in gruppo di queste personali potenzialità di autodeterminazione, insite nella propria natura creativa di persona sociali, sono, per l'individuo, la base di un processo di miglioramento della propria salute, specialmente nei confronti di quei quadri clinici definibili come psicosomatici.

Data la crescente prevalenza di patologia psicosomatica nella nostra comunità risulta opportuno proporre l’organizzazione di una sperimentazione più controllata negli aspetti sanitari di questa iniziativa. Ciò potrebbe essere fattibile a livello di Distretto Socio Sanitario con un programma di ricerca che, visto il contenuto didattico-informativo, è definibile Educazione Sanitaria di base.

Esperienze simili sono riportate nella letteratura anglosassone recente (51, 52, 53) e, pur con le diversità culturali e tecniche rispetto alle attività dell'AMA in Italia, dimostrano l’opportunità di una crescente attenzione e considerazione per questo approccio alla promozione della salute.

La ricerca che proponiamo dovrà verificare i miglioramenti della salute prodotti con questa metodica rispetto a protocolli diagnostici standardizzati e rispetto a programmi di cambiamento per abitudini, comportamenti, o stili di vita proposti dai rispettivi medici di fiducia dei partecipanti.

Sarà necessario verificare in sede locale la disponibilità dei medici di fiducia a controllare i vari momenti di coinvolgimento dei loro pazienti nelle attività associative e i relativi risultati sanitari.

Innanzitutto il medico di fiducia, definita la diagnosi, valuterà l'opportunità di proporre al suo paziente la frequenza del gruppo associativo presso il Distretto: il suo tradizionale ruolo di educatore sanitario gli consente di proporre questa strategia educativa, se la ritiene opportuna, assieme ai consueti consigli comportamentali. Sarà perciò necessario mettere il medico nelle condizioni di conoscere nei dettagli il metodo di DMB.

La figura del medico di fiducia sarà quindi centrale nella fase di proposta e nella fase di verifica dei risultati e rivaluterà la tradizionale vocazione educativa del rapporto "medico paziente" con il metodo della ricerca e della verifica di obbiettivi di salute.

A dispetto del tecnicismo dilagante anche in molti settori della medicina, la realtà culturale nella quale viviamo offre importanti occasioni per migliorare la cura della salute dell'Uomo in una concezione unitaria, e la tradizionale deontologia medica ci stimola a non perderle.

Tab. 2:

Riposte alla domanda n. 1 (Quali disturbi fisici, o quali abitudini dannose alla salute ha migliorato con le tecniche di Dinamica Mentale Base?)

a) Miglioramenti di disturbi fisici:
app. digestivo tot. 109
- dispepsia 27
- gastrite 48
- coliche add. 5
- colite 4
- stitichezza 23
- emorroidi 2
app. locomotore tot. 64
- cervicalgie 16
- dorsalgie 3
- lombalgie 8
- sciatiche 2
- artralgie 17
- mialgie 12
- crampi 6
sistema nervoso tot. 146
- cefalea 94
- emicrania 5
- nevralgia 2
- insonnia 43
- fotofobia 2
 
b) Miglioramenti di disturbi psichici
tensione nervosa 134
ansia 58
depressione 16
timidezza 12
paura 10
collera 6
tristezza 4
ipersensibilità 3
app. cardiovascolare tot. 62
- ipertensione 9
- ipotensione 2
- tachicardia 13
- angina 3
- astenia 29
- svenimenti 3
app. respiratorio tot. 62
- raffreddore 19
- difficoltà respiratorie 7
- bronchite cronica 4
- tosse 2
- asma 4
- rinite allergica 4
Dismenorrea 30
Altre patologie varie 38
 
 
 
 
c) miglioramenti di abitudini dannose alla salute
fumo 44
onicofagia 4
regolarizzazione dell'alimentazione 33
dimagrito 10
ingrassato 8
alcoolismo 4
Preparazione al parto 2
Minor uso di farmaci 16

 

Risposte alla domanda n. 2 (Come è la sua salute ora)
 
miglioramento generale 188
migliori rapporti interpersonali 22
più rilassato 12
riferiscono disturbi fisici di varia natura 53
come prima del corso 8
varie autovalutazioni positive 27
(cordiale, deciso, tranquillo, ecc.)

 

 

Risposte alla domanda n. 4 (Commenti)

sono state sintetizzate nelle seguenti:

a) DMB è una esperienza meravigliosa 28
b) sono curioso sulle potenzialità del metodo 25
c) desidero una migliore abilità nelle tecniche di DMB 30
d) considero il metodo di DMB veramente efficace per migliorare la salute 99
e) desidero conoscere meglio la fisiologia del corpo 27
f) soddisfazione per i risultati raggiunti con il metodo di DMB 56
g) non ha interesse 2
h) sono più consapevole dell'identità psicosomatica 53
i) sono più abile nel gestire la mia salute 60
l) sono contento di partecipare alle attività del centro 14
m) desidero migliorare di più la mia salute 89
n) star bene richiede tecnica ed un po' di impegno 12
o) le tecniche di DMB sono efficaci ma faticose 8
p) desidero divulgare la conoscenza del metodo di DMB 24

 

 

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Marco Zancanella - Medico Igienista, Fisiatra, Responsabile di Distretto, U.L.S.S. n. 30, Regione Veneto.
Educazione sanitaria e promozione della salute, Vol. 12, N. 3, settembre 1989
 
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