RELAZIONE AL CONGRESSO REGIONALE DELL'AIES PADOVA 12.5.90

Risultati preliminari del programma di Educazione Sanitaria di base (ESB) con il Metodo di Dinamica Mentale Base (DMB).

Dott. Marco Zancanella, Dott. Ricchiero Daniele, Dott. Rainieri Pier Luigi ULSS 30 Rovigo

1. INTRODUZIONE

Il metodo di DMB è un metodo di sviluppo personale ed educativo che utilizza tecniche innovative rispetto ad altre metodologie più note e che, durante una serie di studi preliminari, è sembrato essere particolarmente indicato per l'utilizzo nel campo dell'educazione sanitaria. In particolare sono stati considerati ed approfonditi i seguenti capitoli di studio preliminare: 1. Risultati sanitari del metodo di Dinamica Mentale base: - testimonianze di miglioramenti per disturbi psicosomatici ed abitudini dannose alla salute - sperimentazioni cliniche 2. Sperimentazioni mediche di altri training mentali - risultati clinici - metodologia educativa/terapeutica 3. Metodologia educativa del programma di Dinamica Mentale Base - contenuti didattici - aspetti organizzativi 4. Interesse da parte dei medici di base sulla proposta del programma di Educazione Sanitaria di Base con il Metodo di DMB - pertinenza alla medicina di base - rilevanza - chiarezza e logicità - misurabili - realizzabilità La relativa bibliografia descrive in dettaglio i passaggi e le osservazioni effettuate durante questo studio di fattibilità (bib.1-58). Questo programma sperimentale di educazione sanitaria è stato messo a punto presso il Distretto dell'ULSS 30 di Rovigo in collaborazione con l'Accademia crs IDEA durante il 1989. In sintesi il programma si articola nei seguenti momenti: - descrizione della situazione clinica della persona - definizione dell'obiettivo educativo dal rapporto medico-paziente - partecipazione all'attività associativa dell'Accademia crs IDEA - valutazione periodica dei risultati.

In questa sede discutiamo il significato qualitativo dei primi risultati disponibili in questa fase di avvio del programma che, nell'arco del triennio '90-'92, intende realizzare i seguenti scopi: 1 - Migliorare nelle persone partecipanti al programma le competenze fondamentali necessarie alla loro libera e responsabile gestione della salute. 2 - Consentire una pari opportunità di accesso ai corsi ed ai supporti didattici per categorie non autosufficienti o socialmente impedite. 3 - Costituire una rete di osservazione dei risultati sanitari del programma nei partecipanti con attenzione sia a parametri medici obbiettivi e soggettivi che alle eventuali modificazioni degli stili di vita. 4 - Curare con appositi corsi la formazione dei formatori e l'aggiornamento degli educatori tradizionali indirettamente o direttamente coinvolti nel progetto

2. Modalità di valutazione

La rilevazione degli indici per la valutazione dei risultati è composta da tre modalità: 1. Scheda clinica del medico di fiducia orientata per obiettivi educativi 2. test psicometrici 3. interviste e dichiarazioni scritte di autovalutazione dei risultati

Dalla primavera '89 sono state seguite 25 persone che hanno partecipato al programma associativo dell'Accademia crs IDEA. Il numero limitato ha consentito l'analisi della metodologia educativa e degli aspetti organizzativi che consentiranno la divulgazione su vasta scala del programma; inoltre il piccolo gruppo ha consentito una attenta correlazione dei diversi tipi di verifica dei risultati. Verifica di tipo clinico, verifica di tipo psicometrico, verifica di tipo soggettivo, verifica di tipo comportamentale, e verifica complessiva di congruenza con gli orientamenti metodologici e ideali dell'educazione sanitaria.

3. RISULTATI

Le persone partecipanti al programma sono state informate e invitate da un gruppo ristretto di medici di base che avevano condotto lo studio preliminare di fattibilità durante i primi mesi del 1989. L'informazione di questa iniziativa è stata distribuita anche mediante un articolo di presentazione su un giornale di Educazione Sanitaria redatto per la gran parte da medici. Questo giornale, "Il Poliambulatorio" viene distribuito gratuitamente nelle sale di attesa dei medici di base ed a persone interessate con una tiratura di alcune migliaia di copie. Poiché, per motivi amministrativi, durante i primi mesi del 1989 non siamo riusciti a ottenere alcun finanziamento per il programma, si è deciso di utilizzare le sperimentate modalità di autofinanziamento utilizzate dall'Accademia che consistono nella quota di iscrizione all'Associazione crs IDEA dei partecipanti. Tale scelta è stata possibile ed opportuna considerato, fra l'altro, che tale Accademia opera da diversi anni nel volontariato al di fuori di scopi di lucro (è stata riconosciuta "Ente Morale"). Questa soluzione ha inoltre consentito di definire meglio gli aspetti del finanziamento del programma alla luce dei primi risultati. La quota di iscrizione va perciò considerata un preciso filtro per le persone che volevano partecipare al programma, filtro che ha ostacolato, oltre alle persone non realmente motivate, anche quelle con difficoltà o ristrettezze economiche. Speriamo che prossimamente i finanziamenti richiesti ci consentano di superare questo limite del programma e di adempiere allo scopo n. 2. dello stesso. Un ulteriore selezione tra le persone che si sono presentate al Distretto è stata condotta nei confronti di persone che avanzavano "richieste improprie". Queste ultime sono state di 2 ordini: a) richieste di interventi psicoterapeutici basati sul metodo di DMB. b) richieste di esperienze esoteriche, o magico-catartiche. Per la selezione suddetta, delle circa 40 persone che si sono rivolte al Distretto, solo 30 hanno iniziato il programma. Dopo l'inizio del programma, due persone hanno abbandonato per continuare il trattamento psicoterapeutico. Anche loro avevano confuso il programma educativo con un programma psicoterapeutico (ovviamente erano state ampiamente avvisate). Cinque persone hanno frequentato con interesse e soddisfazione il corso di DMB, ma hanno poi sospeso l'attività associativa per impegni personali e perché hanno considerato positivamente conclusa quest'esperienza. I loro giudizi sono stati raccolti in interviste non strutturate. Una persona è rimasta delusa dall'impossibilità di usare questo programma per suoi scopi di lucro in psicoterapia. E' emerso, dopo due mesi dall'inizio del programma, che una persona era precedentemente stata diagnosticata affetta da "Psicosi maniacale con crisi allucinatorie". Il medico di base le aveva consigliato il programma di Educazione Sanitaria di Base dimenticando quanto era stato segnalato nello studio preliminare di fattibilità e cioè la non indicazione per persone psicotiche. Comunque, durante i due mesi di partecipazione al programma, questa persona non ha manifestato reazioni o effetti collaterali di alcun genere; si era, anzi, inserita molto bene nel gruppo e riferiva miglioramenti soggettivi. Durante una chiacchierata informale ha confidato questo suo stato, già diagnosticato da anni. Con gentilezza, la persona è stata successivamente informata della probabile inutilità del programma per la sua situazione. Questo episodio, pur involontariamente, ci ha tranquillizzati sulla positività delle tecniche di Dinamica Mentale Base: Esse prevedono esercizi di visualizzazione ad occhi chiusi ed esercizi alfagenici che evidentemente sono strutturati molto bene se non hanno scatenato alcun effetto allucinatorio, o maniacale nel paziente psicotico che li ha utilizzati per 2 mesi. Tra le rimanenti 21 persone è stato possibile controllare in dettaglio lo spettro bio-psico-sociale (si può dire "medico") dei risultati ottenuti. Gli obiettivi educativi sanitari riguardavano essenzialmente la gestione positiva delle emozioni (ansia e depressione), la curiosità professionale (3 medici, 2 assistenti sanitarie, 1 psicologa, 1 assistente sociale), il miglioramento di abitudini dannose alla salute (bulimia).

3.1. Miglioramento di abitudini dannose alla salute

Per l'obiettivo di migliorare abitudini di vita riportiamo l'esempio seguente: la persona era stata inviata dal medico al Distretto per cercare il modo di realizzare il consiglio comportamentale importante sul piano clinico. Nella scheda di presentazione del medico di base leggiamo: Paziente XY et 40 anni Diagnosi: S.ansioso depressiva (con manifestazioni di bulimia), poliartrosi, ulcera duodenale, insufficienza venosa arti inferiori, crisi cefalalgiche ricorrenti in cervico artrosi, sovrappeso terapia: Ranidil, Flunarizzina, Antidepressivi, ansiolitici fisioterapia. Consiglio comportamentale: Cercare di controllare le crisi bulimiche rimanendo più tranquilla, aumentare l'attività fisica

6 mesi dopo lo stesso medico di base compila la scheda di verifica: L'obbiettivo educativo previsto è stato raggiunto: zero poco molto tutto : molto attuale situazione clinica: miglioramento notevole dello stato ansioso depressivo con scomparsa delle crisi bulimiche. Riduzione delle crisi cefalalgiche come intensità e frequenza. Riduzione della poliartralgia. Normopeso Terapia in atto: Ranidil (dosaggio dimezzato), antidolorifici al bisogno.

Valutazione riassuntiva del programma educativo fatta del paziente: ha sospeso ansiolitici, antidepressivi ed ipnoinduttori, raggiungendo una maggiore qualità di vita, si conosce e si gestisce meglio. firma: il medico di base

Questo esempio consente l'esposizione di uno dei tre modi di verifica dei dati e documenta la potenzialità reale sul piano sanitario del programma di Educazione Sanitaria di Base col metodo di Dinamica Mentale Base.

3.2. Curiosità professionali

Una esemplificazione dei risultati riferiti dai colleghi medici rispetto alla loro curiosità essenzialmente professionale è nella lettera che uno di loro ha voluto fare sulla sua esperienza dopo la partecipazione diretta a 4 mesi dall'inizio del programma.(i passi più significativi):

" ………le impressioni si sono condensate nelle prime acquisizioni di fatto: 1. L'abitudine di procedere per immagini mentali, in un'operazione di "scavo interiore" fino a quelle più essenziali. 2. Una maggior sicurezza, una maggiore "scioltezza" che nasce dalla liberazione, anche se ancora parziale, da molte limitazioni e da molti timori nella mia attività quotidiana. 3. Un atteggiamento di maggior cordialità e "simpatia". 4. Una benefica capacita di rilassarsi, abbandonarsi al libero fluire delle immagini naturali. 5. Un'autoimmagine mentale che mi piace e mi rassicura, e tende sempre a migliorare. Dinamica mentale base può aiutare a vivere meglio e in armonia con noi stessi. Se otterremo questo, saremo anche in grado di sentire gli altri, di comprenderli, di aiutarli più e meglio. Come sempre, per imparare, occorre una buona dose di umiltà." firma del medico

3.3. Autogestione positiva delle emozioni e reazioni personali

La verifica rispetto ai più generali obbiettivi di controllo positivo delle emozioni (ansia e depressione) è stata condotta con: 3.3.1. I test psicometrici hanno evidenziato alle scale dell'ansia di stato e di tratto un miglioramento in analogia con precedenti lavori attinenti sempre al metodo di DMB (1). 3.3.2. E' stata condotta una intervista sul tema: "che cosa dell'esperienza di DMB utilizzi nella tua vita quotidiana? Le risposte, registrate e trascritte, sono riassumibili nelle seguenti:

1. Uso le tecniche di DMB per focalizzare la concentrazione ed ho assunto l'abitudine di programmare le attività della giornata. Prima, la mia attività mentale era casuale, o non consapevole, ora è molto di più consapevole e finalizzata. 2. Cerco attivamente il rilassamento appreso nel corso di DMB specialmente nei momenti di grande difficoltà. 3. In tutte le vicende della vita quotidiana, cerco cosa c'è di positivo e utile e non vedere solo il lato negativo." 4. Sento ed alleno la sensibilità alla natura ed alle varie stagioni. Apprezzo molto di più le bellezze della natura. 5. Utilizzo delle risorse personali prima ignorate: la fiducia in me stesso, la capacità di cercare il rilassamento, di diminuire le tensioni, di affrontare meglio gli aspetti della vita quotidiana. 6. La capacità di rilassarmi in vari modi. 7. la disponibilità verso gli altri. 8. più professionalità, più piacere a lavorare come effetto di tutti i miglioramenti precedenti: dalla programmazione dell'attività al desiderio di rilassarmi, alla capacità di cercare il lato positivo delle situazioni, alla disponibilità verso gli altri. 9. più considerazione di me stesso 10. il desiderio di coinvolgere anche altre persone in questa esperienza educativa 11. Ricerca di migliori rapporti interpersonali

Altre interviste individuali hanno sempre confermato i risultati riferiti in quest'ultimo elenco. Molte persone hanno espresso insoddisfazione per aspetti organizzativi e didattici limitandosi però a critiche acute e costruttive su particolari del programma realmente migliorabili. Unanime è stato invece l'apprezzamento e la soddisfazione per l'esperienza di Dinamica Mentale Base e per i risultati personali, tanto da pubblicare di loro iniziativa un articolo divulgativo su un giornalino locale.

4. Commento

Lo stupore con cui osserviamo questo spaccato di verifica dei risultati che, nelle persone seguite, va dall'osservazione di importanti miglioramenti clinici, a cambiamenti di atteggiamenti, abitudini fino alla partecipazione attiva evidenziata nella collaborazione organizzativa e nella spontanea pubblicazione sulla stampa locale di un articolo divulgativo, è sicuramente uno stupore che non ci esime dall'attenta meticolosità delle osservazioni multimodali. Queste si riferiscono ancora ad un numero non significativo di soggetti, ma sono correlabili ai risultati di un precedente studio osservazionale nel quale era stato registrato lo stesso tipo di dichiarazioni e lo stesso genere di miglioramenti sanitari in una popolazione di oltre 400 persone. In quel lavoro non era però stata controllata la situazione clinica e psicometrica dei partecipanti prima e dopo la partecipazione alle attività associative. Le dichiarazioni erano state registrate con semplici questionari post esperienza e mancava la possibilità di seguire tutte le fasi del processo educativo, dalla definizione del gruppo al follow up successivo, alla verifica degli obiettivi prefissati. La sovrapponibilità delle osservazioni precedentemente fatte in modo superficiale su vasta scala, con le dettagliate osservazioni controllate nel piccolo gruppo finora seguito dal Distretto dell'ULSS 30 in collaborazione con l'Accademia crs IDEA, ci incoraggia il proseguimento del programma nella consapevolezza che il lavoro di educatore è parte integrante dell'arte medica.

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