Appunti dal Corso: L'arte di aiutare 2°parte

impressioni soggettive di

Ricordo dell'aiuto dato nella vita

 

L'aiuto che avete dato rimane oltre la vostra vita.

Testimonia la vostra identità ad altri

Potete ricordare facilmente episodi della vostra vita di relazione nei quali qualcuno ha goduto della vostra presenza e delle vostre azioni.

Vi hanno manifestato gratitudine.

Il riconoscimento del vostro valore è stato pieno e diretto.

Sono episodi felici da ricordare.

Ripensate ad episodi precisi, alcuni possono essere anche commoventi per la gratitudine che avete suscitato nelle persone che avete aiutato in modo concreto e tangibile.

Altri ricordi possono riguardare episodi nei quali la vostra azione è stata considerata importante da altri in modo secondo voi esagerato: non avete fatto nulla di particolare, ma vi siete ritrovati ringraziamenti, o regali in quantità spropositata e quasi vi siete sentiti imbarazzati nel ricevere questi ringraziamenti pur sinceri e convinti. Avete forse avuto il sospetto che gli altri fossero quasi ingenui nel riconoscere meriti a voi superiori a quelli che voi stessi pensavate di avere.

Altre ricordi possono riguardare aiuti reali che avete offerto a persone che erano inconsapevoli di ricevere le vostre cure, o il vostro denaro, o il vostro tempo e lavoro. Persone che non vi hanno ringraziato e che forse neppure si sono rese conto dell'impegno con cui avete sviluppato il vostro aiuto. Anche qui, potete ricordare il sentimento che avete provato nel dare aiuto senza ricevere alcun riconoscimento. Forse avete reagito considerandovi comunque soddisfatti della vostra opera e comprensivi dell'incapacità o impossibilità dell'altro di ringraziarvi. Forse, invece, vi siete risentiti ed avete considerato ingrata quella persona, o addirittura vi siete offesi: "non avrà mai più nulla da me, quell'ingrato!!".

Al di la delle vostre reazioni e sentimenti, cercate di ricordare come realmente era il vostro modo di aiutare in ciascuna delle situazioni che vi ritornano alla memoria e nelle quali siete stati di aiuto ad altri.

 

Aiuto dato e riconosciuto

Aiuto per il quali altri vi hanno ringraziato e che non sapevate di aver dato

Aiuto dato e non riconosciuto

 

Concludete questo viaggio nella memoria ricordando la vostra utilità anche per gli altri regni della natura. Nella vostra vita vi siete rivolti anche a piante della vostra casa, o del giardino, o del territorio nel quale siete cresciuti; avete dato ad esse considerazione e cura, simpatia ed amore,. Avete rivolto sentimenti positivi anche a qualche animale domestico, o agli uccellini o stupore per qualche documentario sugli animali.

Riconoscete il vostro modo di essere disponibili, lo stile con cui avete percepito e vi siete meravigliati della bellezza delle cose del mondo, lo stile con cui avete comunicato affetto ad un animale, ad una pianta, al cielo di sera, alle stelle, o ad un fiore.

 

ricordo dell'aiuto ricevuto nella vita.

 

Un regalo di un vostro compagno di scuola

Una carezza di vostra madre

Una moneta dal padre

Una guida da un bravo maestro

L'ispirazione da una canzone o musica

 

Siete qui giunti per mano alla sorte che vi sembra volubile e fugace. Poco vi siete accorti che le occasioni che hanno guidato i vostri passi sono state prodotte da esseri a voi cari, o anche sconosciuti.

Quello che è stato fatto per la vostra progressione, per il vostro cammino da altri è certamente molto maggiore di quello che potete aver percepito o notato, non tanto per vostra sbadataggine, ma perché tante sono le persone e gli esseri che effettivamente interagiscono in questo mondo e tante sono le persone dalle quali ricevete e avete ricevuto i doni.

Per rivedere almeno un po’ del tanto aiuto, dei tanti doni ricevuti, lasciate andare la vostra fantasia alle immagini della memoria.

Considerate come ogni cosa bella che ricordate è stata a voi data da qualcuno, quasi sempre sconosciuto a voi.

Il tetto di quella bella casa è stato pensato da una persona, costruito da lui stesso con altre persone, chissà quante. Quel bel prato è stato disegnato da mani contadine che per anni e anni lo hanno coltivato, … e così via, lasciatevi andare ad un viaggio molto particolare nel vostro archivio di memorie dentro il quale troverete mille situazioni piacevoli.

Sullo sfondo di queste situazioni piacevoli potrete forse scorgere la mano di una persona che vi ha aiutato, che vi ha donato qualcosa di suo e che voi, giustamente avete ricevuto, a piene mani. Tanti episodi della vostra lunga storia che vi ha portato fin qui.

Immaginate ora di inginocchiarvi davanti ad una cosa bella del vostro mondo passato, qualcosa che sapete vi ha aiutato a crescere felici. Un paesaggio, o un dono, o la tenerezza di qualche persona cara.

Osservando l'aiuto che avete ricevuto in questo modo, godete l'atmosfera che emana dal questa situazione. Davanti a questo oggetto, o dono che avete ricevuto percepite l'armonia che vi nutre il cuore, sentitela scaldarvi la gola ed il petto. Vi siete nutriti di quell'aiuto, di quel sostegno che vi è apparso davanti forse neppure richiesto, ne previsto in quel momento.

Riconoscente pure come quel dono fosse perfetto per voi in quel momento, come vi sia sembrato quasi subito ovvio e familiare, tanto che anche lo stesso ricevere quel dono, quella felice situazione , vi è sembrata cosa ovvia e facile.

Riconoscete ora che quella situazione piacevole è stata un dono di qualcuno, un miracolo che ha nutrito la vostra vita grazie all'opera di persone che forse non avete ringraziato e neppure conosciuto, ma che sono state artefici reali di quell'oggetto, di quella situazione, dell'aiuto che avete ricevuto.

Ora allargate l'orizzonte della vostra visione sui doni che avete ricevuto.

Allargate la vostra consapevolezza dalle azioni di aiuto che avete ricevuto dalle persone care alle azioni di aiuto che avete ricevuto da persone sconosciute: persone che hanno costruito la vostra casa, o la scuola nella quale avete imparato a scrivere, gli autisti dei mezzi pubblici che vi hanno portato a destinazione, i cuochi dei ristoranti, i camerieri, gli operai, gli amministratori, gli stradini e gli operatori ecologici. Non siamo consapevoli di tutto questo mare di aiuto che costantemente ci sostiene, ma ora possiamo dedicare qualche momento a considerarlo e considerare la nostra incredula reazione.

Ora allargate ancora la vostra consapevolezza sulle interazioni di sostegno che ricevete dal mondo animale, da quello vegetale e da quello minerale inanimato. Pensate a come un animale vi porti doni nella vostra vita, come effettivamente aiuti la vostra ispirazione mentale, o il vostro sentimento di armonia, o vi riscaldi con la sua compagnia ed amicizia umile.

Pensate poi ad una pianta che assiste la vostra vita, ricordatevi che essa respira la vostra anidride carbonica e produce ossigeno, ma forse anche profumi, colori armonie che aiutano il vostro benessere.

Infine pensate agli elementi della natura: l'acqua, il legno, il fuoco, la terra, i minerali.

Ciascuno vi propone un aspetto del mondo che vi può aver ispirato: il fuoco la focosità ed il calore della gioia, il legno la coerenza e fermezza dei programmi, l'acqua la tenerezza e l'accoglienza, la terra la fertilità e la ricchezza, i metalli tanta dignità dell'identità… ma anche ricordi precisi della vostra infanzia possono emergere, di attimi in cui avete ammirato la delicatezza della neve, o la leggerezza del venticello primaverile, o la maestosità del mare, o altre esperienze nelle quali avete incontrato con meraviglia la forza degli elementi della natura.

Anche da essi vi è giunta una forma elementare di aiuto, anche in essi avete ritrovato parti della vostra identità.

 

assistenza al trapasso

Probabilmente, tutti voi avete avuto esperienza di persone care defunte e comunque ogni giorno sentite parlare di morti alla tv.

Immaginatevi al capezzale del vostro caro defunto, tenetegli la mano e rassicuratelo sul fatto che tutti i suoi dolori finalmente se ne andranno assieme a tutto il corpo fisico ormai inutile dentro il quale hanno abitato. Respirate con lui questi ultimi respiri di vita… e raccomandategli di essere gentile con se stesso mentre sente il corpo che se ne va, o meglio mentre sente che il corpo si ferma e avviene il trapasso. Osservatelo chiedere con trepidazione: "ma cosa ci sarà dopo il corpo fisico?" certamente non avete risposte e potete dirgli solo che non sarà certo solo ed anzi anche i vostri pensieri lo seguiranno. Non certo amuleti fisici che resteranno in questo mondo, ma ripetetegli che molti vostri pensieri di amore e di compagnia lo seguiranno, gli stessi pensieri che vi hanno portato lì al suo capezzale. Ditegli che siete contenti di essere con lui proprio perché gli volete bene e siete lì ora a dirgli che questo amore che avete per lui sarà di compagnia nell'attraversamento, oltre la morte. Rassicuratelo ancora che potrà sentire i vostri pensieri di amore forse anche più di quanto avesse potuto sentirli in vita.

Poi vedetevi nel silenzio dopo la morte. Non c'è più parola tra voi e il vostro caro, non c'è più parola che suona nell'aria, ma osservatevi a confermare le promesse fatte, di pensieri d'affetto che sentite ancora vivi in voi per lui certi che questi pensieri, non sapete come, lo stanno accompagnando e lo confortano.

Avete portato dall'altra parte la vecchietta? E' stato un faticoso compito controvoglia, o un'esperienza nella quale vi siete coinvolti riconoscendo in quel vostro caro una parte di voi stessi? Se così è stato potete legittimamente sentirvi più completi

 

La scoperta del proprio scenario di nascita

 

Lo scenario di nascita consente di riconoscere la base delle proprie modalità di interagire durante i processi di cambiamento e di aiuto.

La nascita è un processo di cambiamento che avete rievocato nella vostra mente soggettiva con particolari e modalità che vi sono familiari. Sono familiari e attinenti alla vostra conoscenza del cambiamento e sono state da voi apprese fin dalla vostra personale esperienza della vostra nascita, esperienza che voi avete vissuto in uno stato di coscienza diverso da quello attuale perché diversa era la vostra struttura cerebrale e il vostro corpo fisico. Identica è invece la vostra identità personale.

Questa vostra identità che ora voi percepite con la vostra attenzione e consapevolezza ha registrata quell'esperienza di nascita come la principale esperienza di cambiamento della vostra vita. Siete usciti anche voi dal ventre di vostra madre, dal caldo liquido amniotico alla fresca aria ed avete iniziato a respirare, a sentire l'aria nei polmoni ed ad esistere fuori dal corpo di vostra madre, dentro un mondo con forza di gravità diversa, con luci e suoni diversi, con una possibilità di movimento e di esplorazione diversa. Avete sentito per la prima volta il vostro respiro, circolare e pieno portarvi il nutrimento dell'aria direttamente nel petto e pulirvi il corpo dai gas inutili. Avete sentito questa danza del corpo, la respirazione per la prima volta ritmare la vostra vita, proprio come avviene in questo momento. Regalatevi qualche istante per risentire la dolcezza del vostro respiro.

Continuate ad ascoltare il vostro respiro con i cambiamenti di coscienza che esso vi propone, fiducia nell'inspirazione, pace nell'espirazione, accoglienza nell'ispirazione, dono nell'espirazione, sensazioni e sentimenti collegati naturalmente a questa vostra capacità fisiologica vitale.

Era un giorno importante quando siete venuti al mondo, era la prima esperienza completa di aiuto che avete scambiato con vostra madre. Voi certamente avete contribuito, coi vostri ormoni, e con il vostro comportamento, forse anche coi vostri pensieri, al travaglio, come ha certamente contribuito lei, vostra mamma, con la sua fisiologia femminile, ma anche con le modalità con cui ha preparato quel momento, scegliendo il luogo, e la collaborazione che riteneva.

In quell'esperienza intensa, la vostra nascita, il vostro stile di aiuto ha avuto una base di formazione, in uno scenario nel quale personale sanitario, parenti, o amici, i genitori stessi hanno svolto un ruolo che voi avete percepito e registrato certamente come uno scenario di aiuto alla vostra venuta, alla presentazione della vostra persona, e voi in questo scenario vi siete sentiti immersi per la prima volta, con sensazioni le più personali, uniche, solo vostre, sensazioni e reazioni personali che voi avete strutturato in risposta e per interagire con quello scenario, con quello stile di aiuto ricevuto. Respirate come allora dentro le vostre percezioni, dentro il vostro stato d'animo di ora, dentro la vostra coscienza di ora, dentro la vostra identità di ora che è la stessa di allora. Respirate ed accogliete questi ricordi che sono rimasti nascosti dentro di voi per tutto questo tempo, lasciate che il vostro respiro porti ossigeno anche in questi vostri ricordi e che il vostro respiro circolare pulisca questi ricordi dalla polvere e dai cattivi odori.

Lasciate che esca ciò che non serve più e riportate dentro la certezza che quell'esperienza è stata comunque la vostra prima esperienza di vita autonoma, il vostro primo schema di sopravvivenza, innocente perfetto e immensamente sapiente. Siete vivi e potete perdonare eventuali errori di altri, o di voi stessi.

Ora rilassatevi un po’, respirate normalmente, rilassatevi e tranquillizzatevi. Fate gli ultimi punti di riferimento su ciò che state provando, i sentimenti, le immagini, o le sensazioni fisiche connesse a questo evento di cambiamento, la vostra nascita.

Sentitevi adeguati, e ben venuti, innocenti e perfetti. Lasciate andare sentimenti dolorosi, o negativi.

 

Gratitudine

 

Hai riconosciuto l'amore ricevuto ed hai coltivato il sentimento della gratitudine

Hai riconosciuto l'amore dato e la sua natura che ti ha connesso con l'amore

Hai visto le somiglianze del dare e del ricevere

Hai visto negli altri la tua immagine riflessa

Hai sentito la guida che ti accompagna in questo viaggio, il corpo che respira e gli assistenti che ti insegnano a pregare, a perdonare ad avere fiducia nell'equilibrio dell'universo

Grazie

 

Grazie per quello che hai dato, grazie, caro, per quello che dai.

Sono le parole che puoi rivolgerti, indirizzare verso il tuo cuore gentile, forte e libero.

Hai dato più di quello che pensi.

I tuoi pensieri non sono ancora allenati a comprendere il valore di chi sei e del tuo ruolo nel mondo.

Il sospetto di inganni inesistenti ha spesso frenato il tuo amore, e la fiducia nelle tue capacità.

Tu stesso sei talvolta ignaro dei tesori che possiedi nel tuo cuore, tesori che il mondo accoglie con gioia.

Nel dare aiuto, hai saputo rinunciare alle paure del baratto che ti facevano contare meticolosamente il dato ed il ricevuto e che ti facevano vedere nemici attorno a te. ora ti senti invece attorniato da fratelli desiderosi di condividere con te e con i quali puoi condividere il miracolo della vita.

 

Osserva bene, per un po’, il tuo modo di dare oggi.

 

Non fermarti all'apparenza esteriore, ma osserva con calma la pace che ti accompagna quando offri il meglio di te, non nell'impeto della lotta o nello spasmo dello sforzo e della fatica, ma nella sicurezza e nell'amore.

Pensi sia troppo poco? Pensi che i metri del consumismo possano mai misurare l'intensità e la perfezione di questo tuo saper dare te con amore?

Si possono lasciare andare quelle forme di misura ed abbracciare invece i giochi felici del dare, del dare se stessi per riconoscere se stessi.

E pensi che sia tutto qui? Abbiamo solo iniziato, hai percepito solo un po’ del mondo del dare, un po’ che è comunque come il tutto e che puoi ingigantire con la scelta del tuo atteggiamento mentale.

Sei riuscito per un po’ a vedere te nell'altro, a comprendere che il solo carnefice che ti insidia sei te stesso, sei riuscito ad apprezzare la potenza e la bellezza della vita che travalica i tuoi piccoli pensieri, sei riuscito per un po’ ad abbandonare i tuoi pensieri di paura della morte e riconoscerli come vuote illusioni determinate da percezioni errate e parziali.

Hai quindi completato il ciclo del dare fatto di apertura e espansione verso il mondo, fatto del fuoco della condivisione, della chiarezza, dell'intensità dei particolari delle situazioni e dei loro sinergismi turbinosi, fatto della fiducia nella trasformazione positiva, fiducia tranquilla, sicura, paziente che lascia che le cose scorrano e si mescolino al meglio; ciclo del fare completato dalla gratitudine rivolta a se e fatto dall'amore percepito come completezza, condivisione comunione, unità e perfezione.

Percepisci e ricorda questo sentimento, la gratitudine, che ti consente di sentirti connesso al mondo e appagato del tuo essere, libero da illusioni e certo della tua identità.

Ricorda che hai diritto a tutta la felicità che deriva dalla ritrovata identità, ritrovata nel riconoscerti negli elementi della natura, o negli altri esseri del mondo ai quali doni la tua attenzione e considerazione e dai quali ricevi il dono del ritrovare te stesso.

 

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