Actea racemosa, o Cimicifuga

Detta anche Cimicina, (ing Black-Cohosh, Black snakeroot, Macrotys, Bugbane) è stata chiamata da Linneo Actea Racemis longissimus.

Appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee nel genere Cimicifuga (mette in fuga le cimici) assieme ad altre 17 specie di piante erbacee, perenni, che vivono nelle regioni settentronali temperate (C. foetida della Siberia; C. americana; C. dshurica usata dalla medicina cinese). La Cimicifuga racemosa è originaria del nord america (Canada e USA orientali).

Parti usate: rizoma fresco o essiccato al sole

Usata tradizionalmente dagli indiani d'America per curare:

    • Artrite reumatoide anche associata con radici di prezzemolo, foglie di trifoglio d'acqua Menyanthes trifoliata
    • Sciatica associata a Zanthoxylum americanum
    • Ronzio auricolare " "
    • Corea di Huntington
    • Dolori mestruali e della menopausa, disturbi durante l'ultima parte della gravidanza e de stimolo delle contrazioni durante il travaglio
    • Bronchite (azione bechica)

La radice di Cimicifuga è usata nelle medicine tradizionali cinesi (C. dshurica) come rimedio anti infiammatorio, analgesico e antipiretico.

E' un importante farmaco omeopatico (per sdr. Premestruale, dismenorrea, travaglio, spasmi muscolari)

Effetti collaterali:

può causare nausea e vomito, cefalea, vertigine, arrossamento al volto; ad alte dosi neurotossica.
Forti dosi di pianta fresca posso dare gastro entero colite.
Non usare durante la gravidanza o l'allattamento.
E' spesso raccomandato lo stretto controllo medico durante la terapia.

Composizione del fitocomplesso

Triterpeni: acteina (xyloside dell'acetilaceolo)
cimicifugoside (xyloside del cimigenolo)(selettivo inibitore del trasporto di nucleosidi nel sito di membrana
di cellule di mammiferi)
xyloside 27 desossiacetolo (struttura steroidea)
cimicifugoside (inibitore del trasporto di nucleosidi nelle membrane cellulari)

Isoflavone(formononetina)(legante competitivo dei recettori estrogenici)

Alcaloidi citisina e metilcitisina (scarsi)
Tannini
Acidi fenolici: ferulico, isoferulico (inibitori della produzione di interleukina e citokine) idrossicinnamico, caffeico, ferulico e isoferulicosalicilico
Altri glicosidi: arabinopyranoside, galactopyranoside, glucopyranoside

 

Recenti ricerche

Cliniche

60 pazienti con età inferiore ai 40 anni, isterectomizzate con almeno un ovaio residuo sano, con continui sintomi climaterici, furono trattate con estriolo, estrogeni coniugati, estroprogestinici sequenziali, oppure con un estratto di Cimicifuga racemosa dopo una distribuzione randomizzata in 4 gruppi uguali. La terapia fu controllata dopo 4,8, 12 e 24 settimane con l'indice di Kupperman modificato che includeva disordini trofici dei genitali, e anche con misure sieriche di FSH e LH. L'indice clinico divenne significativamente più basso in tutti i gruppi, ma non risultarono confermate statisticamente diminuzioni parallele delle gonadotropine. Non ci furono differenze significative tra i gruppi per quanto riguarda il successo terapeutico. (Lehmann e al 1988)

I disturbi vasomotori della menopausa necessitano trattamenti come talvolta accade a pazienti con cancro. Mentre la terapia sostitutiva con estrogeni è usata nel trattamento dei sintomi climaterici, il fatto che gli estrogeni possono stimolare la crescita delle cellule del cancro della mammella sembra escluderne l'utilizzo in questi pazienti. In queste situazioni si raccomanda di procedere a tappe in modo che, dopo l'utilizzo di placebo, si utilizzino farmaci (drags) non ormonali e in fine ormoni. Sono discussi la gestione della qualità di vita e gli aspetti del consenso informato.
Rauthe G. 1996

L'associazione Cimicifuga ed Iperico è risultata molto efficace in pazienti con disturbi psicovegetativi nella pre e post menopausa. La tollerabilità è risultata molto buona.(Liske e al. 1997).

L'estratto di Cimicifuga racemosa (Remifemin) ha dimostrato una buona efficacia clinica e buona tollerabilità nel trattamento dei sintomi della menopausa (vampate, sudorazione, disturbi del sonno, umore depresso). Diversamente da quanto ritenuto in passato, la sperimentazione clinica e di laboratorio indica che l'azione della droga non è di tipo ormonale.
Liske E 1998
Una review di 8 studi nell'uomo sull'efficacia di un estratto di Cimicifuga racemosa nel trattamento dei sintomi della menopausa ha evidenziato che essa appare una sicura e reale alternativa alla terapia estrogenica per quelle pazienti nelle quali gli estrogeni sono controindicati o rifiutati.
Lieberman S 1998

Laboratorio

In una linea di cellule macrofagiche di topo sono state indagate le modalità di sintesi di alcune citokine. Su queste sintesi risultano efficaci inibitori l'acido ferulico (un componente attivo del rizoma della Cimicifuga sp. usata frequentemente nella medicina giapponese come droga anti infiammatoria) ed il desametasone. Entrambi inibiscono in modo dose dipendente la produzione delle citokine con qualche peculiarità per l'acido ferulico che appare un inibitore più selettivo. (Sakai e al. 1997)

Il Remifemin è un estratto etanolico registrato di rizoma di Cimicifuga racemosa ed è usato per ridurre le vampate climateriche. Dopo 8 settimane di trattamento con estratto di Cimicifuga i livelli di LH nelle pazienti risultarono diminuiti, a differenza di quelli di FSH che rimasero invariati. Per caratterizzare i principi endocrinologicamente attivi di questa pianta, fu sottoposto a cromatografia un estratto lipidico di Cimicifuga e testato nei ratti. Furono ottenuti 3 tipi di composti:
1 composti che non si legano ai recettori estrogenici, ma che sopprimono il rilascio di LH;
2 costituenti che legano i recettori estrogenici e che sopprimono anche la produzione di LH
3 costituenti che si legano ai recettori estrogenici, ma senza effetti sulla produzione di LH
(Duker e al. 1991)
 
Esperimenti in topi hanno evidenziato che non ci sono effetti estrogenici con somministrazioni di Cimicifuga r..
Einer Jensen e al. 1996
Un triterpenoide estratto dalla Cimicifuga, il Cimicifugoside, è risultato essere un potente inibitore dell'assorbimento di timidina 3H in varie linee cellulari (Raji, L-cells, cl1D, HeLa S3 e L-5178Y) senza interferire con il ritmo di crescita di alcun tipo di cellula studiato. Esso ha anche inibito l'assorbimento di riboside e deoxyriboside purina e pirimidina di adenosina, inosina, uridina e analoghi nucleosidi nelle cellule L-5178Y. Non ha inibito la fosforilazione di Timidina, o adenosina, o il trasporto di acidi base nucleici, zuccheri, aminoacidi e analoghi arabinosilici di nucleosidi. I risultati suggeriscono che il cimicifugoside è un potente e selettivo inibitore del trasporto di nucleosidi nel sito di membrana di cellule di mammiferi
Hemmi-H e al. 1980

Principi attivi del fitocomplesso risultano triterpeni (acteina e cimifugoside) e il flavonoide formononetina. L'estratto della radice possiede proprietà ormonali, specie estrogeniche. In particolare la Formononetina è un legante competitivo dei recettori estrogenici e si lega ai recettori nell'utero di ratti ovariectomizzati. Altri esperimenti su animali hanno evidenziato attività ipoglicemizzanti, ipotensive e anti infiammatorie. Non sono state rilevate attività tossiche ne mutagene. Gli effetti clinici riguardano significative riduzioni dei sintomi neurovegetativi paragonabili a quelli ottenuti con terapie ormonali. Buona la tollerabilità con qualche effetto collaterale gastrointestinale. (Beuscher 1995)

L'ac.Ferulico e Isoferulico sono principi attivi di radici delle specie di Cimicifuga frequentemente usate come droghe anti infiammatorie nella medicina orientale giapponese. E' stata studiata la loro azione sulla produzione di interleukina 8 di topo indotta da infezioni di virus influenzale in vitro e in vivo attraverso un sistema immunoassorbente anticorpi sandwich legati a enzima.
In vitro, sia l'acido ferulico che isoferulico inibiscono in maniera dose dipendente l'interleukina 8 nella linea cellulare di topo RAW 264.7 infettata dal virus. L'effetto dell'acido isoferulico fu maggiore di quello dell'acido ferulico: i livelli di interleukina 8 furono ridotti rispettivamente al 43% ed al 56%. Nello studio in vivo i topi infettati da virus e trattati con i due acidi e con estratti di Cimicifuga heracleifolia, dimostrarono una riduzione nella produzione di interleukina 8 osservata nel secreto broncoalveolare, mentre rimase invariata la produzione di virus. I due acidi dimostrarono anche una riduzione significativa dei neutrofili nell'essudato.
Questi dati suggeriscono che l'acido ferulico ed isoferulico sono originali e potenti inibitori della produzione di interleukina 8 e possono agire come uno dei principali componenti anti infiammatori del rizoma delle specie di Cimicifuga.
Hirabayashi-T e al. 1995
L'acido Hydroxycinnamico estere dell'ac. Fukiico e piscidico sono stati isolati da un estratto etanolico al 50 % di rizoma di Cimicifuga racemosa. Sono stati isolati anche acido 2-E-caffeoylfukiic (acido fukinolico), acido 2-E-feruloylfukiico (acido cimicifugico), acido 2-E-isoferuloylfukiico (acido cimicifugico B), acido 2-E-feruloylpiscidico (acido cimicifugico E) e acido 2-E-isoferuloylpiscidico (acido cimicifugico F), acidi liberi caffeico, ferulico e isoferulico. L'attività estrogenica dell'ac. Fukinolico è stata evidenziata dall'aumento della proliferazione (126% a 5 x 10(-8) M) di un sistema cellulare estrogeno dipendente MCF-7 comparato all'estradiolo (120% at 10(-10) M).
Kruse SO e al. 1999
Studi sulla Composizione
Molti glicosidi 9,19 ciclolanostani (9,19- cyclolanostane glycosides) sono stati isolati dalla Cimicifuga e dai generi affini. Due composti biogeneticamente fondamentali, xyloside acetilsengmanolo (acetylshengmanol xyloside) e cimicifugoside H1 sono stati isolati e la loro struttura chimica è stata chiarita. Il primo sembra essere un parente di altri glicosidi xylosidi quali cimigenol xyloside, 25-O-acetylcimigenol xyloside, 25-O-methylcimigenol xyloside e cimigol xyloside (cimigenol xyloside, 25-O-acetylcimigenol xyloside, 25-O-methylcimigenol xyloside and cimigol xyloside) estratti da C. dahurica, C. iaponica e C. acerina. Il secondo glicoside cimicifugoside H- 1, isolato dalla radice di Cimicifuga commerciale, è stato isolato assieme a cimicifugoside H-2 e H-6. Sono glicosidi originali che hanno un gruppo idrossilico in C11 e i cimicifugosidi H3, H4 e H6 erano glicosidi trinor-triterpenoli. Il comicifugoside 1 si trasformava in H2, H3, e H4 in condizioni alcaline.
Sakurai-N; Nagai-M 1996
 
Otto nuovi glicosidi sono stati isolati dalla Cimicifuga simplex (Ranuncolaceae) e la loro struttura è stata chiarita essere 23-O-acetyl-7,8- didehydroshengmanol-3-O- alpha -L-arabinopyranoside (1), 24-epi-24-O-acetyl-7,8- didehydrohydroshengmanol-3-O- beta -D-galactopyranoside (2), 7,8- didehydrocimigenol-3-O- beta -D-galactopyranoside (3), 24-epi-24-O- acetylhydroshengmanol-3-O- beta -D-galactopyranoside (4), cimigenol-3-O- beta -D- galactopyranoside (5), 25-O-methylcimigenol-3-O- beta -D-galactopyranoside (6),25-O-acetylcimigenol-3-O- beta -D-galactopyranoside (7) and 25-O- acetylcimigenol-3-O- beta -D-glucopyranoside (8). Gli agliconi genine sono state ottenute da idrolisi di 1-7 con lattasi F e di 8 con cellulase T4. L'Acerinolo è stato ottenuto da 7,8-didehydrocimigenol ed ha mostrato effetti antilipidemici.
Kusano-A e al. 1996
 
 
Tre trinor-triterpenol glycosides sono stati isolati da un gruppo di radici di Cimicifuga in commercio: cimicifugoside H-3 (1), C-32H-48O-9, mp 249- 251 degree C, [ alpha ](D) -22.3 degree , cimicifugoside H-4 (2), C-32H-48O-9, mp 265- 267 degree C, [alpha ](D) -75.0 degree , and cimicifugoside H-6 (3), C-32H-48O-10, mp 275- 276 degree C, [ alpha ](D) -64.3 degree. In base a studi chimici e spectrali è stata proposta la struttura:
  1. 11 beta ,24-dihydroxy-3 beta -( beta -D- xylopyranosyloxy)-25,26,27-trinor-9,19-cyclolanost-7-ene-16,23- dione.
  2. Cimicifugoside H-4, 11 beta ,16 alpha ,24 alpha - trihydroxy-3 beta -( beta -D- xylopyranosyloxy)25,26,27-trinor-9, 19:16,24-dicyclolanost-7-en-23-one, sembra essere generato da condensazione aldolica intramolecolare tra C16 2 C24 di I.
  3. Cimicifugoside H-6 è il derivato 15 alpha -hydroxy di 2.
Cimicifugoside H-2 che è gia stato ottenuto da cimicifugoside H-1 in condizioni acide, è stato osservato dare 1, 2 e un alpha -hydroxy enone in condizioni alcaline. Sakurai-N e al. 1995
 
Quattro nuovi glucosidi sono stati isolati da parti aeree della Cimicifuga simplex e la loro struttura è risultata essere 12 beta -hydroxycimigenol-3-O- beta -D-xylopyranoside (1), 12 beta -hydroxyeimigenol- 3-O- alpha -L- arabinopyranoside (2), 7 beta -hydroxycimigenol-3-O- beta -D- xylopyranoside (3) and 25-O-acetyl-7 beta -hydroxycimigenol-3-O- beta -D-xylopyranoside (4).
Kusano-A e al. 1995
 
Un insolito glicoside triterpenico cicloartano (cycloartane triterpenoid glycoside) è stato isolato da radici di Cimicifuga foetida. Le caratteristiche spettroscopiche sono diverse da quelli di triterpenoidi cicloartani precedentemente descritte a causa della perdita del gruppo 24 isopropilico e della presenza di un gruppo 11 OH. In base alle evidenze spettroscopiche la struttura del nuovo triterpene è stata indicata come 24-des-isopropyl-7-ene-23-one-9,19; 16,24-dicycloart-3 beta,11 beta,16 alpha,24 alpha-tetraol 3-O-beta-D-xylopryanoside, qui chiamato col nome di neocimiside. Analisi confermata con l'analisi ai raggi x.
Li-CJ e al. 1996
 
Koeda-M e al. Nel 1995 hanno isolato 3 nuovi cyclolanostanol xylosides da radici di Cimicifuga in commercio e definito la struttura molecolare.
 
Due nuovi triterpenol bisdesmosides,3-arabinosyl-24-O-acetylhydro shengmanol 15-glucoside e 3-xylosyl-24-O-acetylhydroshengmanol 15-glucoside, sono stati estratti dalla Cimicifuga dahurica.
Sakurai-N e al. 1994
 
 
Dalla radice di Cimicifuga racemosa è stato isolato un nuovo cyclolanostanol xyloside (9,19-cyclolanostane-type triterpene xyloside) assieme a 4 saponine note (cimiaceroside A, 25-O-methylcimigenol-3-O-beta-D-xylopyranoside, 27-deoxyactein and 23-O-acetylshengmanol-3-O-beta-D-xylopyranoside). La struttura è stata definita.
Bedir E, Khan IA 2000
 
Otto nuovi glicosidi triterpenici sono stati isolati dall'estratto di Cimicifuga racemosa e nominati Cimiracemosidi A-H. la loro struttura appare: 21-hydroxycimigenol-3-O-alpha-L-arabinopyranoside (1), 21-hydroxycimigenol-3-O-beta-D-xylopyranoside (2), cimigenol-3-O-alpha-L-arabinopyranoside (3), 12beta-acetoxycimigenol-3-O-alpha-L-arabinopyranoside (4), 24-acetylisodahurinol-3-O-beta-D-xylopyranoside (5), 20(S),22(R), 23(S),24(R)-16beta:23;22:25-diepoxy-12beta-acetoxy-3beta,23, 24-trihydroxy-9,19-cycloanost-7-ene-3-O-beta-D-xylopyranoside (6), 20(S),22(R),23(S),24(R)-16beta:23;22:25-diepoxy-12beta-acetoxy-3beta, 23,24-trihydroxy-9,19-cycloanost-7-en-3-O-alpha-L-arabinopyranoside (7), and 20(S),22(R),23(S), 24(R)-16beta:23;22:25-diepoxy-12beta-acetoxy-3beta,23, 24-trihydroxy-9,19-cycloanostane-3-O-beta-D-xylopyranoside (8).
Shao Y e al. 2000
 
 
Studi di omeopatia
L'associazione Caulophyllum - Arnica - Actea racemosa - Pulsatilla - Gelsemium (tutti i rimedi alla C5, due volte al giorno per tutto il nono mese di gravidanza) è stata confrontata con un placebo in doppio cieco. L'efficacia del trattamento omeopatico è risultata evidente dal fatto che erano ridotte la durata del travaglio (5.1 ore rispetto a 8.5, p<0.001) e la percentuale di distocie (11.3% rispetto a 40%, p<0.01). In un altro studio condotto nell’assistenza al parto, fu somministrato Caulophyllum C7 durante la fase attiva del travaglio in un gruppo di madri sane (5 granuli per ora ripetuti per un massimo di 4 ore) [Eid 1993]. La durata del travaglio (periodo di dilatazione della cervice) fu ridotta significativamente nelle donne trattate (227 minuti) rispetto alle donne non trattate (314 minuti), queste ultime facenti parte di una casistica retrospettiva raccolta in modo che sia compatibile e uniforme con quella del gruppo trattato. Gli stessi risultati sono stati confermati in uno studio in doppio cieco [Eid 1994]. Anche un altro gruppo [Ventoskovskiy 1990] ha riportato dati positivi per l’effetto di un complesso omeopatico (Pulsatilla nigr. 1M, Secale corn. C50, Caulophyllum thalictr. C50, Actea rac. C200, Arnica mont. 1M) nella terapia coadiuvante del parto (prevenzione dell’inerzia uterina e riduzione dei fenomeni emorragici).
 
In estrema sintesi
Confermata dalla ricerca clinica l'efficacia della Cimicifuga r. nella terapia delle turbe funzionali del climaterio, determinata ad una azione dei diversi principi del fitocomplesso attivi sia come anti LH, sia con una ancora non chiara azione regolatrice estrogenica: sembra infatti che la droga non abbia una azione estrogenica diretta significativa, ma altri studi di laboratorio osservano attività estrogenica da parte di componenti (ac. Fukinolico) da poco individuati. In ogni caso, data la delicatezza e la complessità dell'azione del fitocomplesso, Wade C e al.(1999) esprimono critiche alla moda di un autotrattamento fitoterapico sostitutivo della terapia estrogenica raccomandando la prescrizione medica.
Confermata dalla ricerca clinica l'efficacia nella colite ulcerosa e
In laboratorio è stata confermata l'azione anti infiammatoria ed antivirale con ricerche sull'ac. Ferulico e sui flavonoidi. Interessanti azioni su cellule neoplastiche in laboratori fanno intravvedere possibili azioni antineoplastiche.
L'interesse della ricerca sulla composizione biochimica, in particolare verso glicosidi terpenici individua continuamente nuove moledole di struttura anche inconsueta ad arricchire al complessità della composizione del fitocomplesso.

Azione farmacologica

Indicazioni

Antireumatico

dolori muscolari locali o generali da sovraffaticamento, raffreddamento e variazioni di temperatura rapida;

lombalgia; febbre reumatica;

artrite reumatoide

Emenagogo, estrogenico

Dismenorrea, nevralgie ovariche e uterine, leucorrea e perdite ematiche intermestruali, prurito vulvare, sdr. premestruale;

utile dopo interventi chirurgici ginecologici; riduce il dolore uterino durante la gravidanza e usato in piccole dosi per preparare il parto (provoca le naturali contrazioni intermittenti ed è molto efficace nel ridurre il dolore post parto e l'agitazione nervosa).

In menopausa: è considerato un rimedio specifico dei sintomi da deficit estrogenico (compresa pubertà e gravidanza); depressione climaterica; vampate di calore; prevenzione dell'osteoporosi.

Sedativo,

antidolorifico,

antispastico antiinfiammatorio

blando espettorante:

Spasmi muscolari;

nella chorea (in associazione con parti uguali di Valeriana); nell'epilessia,

nelle manifestazioni isteriche quando connesse a problemi mestruali;

sciatica, mialgie intercostali, acufeni, cefalea.

Riduce la tosse, l'irritazione bronchiale; anti influenzale (riduce la febbre e i dolori)

Nella pertosse e nell'asma agisce come antispastico

Ipotensivo (?)

 
Dosaggio
Decotto 7 grammi in 3 volte al dì
Tintura 20 30 gg per 3 al dì
 
secondo Andrew Pengelly
Dried herb: 0.3-2gm
Fluid extract (FE) (BP1898) 0.3-2Ml.
Tincture ( BPC1934) 1:10/ 60%, 2-4Ml.[16], (BP1895) 1:8; (USP) 1:5
Elixir (FE + Simple Elixir + Alc. + Carbonate of Mg.)
Comp. Elixir (FEs Cr/wild-cherry/liquorice/senega/ipecac)

 

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