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TERMOVALORIZZATORE

ALTOLA' DEI SINDACATI ALLA POLITICA DI RIFONDAZIONE

di PIERGIORGIO LIBERATI

MARTEDI 14 NOVEMBRE 2006

Ancora una volta Rifondazione mette il bastone tra le ruote alla costruzione del termovalorizzatore del quale AMA ha assoluto bisogno. A parlare è Maurizio MAROZZI, segretario Regionale e responsabile Ambiente per Roma e Lazio della Fit-CISL. Il riferimento va al segretario romano di Rifondazione comunista, Massimiliano Smeriglio che, schierandosi contro la posizione del Presidente dell'AMA  Giovanni Hermanin, ha ribadito l'assoluta contrarietà del partito di Bertinotti all'impianto per la combustione dei rifiuti. A rispondere questa volta sono i sindacati. E' da anni, infatti, che la CISL si batte affinché la municipalizzata dell'ambiente abbia il suo impianto. Smeriglio nasconde la testa come gli struzzi per non affrontare il problema., tuona MAROZZI, spiegando come "Roma produce circa 5mila tonnellate di rifiuti al giorno: anche se come dice Smeriglio riuscissimo ad arrivare al 30% di raccolta differenziata (oggi ferma all' 8%, ndr), avremmo un altro 70% da smaltire, circa 3200 tonnellate.

Come fare senza termovalorizzatore?".

A questo va aggiunto che, secondo voci interne all'AMA, a luglio 2007 il gassificatore privato di Malagrotta (di proprietà dell'avvocato Cerroni) potrebbe entrare in funzione, visto che la discarica ormai è colma. E' giusto che anche AMA abbia il suo impianto. Non si può continuare con le parole, bisogna guardare i fatti. La differenziata non decolla, molti non vogliono tenere in casa 5 o 6 raccoglitori e c'è urgenza di intervenire su Malagrotta: a questo punto è meglio che lo faccia AMA, piuttosto che un privato, prosegue MAROZZI, d'accordo anche Hermanin per quanto riguarda l'aumento della Tari, la tassa sui rifiuti. - Sono 4 anni che AMA, per motivi di campagna elettorale provinciali, regionali e infine comunali non aumenta la tariffa - spiega il sindacalista della Fit-Cisl, che conclude: Se pensiamo che il piano per le tariffe è triennale e calcoliamo che l'inflazione annua e circa il 2%, allora dovremmo prevedere un aumento Tari almeno del 15% per coprire i vecchi quattro anni e i prossimi tre.

      

 

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