IL FLUSSO DELLA VITA
La vita è in continuo movimento, continua mutazione.
E' una sua caratteristica fondamentale.
Fa parte della sua essenza.
La stagnazione produce fermentazione, malattia... morte.
Per questo la vita si rinnova sempre.
Dunque, se noi comprendiamo il senso profondo di questa essenza vitale, possiamo intraprendere questo "cammino" abbandonandoci fiduciosi al suo fluire, senza opporre resistenza ma cercando di assecondarlo nel suo altalenante moto.
L'abbandono al flusso armonioso della vita, che per la specie umana è scandito da più fasi, o per meglio dire, "stagioni", non comporta però un'inattività, un "non esercizio" della nostra volontà. No, l'abbandono non è questo.
Innanzi tutto è importante contemplare i due aspetti dentro al nostro "essere": il "sentire" e la "comprensione" del cuore. Il cuore è la sede dell'anima e della sensibilità. Centro focale della coscienza.
Espressione somma dello Spirito. Centro attraverso cui si riversa l'onda della Vita nelle sue Note più elevate. Per cuore, è ovvio, non intendiamo il muscolo pulsante, ma la sua controparte invisibile che si posiziona non alla sinistra del nostro corpo, ma al centro del petto.
Dunque, solo attraverso queste capacità del cuore, possiamo entrare in Armonia con la Vita.
Non è un esercizio metodico. Non è una tecnica. Nemmeno può essere raggiunta con il ragionamento e le facoltà mentali. Anzi, queste, il più delle volte, hanno il potere di allontanare dalle vie del cuore.. imprimendo egoisticamente il loro orgoglio.
La mente, pur essendo uno strumento straordinario, se illuminata dalle alte vie del cuore, ricordiamolo, è la sede dell'ego.. ed è causa di molte disgrazie se la si lascia libera di imporsi.
Nè tanto meno possiamo reprimerla, ottenendo così l'effetto contrario:
la creazione di contrasti laceranti e il pericolo di infilarsi in un LABIRINTO psichico, di cui poi sarà difficile liberarsi.
Piuttosto lasciandoci guidare dalla dolcezza del cuore e dalla sua sensibilità, possiamo trovare quel giusto equilibrio fra ragione e sentimento, e sentire in noi l'onda del flusso della Grande Vita che ci pervade e ci trasporta.. verso esperienze preziose di crescita.. in luoghi, dove la ragione, a volte, si rifiuta di andare.
Quando ristagniamo troppo nelle nostre posizioni, quando ci facciamo sommergere dalla "routine" e soffochiamo il nostro spirito creativo, allora, LA VITA, provvede a farci mutare, o prima, o dopo, attraverso il Dolore, la Sofferenza.
Questo stato, si può espletare a vari livelli: fisico, emozionale, sentimentale o mentale. Oppure vengono coinvolti più livelli contemporaneamente, secondo le necessità.
In realtà, è la reazione profonda del nostro Spirito, che guardando il nostro Bene ultimo, cerca di svincolarsi da situazione di "morte imposta" dalle scelte del nostro "io" superficiale.
Tutto è stato concordato prima della nostra reincarnazione, e se deviamo troppo dal percorso evolutivo da noi stessi scelto, ecco che il richiamo si fa più forte.
Può capitare che, nonostante i forti richiami del dolore e della malattia, a volte, causa ostinazione o mancata comprensione del problema, l'ego non vuole assecondare le richieste dello Spirito, e si arrocchi su posizioni di difesa.. che rasentano l'assurdo.
Sta di fatto che gli altri vedono chiara la soluzione ai nostri problemi e ci consigliano continuamente, mentre a noi questi consigli appaiono non veritieri, fuori luogo o addirittura, nella peggior delle ipotesi, offensivi per la nostra persona.
Ecco perchè in una qualsiasi situazione di sofferenza, occorre anzitutto ritornare all'umiltà, all'ascolto del nostro cuore.. che a volte.. ci parla, anche attraverso i fatti, gli accadimenti della nostra vita quotidiana.. o attraverso le parole dei nostri simili.
Non vi è malattia, problema che non possiamo risolvere..
anche le più terribili e brutte calamità, vengono sconfitte quando il potente flusso della Vita torna a fluire liberamente in noi.
E' come acqua fresca e rigeneratrice che spazza via ogni sozzura, ogni fermentazione, ogni stato di morte e di negatività.
Qualcuno obietterà che, ad ogni modo, i problemi, le malattie, le sofferenze, sono più frequenti e accentuate man mano che si procede negli anni e ci si incammina verso la vecchiaia.
Questo è vero solo in parte. Nel senso che ci siamo abituati a questo nella nostra società a causa dell'ignoranza delle Leggi naturali che governano la Creazione, e avendo passato una vita giovanile a infrangerle pesantemente e frequentemente, ed essendoci poi ristretti in asfissianti abitudini di vita famigliare, ecco che ai primi sintomi del naturale invecchiamento delle cellule e degli organi, i problemi, il dolore e le malattie si manifestano pesantemente, facendoci perdere il filo dela comprensione.. Questo degenera ulteriormente affidandoci all'attuale medicina che invece di aiutare il malato a risalire alle cause della sua malattia, tende a coprire i sintomi e ad eliminare il dolore, sopprimendolo con potenti farmaci sintetici, che alterano ancora di più i delicati equilibri del nostro corpo, impedendo al flusso della Vita di pervaderci e di riportare l'Armonia.
Ci si sente guariti. Si tira avanti, ma si dipende dai farmaci che faranno, negli anni, scempio di quello che rimane della nostra capacità di assorbire ed elaborare l'Energia Vitale che sostiene tutte le esistenze.
Se invece la nostra società si fosse evoluta non solo tecnologicamente ma, in pari misura, anche spiritualmente, avremmo potuto procedere nel cammino della nostra vita senza troppi "incidenti" e con una crescita armoniosa che ci avrebbe portato, dalla giovinezza, alla maturità, a trovare quell'equilibrio interiore, quella saggezza, tale da permettere una vita armoniosa, che sicuramente avrebbe rallentato l'invecchiamento del nostro corpo, ma soprattutto avrebbe mantenuto la nostra anima giovane, bella e splendente, così come era partita nella purezza della nostra infanzia, negli ideali della nostra giovinezza, fino a giungere ad una sana visione della Realtà, dove l'equilibrio fra reale ed ideale si sarebbero concretizzati con l'esempio delle scelte e dei comportamenti della nostra esistenza, certa testimonianza e arricchimento per le generazioni future e stimolo vitale per tutto il tessuto sociale nel quale siamo inseriti e viviamo.
L'umanità è un grande corpo, del quale noi siamo le cellule viventi.. e la nostrà sanità, ciò che noi realizziamo in virtù della nostra comprensione e dei nostri sforzi, arricchisce l'intero tessuto sociale.
Dunque risulta chiaro che per risanare questo Corpo Malato dell'umana società, sono ininfluenti gli sforzi politici e di potere, tutte quelle iniziative che si esplicano dall'esterno all'interno, ma è dall'interno dell'individuo stesso, dalla maturazione della sua coscienza, dalla volontà di Bene e di riscatto che può iniziare quel processo di rigenerazione del Corpo sociale, affinchè il flusso Vitale Universale torni a fluire liberamente nelle singole cellule umane ispirandole, illuminandole e trasformandole verso un servizio disinteressato a beneficio di tutta la comunità.
La vittoria dell'Amore sull'egoismo, del Bene comune sull'interesse personale, senza però ledere la creatività e la libertà dei singoli individui. In questo delicato equilibrio sta la soluzione ai nostri problemi. Questo è ancora possibile. Questo è sempre possibile. Perchè la Vita non si ferma mai. E dove trova il blocco, l'ostruzione, mette in atto le sue difese, le sue armi, che a volte a noi risultano tragiche e dolorose.
Non imputiamo al destino, o alla durezza della Natura, se l'umanità
si troverà a condividere momenti di intenso dolore collettivo nel futuro. Se arriveremo a quel momento, sappiate che l'abbiamo voluto noi con le nostre scelte, sappiate che la Vita ci richiamo con dolore al rispetto delle sue Leggi d'Amore e di Armonia per tutta la Creazione.
11 SETTEMBRE
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