MARGHERA (VE) - 18 NOVEMBRE 2002
di Luca G.
Pantaloni di
pelle nera, camicia a mezze maniche bianca, giacca e cravatta:
è così che si presenta Manuel sul palco del Centro Sociale Rivolta.
Non fà in tempo a raggiungere il microfono che le note di Milano
Circonvallazione Esterna iniziano il concerto e la bolgia si
scatena...tanta, tanta, tanta gente già carica a mille, il pogo inizia quasi
subito nelle prime file e si protrarrà per quasi tutto il concerto...
Scenografia completamente rinnovata, molto più tecnologica e sicuramente
meno "selvaggia" della scenografa della prima parte del tour...erano
state
annunciate sorprese e ce ne sono state davvero tante.
Quella principale, ovviamente, riguardava la scaletta...sono stati
rispolverati i primi brani, i brani di Germi...un ritorno alle origini
perfettamente circondati dai grandi capolavori degli album successivi.
Non lo chiamerei più "Quello che nonc'è tour"...questo è stato
"Tutto
Afterhours tour"...e l'oscar della canzone della serata và sicuramente a
Strategie.
Bellisima versione rivisitata in stile, direi quasi, reggae...richiesta da
un ragazzo del pubblico in un momento di silenzio e presentata subito dopo
con manuel che rideva...sembrava quasi che il ragazzo e manuel fossero
d'accordo...è venuta perfettamente, tutta da ascoltare.
"Mio fratello è figlio unico" e "Posso avere il tuo
deserto", le canzoni più
adatte ad un concerto che all'ascolto in un cd...ma in realtà, forse tutte
le canzoni sembrano perfette durante un concerto...che sia questa la
grandezza degli afterhours?!
Problemi tecnici inesistenti!
Questa sì che è una notizia...e i sorrisi di manuel si sono prolungati per
tutto il concerto, una canzone dopo l'altra...manuel rilassato e per niente
scazzato...solo in una occasione, sulle note di "Senza finestra", con
il
pubblico che rumoreggiava...Manuel ha zittito il pubblico, esigeva il
silenzio e l'ha ottenuto...e non era facile, c'era un pubblico veramente il
palla, agitato e incazzato.
E' venuto il rapace, c'erano gli architetti, il male di miele...non potevano
mancare, e ancora una volta rimango interdetto all'ascolto di Non è per
sempre, anticipata da un fischiettio di manuel senza nessun strumento...non
me l'aspettavo, credevo che l'avesse messa definitivamente in cantiere.
Momenti di grande musica, simbiosi tra palco e pubblico con "La verità che
ricordavo", anche se quì, manuel, ha sbagliato completamente la seconda
strofa...ma chissenefrega, la partecipazione totale c'è stata comunque e
questo è ciò che conta...e poi anche gli altri del gruppo lo hanno
perdonato...e hanno riso insieme a lui...magari è stato fatto apposta, o
no?! Non lo sapremo mai...manuel è così...dolce e incazzato, sorridente e
nervoso, agitato e tranquillo, divino e luciferino, la sintesi perfetta del
contrasti umani tutta concentrata in un corpo solo.
"Non sono immaginario"..."Bunjee jumping" (altra novità...non
una ma tre
televisioni accese, così, almeno si limitano gli eventuali problemi
tecnici...non và una tv...beh, ci sono le altre due!!!!)...e il solito
rituale che mi accompagna da un pò di tempo...BYE BYE BOMBAY ascoltata
rigorosamente ad occhi chiusi, con le luci e i colpi della batteria che
muovono letteralmente il mio corpo...e come sempre, come è accaduto troppo
spesso quest'anno è ancora un pò di me che se ne và...
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