MENU

CRISTINA DONA'

Quando, nel febbraio 1997, il suo album d’esordio Tregua, prodotto magistralmente da Manuel Agnelli, arriva nei negozi, Cristina Donà ha già le idee piuttosto chiare sul come portare sul palco questa collezione di canzoni.

Mentre la stampa italiana grida al miracolo, le interviste si susseguono e il pubblico cresce, Cristina Donà arriva alla fine dell’anno conquistando la TARGA TENCO come “Migliore album d’esordio”, il premio indetto dalla rivista MAX (“Max Generation”), il prestigioso referendum di MUSICA&DISCHI, indetto tra una selezionata cerchia di addetti ai lavori, come “miglior album d’esordio” e, nell’agosto del 1998, il Premio Lunezia come “Miglior autore emergente” per il valore poetico delle canzoni.

 L’anno più lungo della vita di Cristina termina e lei decide di fermarsi, dopo una lunga stagione di concerti dal vivo che ne hanno aumentato la credibilità presso gli appassionati e i critici, per pensare alle prossime avventure musicali; ma prima di “ritirarsi a riflettere”, incide Maryan di Robert Wyatt assieme alla cantante dei C.S.I. Ginevra Di Marco per The Different You, l’album tributo a questo incredibile personaggio della musica moderna.

Negli stessi mesi la troviamo ai cori nei dischi di La Crus, Afterhours e quindi Massimo Volume ma la voce così affascinante e unica che l’ha fatta conoscere arriva anche oltreoceano, dove l’acclamato cantautore newyorkese Eric Wood, incidendo il suo album Illustrated Night, ritiene giusto di chiedere all’artista italiana di cantare dei duetti in tre canzoni.  

Cristina è altrove, sulle tracce delle canzoni nuove ancora senza forma, di nuove fonti di ispirazione, di linee espressive che le permettano di evolversi artisticamente proprio come ci si evolve umanamente, di una irrefrenabile voglia di cambiare e di affrontare la seconda fatica discografica con un approccio differente. Nido, il suo secondo album per la Mescal, prende forma nei lunghi mesi trascorsi lontano dai riflettori (con le dovute eccezioni).

A differenza di Tregua, Cristina parte con la sua band (Cristian Calcagnile, batteria e Marco Ferrara, basso) alla quale si aggiunge Lorenzo Corti alle chitarre. Nelle settimane trascorse in studio, altri amici intervengono nelle canzoni: Morgan, dei Bluvertigo, pennella un pianoforte impetuoso in Volevo essere altrove, mentre il talentuoso cantautore fiorentino Marco Parente suona la chitarra in Brazil: Cristina aveva duettato nel suo meraviglioso album Testa di cuore (Senza voltarsi) qualche tempo prima. Nel terzetto d’archi della titletrack Nido troviamo un vecchio compagno d’avventura, il violinista Davide Rossi (già nei Mau Mau e poi negli Afterhours e quindi alla corte di Robert Fripp). Infine, “il grande uomo magico”, Robert Wyatt.

Manuel e Cristina spediscono a Robert alcuni brani nuovi, e lui decide di “intervenire” in quel capolavoro che è Goccia, una canzone destinata a lasciare il segno. Con questi particolarissimi treatments, Goccia assume un tono ancor più fantasmagorico, ottiene il varo destinato solo a grandi vascelli diretti verso rotte avventurose.  

Discografia:

Tregua        Mescal        1997

Nido            Mescal        1999

 www.mescal.it

  Al momento Cristina Donà è al lavoro per realizzare il terzo disco che uscirà nel 2003. 

MENU        OSSIGENO

fioremalvagio@libero.it