1.
Il mero possesso di titoli di studio per accedere a qualcosa e' una discriminazione e va abolita (pag.25); la discriminazione dovrebbe avvenire
soltanto in base alle capacita' e non al pedigree scolastico (pag.136).
Il sistema scolastico non eguaglia le possibilita' ma ne monopolizza la distribuzione (pag.27) essendo considerato in tutto il mondo la sola istituzione preposta all'istruzione (pag.21), senza tenere conto che la maggior parte di cio' che un individuo impara lo apprende fuori dalla scuola e spesso casualmente (pagg.27 e 51).
Nei fatti, sostiene l'Autore, "chi esercita una specialita' potrebbe anche insegnarla" (pag.30). Gli stessi adolescenti possono guidare loro compagni all'esplorazione scientifica (pag.32); le attivita' non professionali sono considerate con sospetto mentre, al contrario, l'apprendimento e' in massima parte il risultato "di una libera partecipazione a un ambiente significante" (pag.64).
Di solito invece i professionisti, fra cui anche gli insegnanti, salvaguardano
le loro professioni facendo credere che sia molto difficile imparare ad
esercitarle (pag.29): chi ha capacita' trae profitto dal non diffonderle (pag.134). Le scuole creano posti di lavoro (pag.53) ed offrono "occasioni illimitate di sprechi legittimi" (pag.74); con la scuola, tutto diventa misurabile (pag.66).
Le scuole sono variabili indipendenti del sistema sociale (pag.113); una societa' scolarizzata puo' persino giustificare guerre pedagogiche (Vietnam, pag.80).
2.
Con la borghesia nasce il concetto di fanciullezza (pag.48) ed il sistema scolastico che, essendo obbligatorio e destinato ad eta' specifiche, giustifica l'esistenza della fanciullezza (pag.50).
Il dibattito critico e specializzato avviene sulla stampa, non dalla cattedra (pag.60). Secondo l'Autore, l'insegnante riassume in se' le funzioni di giudice, ideologo e medico, e pertanto una societa' liberale non puo' fondarsi sul sistema scolastico moderno: "dai rapporti insegnante-allievo sono infatti escluse tutte le salvaguardie della liberta' individuale" (pag.54). Il giudizio di una persona stabilisce cosa e quando deve imparare un'altra persona (pag.68); in piu', ci sono le leggi sulla minorita' giuridica ed economica e che limitano i diritti di riunione e di movimento del bambino (pag.55). Occorre invece, secondo l'Autore, conferire cittadinanza piena ai ragazzi di dodici anni (pag.128).
L'educazione e' il rituale d'iniziazione fondamentale della civilta' mondiale di
oggi (pag.63); la descolarizzazione dovrebbe essere la premessa di qualsiasi
movimento per la liberazione dell'uomo (pag.75).
Il programma didattico sarebbe riconoscibile solo retrospettivamente (pag.148): Epimeteo era
colui che capisce a posteriori (pag.157), uno sciocco, un ottuso?
Il rapporto autentico fra maestro e allievo e' gratuito ed e' un privilegio per
entrambi (pag.150). Le scuole, gli ospedali, i tribunali, le chiese, snaturano le professioni in ruoli, con un servizio finale piu' carente, costi piu' elevati, maggiori entrate per i membri meno preparati della professione (pag.152).
3.
L'industria produce ormai manufatti dal funzionamento comprensibile solo agli specialisti (pagg.121 e 124), ed anche molti luoghi pubblici delle citta' sono divenuti impenetrabili (pag.126):
la descolarizzazione comporta che i processi di produzione siano accessibili per
il loro valore didattico (pagg.126 e 129).
Le istituzioni producono oggi tutto cio' che c'e' di buono (pag.160); il progresso si fonda
sul principio folle secondo cui ad ogni richiesta soddisfatta segue una richiesta
maggiore da soddisfare (pag.161): il valore marginale "si autotrascende incessantemente" (pag.167) causando inquinamento ed esaurimento delle
risorse, i risultati delle scelte politiche sono spesso opposti ai fini da esse dichiarati (pag.169).
Meeting, riunione, non indica piu' oggi l'atto di incontrarsi con altri ma e' il prodotto
istituzionale delle organizzazioni (pag.141).
4.
L'Autore rileva confusione fra servizio e valore: "salute, apprendimento, dignita', indipendenza e creativita' si identificano, o quasi, con la prestazione delle
istituzioni che si dicono al servizio di questi fini" (pag.11); ne conseguono stanziamenti sempre maggiori di denaro
accompagnati da progressivo degrado (pag.12). Organismi burocratici sono la scuola, "la famiglia consumistica, il partito, l'esercito, la chiesa, i media"
(pag.12): le burocrazie stabiliscono sia per i ricchi che per i poveri cosa e' legittimo e cosa non lo e'
e sono alla base della moderna versione della poverta', che e' impotenza psicologica oltre che poverta' economica (relativa); si dice allora che il denaro non basta, oppure che e' stato speso male,
anziche' cercare soluzioni al di fuori delle istituzioni (pagg.13-16). Inoltre,
la discriminazione e i costi aumentano con i corsi speciali, le classi separate,
gli orari piu' lunghi (pag.188, escalation scolastica, pag.23).
La crescita come consumo illimitato non porta alla maturita': "l'impegno a un incontrollato aumento quantitativo invalida la possibilita' di uno sviluppo organico" (pag.70).
Servizi e loro prestazioni |
Valori |
insegnamento |
apprendimento |
scuola |
educazione |
promozione |
istruzione |
diploma |
competenza |
parlare |
dire qualcosa di nuovo |
cure mediche |
protezione della salute |
polizia |
sicurezza personale |
equilibrio militare |
sicurezza nazionale |
velocita' |
locomozione efficiente |
corsa al successo |
lavoro produttivo |
5.
Sono istituzioni manipolatrici scuola, forze armate, prigioni,
manicomi, ospizi, orfanotrofi (pagg.84-86); sono istituzioni conviviali i servizi
postali, telefonici, dell'acqua (pag.87), le strade aperte a tutti (pag.91); il
sistema autostradale e' invece secondo l'Autore soltanto un accessorio delle auto private (pagg.91-92).
L'assistenza sanitaria, il commercio, l'amministrazione del personale e la vita
politica sono istituzioni che convergono "all'estremita' manipolatrice
del nostro spettro" (pag.96), la quale trascende le tradizionali
distinzioni fra destra e sinistra (pag.85).
la scuola come istituzione manipolatrice |
istituzioni conviviali |
eta' dei discenti |
scambio universale di capacita' |
rapporto determinante con l'insegnante |
inclinazione naturale ad imparare |
frequenza a tempo pieno, imbuto |
reti o trama (pagg.108 e 115) |
programma obbligatorio di studi |
si attivano per iniziativa autonoma degli utenti |
valore dell'escalation |
regolamenti pongono restrizioni al loro uso |
obsolescenza pianificata |
beni durevoli (pag.99) |
vita di consumi |
vita d'azione |
fabbricazione di prodotti |
comunicazione e interazione sociale |
etica protestante |
etica aristotelica (pag.98) |