1.
La religione non e' sempre atto positivo di fede ma talvolta soddisfa solo il bisogno di protezione (pag.9). Inoltre non sono sempre stati i preti ad occuparsi dell'anima: in Grecia erano i filosofi (pag.10); per questo aspetto, gli interessi del teologo e dello psicologo coincidono (pag.29).
Religione, secondo Fromm, e' "ogni sistema di pensiero e d'azione, condiviso da un gruppo, in cui l'individuo trovi orientamento e insieme un oggetto di devozione" (pag.25). Nessuna societa' umana, sottolinea Fromm, e' concepibile senza religione, definita in senso ampio; ogni uomo ha bisogni religiosi, che si manifestano in modi diversi: la domanda non e' percio' se un uomo sia religioso oppure no, ma quale e' la sua religione (pag.28).
2.
La nostra vita collettiva e' simile ad uno stato di schizofrenia ed e' caratterizzata da smarrimento, caos dello spirito, frattura fra pensieri ed affetti (pagg.7-8).
La nevrosi e' un regresso a forme primitive e private di religione (riti privati, pag.32; isolamento, pag.34): chi non riesce a costruire un'immagine reale del mondo e di se' ne costruisce una illusoria cui rimanere fedele; la scelta non e' religione o filosofia si oppure no, ma religione o fisolofia benefica oppure nefasta (pag.30).
Sotto il rivestimento monoteistico rimangono credenze primitive, idolatria, culto del potere, "culto degli antenati, totemismo, feticismo, ritualismo, igienismo, e via dicendo" (pag.31). Il totemismo e' molto diffuso (fanatismo, pag.33).
Religioni autoritarie |
Religioni umanistiche |
potere superiore e invisibile |
possibilita' umane, autorealizzazione |
peccato, dolore, colpa, paura, obbedienza |
gioia |
l'uomo e' in potere |
potere dell'uomo |
Dio perfetto, uomo perfetto |
Dio come immagine di cio' che l'uomo e' in potenza |
Dio minaccioso e vendicativo, idolatria, |
ispirazione religiosa (di atei e credenti), ragione |
parole, chiese, riti irrazionali (involucro) |
esperienze, riti razionali (salutare, applaudire, |
ideali remoti e astratti (vita eterna, futuro imprecisato) |
solidarieta' con tutte le forme di vita |
teologia calvinista, prima parte del Vecchio Testamento |
Buddismo, Gesu', Socrate, Spinoza, Isaia, Taoismo, |
Ovunque la religione si sia alleata col potere secolare, e' divenuta autoritaria (pag.48).
3.
Le idee di giusto/ingiusto, vero/falso sono condizionate dal nostro appartenere al gruppo, al branco: l'Autore distingue "l'oerintamento per via di prossimita' al branco e quello per via di ragione" (pag.53).
La differenza fra morale e religione e' in gran parte epistemologica (pag.79); le scoperte scientifiche infondono insieme umilta' e fiducia, che sono entrambi sentimenti di natura religiosa (pag.85).
L'umanita' e' la somma delle possibilita' umane (pag.82), l'io individuale e' una goccia nell'oceano.
4.
La psicanalisi studia i processi di razionalizzazione, che tendono a nascondere o deformare i motivi veri dell'azione (pag.55); Fromm distingue la psicanalisi che si propone come risultato finale dell'adattamento sociale, da quella che invece vuole curare l'anima (pag.59; relativismo sociale versus leggi immutabili valide in ogni ambiente culturale, pag.66).
La psicanalisi e' ricerca della verita', per la quale non e' sufficiente la convinzione soggettiva (pag.68); talune idee hanno radici emotive nel carattere dell'individuo, altre sono solo clichés (pag.68). I legami incestuosi impediscono di distinguere il bene dal male, il vero dal falso, distinguono soltanto cio' che e' familiare dallo sconosciuto (pag.70). Il sintomo nevrotico e' un segnale (pag.65).
La psicanalisi ha dimostrato che la norma piu' importante e' ama il prossimo tuo come te stesso (pag.74), la terapia analitica tenta di restituire la capacita' d'amare. Non ci sono pero' ricette per essere felici e vivere bene (pag.79); bisogna essere in uno stato attivo di pace con la propria coscienza.
La facolta' piu' importante dal punto di vista terapeutico e' stupirsi e fare domande (pag.81).