Scheda bibliografica:

Erich Fromm

VOI SARETE COME DEI
Un'interpretazione radicale del Vecchio Testamento
e della sua tradizione

(1966/ed. Astrolabio-Ubaldini, Roma 1970)


1.
Fromm sottolinea il carattere rivoluzionario del Vecchio Testamento, il cui tema principale e' "la liberazione dell'uomo dai legami incestuosi del sangue e della terra, dalla sottomissione agli idoli, dalla schiavitu', dai padroni potenti" (pag.9) e ne da' una interpretazione nel senso dell'umanesimo radicale, una filosofia globale che si puo' ritrovare anche negli scritti di Amos, Socrate, Kant, Herder, Lessing, Goethe, Marx, Schweitzer e degli umanisti del Rinascimento e dell'Illuminismo (pag.13).
Il punto centrale dell'Antico Testamento e' la lotta contro l'idolatria (pag.32), il fine dell'agire umano e' un processo costante di auto-liberazione dalle catene della natura, del passato, del clan, degli idoli, della schiavitu' (pag.50). L'obbedienza a Dio ed alle sue leggi aiuto' l'uomo a liberarsi dai legami incestuosi primari (natura, clan, madre, sangue, terra, pag.52), che e' la condizione per l'evoluzione umana (pag.62); l'indipendenza completa e' pero' difficile (dalla nazione, dal gruppo sociale, dal denaro, dai propri successi e dal proprio narcisismo, pag.54).
La vita e la morte nella Bibbia non sono fatti biologici ma valori e principi, si puo' essere morti ma vivi biologicamente (pag.122). Gli ebrei, secondo Fromm, proprio a causa della loro tragedia storica, furono capaci di mantenere una cultura umanistica (pag.15).

2.
L'uomo e' fragile, debole, ma e' un sistema aperto (pag.55).
Nella concezione biblica, osserva l'Autore, qualsiasi intervento umano e' lavoro, mentre il riposo e' uno stato di pace fra uomo e natura ed il Sabato e' il giorno di tale armonia (pag.132); l'idea profetica di pace e' quindi armonia non solo fra gli uomini ma anche fra uomo e natura (pag.85).
Fromm descrive la fondamentale dicotomia esistenziale: l'uomo sa di essere dentro la natura e tuttavia di trascenderla; il primo atto di liberta' e' la liberta' di disobbedire (pag.60).

Etica autoritaria

Etica umanistica

autorita' interiorizzata (genitori, stato, religione)

nostra personalita' totale

coscienza eteronoma

coscienza autonoma

dovere

responsabilita'

idolatria, alienazione, narcisismo

amore per la vita

super-io freudiano

io aperto al mondo

uomo come mezzo

uomo come fine

3.
Concetti e simboli esprimono esperienze, ma non sono esperienze, sono come il dito che indica la luna e che non e' la luna (pag.17); quando il concetto si separa dall'esperienza cui si riferisce, diventa un'ideologia (pag.16).
L'esperienza religiosa non e' necessariamente teistica, puo' essere non teistica (pag.41); primo elemento caratteristico e' il sentire la vita come un problema (pag.42). L'Autore analizza l'atteggiamento della speranza dinamica, che e' paradossale perche' accetta che la salvezza possa arrivare subito come fra molte generazioni future: tende percio' ad alienarsi (idolizzazione del futuro, pag.105; adorazione della posterita' in Robespierre e Diderot, Leggi della Storia per marxismo e comunismo, pag.106).
L'immaginazione, che e' specificamente umana come l'autocoscienza, fa si' che l'uomo possa essere buono o cattivo, mentre i comportamenti degli animali sono determinati dall'istinto: "il problema del bene e del male sorge solo quando c'e' l'immaginazione" (pag.109).

Erich Fromm

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