1.
L'Autore sostiene che l'uomo, diversamente dagli animali, ha taluni desideri che sono illimitati (pag.12): potere (limitato dalla morte), regno (limitato da altri regni), gloria (limitata dal tempo); l'interesse economico, al contrario, come desiderio e' limitato se viene separato da potere e gloria.
Russel definisce il potere come "la capacita' di realizzare i desideri" (concetto quantitativo, pag.29). Il potere, come l'energia in fisica, muta di forma (pag.14), si puo' esercitare sugli uomini, sulla materia, su esseri non umani; il potere su di un individuo si puo' applicare (pagg.29-30) con la forza (esercito, polizia), con premi o punizioni (organizzazioni economiche), con la propaganda (partiti, scuole, clero).
L'amore per il potere puo' essere esplicito (nei capi) o implicito (nei seguaci, pag.16). L'Autore distingue il potere tradizionale (sacerdotale, regale, pag.40) da quello di acquisizione recente (democrazia e dittatura, pag.31), il potere dei singoli individui da quello delle organizzazioni (pag.33).
2.
Nello sviluppo del libro, Russel individua alcune forme di potere:
- il potere sacerdotale (pag.40 e seg.);
- il potere regale (pag.56 e seg.);
- il potere bruto (pag.62 e seg.);
- il potere rivoluzionario (pag.78 e seg.);
- il potere economico (pag.88 e seg.);
- il potere sulle convinzioni (pag.100 e seg.);
Il potere bruto e' tale quando viene rispettato solo perche' e' il potere (pag.72) e spesso e' la degenerazione del potere rivoluzionario; il potere bruto e' importante tanto nella sfera politica che in quella economica (pag.74).
Il potere economico non e' primario come il potere militare, ma derivato (dalla legge o dalla guerra o dalla minaccia di guerra, pag.88); il potere industriale si fonda sulla serrata (pag.89), proprieta' e potere economico possono essere disgiunti (centrifuga la prima, centripeto il secondo, pag.93).
Russel osserva che "il possesso del potere economico puo' condurre al possesso del potere militare e di propaganda, ma anche il processo opposto e' altrettanto comune" (pag.94). L'economica come scienza separata e' irrealistica, essendo un elemento della piu' complessiva scienza del potere (pag.99).
L'Autore analizza il potere della ragione (gli argomenti e gli effetti della scienza, pag.102).
3.
Senza altri vincoli, le organizzazioni tendono ad accrescere le proprie dimensioni e l'intensita' del potere esercitato sui propri membri (pag.117); le forme delle organizzazioni sono discusse a pag.142 e seguenti. I partiti totalitari sono societa' segrete (pag.125).
Come forme di governo dal punto di vista politico, l'Autore distingue la monarchia assoluta (pag.132), l'oligarchia (di cui una forma e' la teocrazia, pagg.135-136), la democrazia la quale da un lato e' incapace di prendere decisioni rapide o con conoscenze specifiche (pag.139), dall'altro e' pero' la migliore forma di governo per prevenire la guerra civile in quanto "impone l'accettazione del compromesso" (pag.140).
La legge, per essere efficace, deve essere sostenuta dalla pubblica opinione (atteggiamento collettivo verso la legge, pag.31). L'Autore suggerisce ai governi di professare solo dottrine aderenti ai fatti, anche se noti soltanto al governo stesso: il fatto che ogni guerra abbia un vincitore ed un perdente comporta, secondo Russel, che "in tutte almeno uno dei governi, se non tutti e due, deve aver fatto i calcoli sbagliati" (pag.110).
Il fanatismo produce disastri (pag.106); la propaganda, per essere efficace, deve far leva sul desiderio ed e' piu' facile in democrazia, dove pero' e' divisa fra Chiesa, Stato, partiti, affari (pagg.103-104).
4.
Russel distingue la morale positiva (istituzione sociale) dalla morale personale (coscienza individuale); inizialmente l'etica era connessa alla religione (l'autorita' religiosa stabiliva il giusto e l'ingiusto, pag.175), spesso le decisioni etiche si occupano dei mezzi e non dei fini (pag.178).
Nel Rinascimento italiano e nella Grecia antica, osserva l'Autore, coesistevano basso livello morale ed alte realizzazioni della civilta' (pag.70). Il sogno del partito filosofo e' tanto sbagliato quanto quello del re filosofo (pag.77).
L'Autore distingue il desiderio del potere come mezzo per soddisfare altri desideri dal desiderio del potere come fine in se' (pag.189): quest'ultimo non puo' essere benefico; inoltre, i mezzi impiegati non devono avere conseguenze secondarie negative tali da annullare la bonta' del fine perseguito (pag.191). Anche le opportunita' possono avere aspetti positivi (professioni costruttive) o negativi (opportunita' per i delinquenti, i dittatori, pag.192).
Il bene e il male, secondo Russel, sono negli individui e non nelle comunita' (pag.194); lo scopo ultimo del potere dovrebbe essere la collaborazione sociale fra tutti gli esseri umani (pag.195). La democrazia e' in grado di domare il potere: i suoi meriti non sono positivi ("non garantisce un buon governo", pag.198) ma negativi (previene certi mali).