Questo non e' un libro di scienza, ma di filosofia. Politica e scienza sono concetti tra loro contraddittori: non e' possibile costruire una scienza dell'azione politica, ma solo una scienza dei risultati dell'azione politica.
I principi di casualita' e di necessita' sono principi scientifici; il principio politico e' filosofico. Esso e' l'unico principio che resta saldo alla filosofia dopo che la scienza le ha sottratto l'universo infinito delle cose e dei loro mutamenti regolati, per farne l'oggetto dei propri studi. Tutto cio' che e' stabile puo' essere spiegato scientificamente, e cosi' pure l'instabilita' quando abbia la sua origine da regole certe (le regole del caso o quelle della necessita'); la scienza spiega l'esistenza delle cose mediante la comprensione delle leggi che le regolano: essa spiega anche la trasformazione delle cose, e persino la trasformazione delle regole quando questa avviene casualmente, o per effetto di regole di ordine superiore.
Al potere esplicativo della scienza sfugge, pero', una categoria di fenomeni: quelli che concernono la trasformazione ne' casuale ne' causale delle regole. Dopo Einstein, Freud, Marx, Keynes e' dunque ancora possibile fare filosofia nel senso a-scientifico del termine; mentre tutto diventa scienza (la fisica, la chimica, la biologia, la psicologia, l'economia, la storia e persino l'etica), la filosofia a-scientifica reclama a se' il diritto di costruire sistemi di pensiero forte, di congetturare e confutare in un campo ben preciso di fenomeni: quelli politici.
Il XIX secolo segno' la fine della teologia con la sua risoluzione nella filosofia, ed il XX secolo ha segnato parimenti la fine della filosofia in genere con la sua risoluzione nella scienza; tutto il resto, metafisica, teologia, filosofia della conoscenza, tutto nel XX secolo e' divenuto storia: storia delle idee, storia della filosofia, storia della scienza.
Ma nel XXI secolo la filosofia ha finalmente trovato la propria essenza: il principio politico rimane ora l'unico scopo della filosofia; o la politica risolve in se' tutte le sfere del filosofare, dalla teologia all'etica alla filosofia della conoscenza, oppure nega loro validita' filosofica, le proietta nell'universo della comprensione scientifica. La politica e' l'essenza della filosofia, e' il suo scopo e la sua unica ragion d'essere.
La politica, come principio generale di trasformazione soggettiva delle regole che ordinano l'esistente, rimane l'unico oggetto di studio che non puo' essere compreso scientificamente, e che percio' permette un discorso filosofico.
Cio' che non e' indagabile scientificamente, che non lo e' mai stato, che non lo e' ora e che non potra' mai esserlo neppure in futuro, e' la politica, la trasformazione soggettiva delle regole, che rimane l'ultimo ed il solo campo aperto al sapere filosofico. La filosofia si risolve nella politica, la politica e' filosofia: filosofia e politica coincidono.