Distinguiamo due tipi di comunità: territoriale e a rete.
La comunità territoriale è costituita da un insieme limitato di individui che si organizzano su di un territorio anch'esso delimitato, con lo scopo prevalente di perseguire quegli obiettivi reputati utili al soddisfacimento dei desideri di spontaneità del gruppo stesso, e con l'obiettivo secondario di provvedere al proprio sostentamento economico. Caratteristica fondamentale di questo tipo di comunità è il ristretto numero di individui che vi partecipano; mentre una società può comprendere un numero infinitamente elevato di individui, ed anzi l'alto numero di membri è un elemento essenziale della sua stessa esistenza, la comunità territoriale può vivere solo in funzione delle sue limitate dimensioni.
Essa, infatti, richiede il contatto diretto e continuo fra i suoi membri, mentre nella società la vicinanza non è indispensabile, e neppure richiesta. La comunità territoriale si risolve perciò in un insieme di rapporti sociali di tipo totalizzante, perchè richiede che tutti coloro che vi partecipano siano in contatto diretto tra loro, e che il tipo di rapporto istituito sia tale da definire i membri della comunità come un gruppo distinto (sebbene non esclusivo) rispetto a tutti gli altri individui o gruppi che non sono compresi in essa.
Il tipo di rapporto che si determina nel gruppo comunitario, e che lo definisce rispetto a tutto il restante universo sociale, è insieme il fondamento e la conseguenza diretta di quelli che sono i fini comunitari.
Il primo obiettivo che la comunità pone in essere al momento del suo sorgere, e per tutto il periodo in cui resterà operante come nucleo sociale autonomo, è l'organizzazione economica volta a ricercare o produrre i propri mezzi di sostentamento. Il modo di produzione comunitario si fonda sulla proprietà funzionale dei mezzi di produzione: ciascuno possiede gli strumenti che impiega nel suo lavoro, e cessa di possedere quegli strumenti nel momento in cui cessa di svolgere l'attività che ne richiede l'uso.
Il tipo di comunità qui considerato, abbiamo detto, si definisce per la vicinanza spaziale degli individui che la costituiscono: è "territoriale"; tuttavia, è possibile concepire un secondo tipo di comunità, che non si caratterizza per l'esistenza di uno "spazio comune" sorto per garantire il sostentamento economico del gruppo, in quanto questo è demandato ai singoli individui nell'ambito di un sistema di tipo societario; tale forma di comunità, perciò, sio fonda esclusivamente su obiettivi spontaneistici, di natura non-economica, o almeno non tali da garantire la sopavvivenza del gruppo: è una comunità "a rete".
L'insieme di più comunità del primo tipo, o comunità "territoriali", costituisce un sistema comunitario; questo, dal punto di vista puramente economico, può essere considerato come una "società funzionale" nel senso di Tawney, ben distinto, quindi, dalle società tradizionali o storiche, che sono tutte acquisitive.
L'insieme di più comunità del secondo tipo, o comunità "a rete", costituisce un sistema comunitario integrato, cioè un sistema di rapporti sociali specificamente comunitari (rapporti di spontaneità e di partecipazione) strutturati entro un qualsiasi sistema societario tradizionale capace di garantire il sostentamento materiale degli individui attraverso una struttura economica che può anche essere fondata sulla proprietà acquisitiva. Questo tipo "imperfetto" di sistema comunitario, come vedremo, costituisce "ponte" di passaggio fra società e comunità.