Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento,negli Stati
Uniti,postwundiani ortodossi e non,avevano dato vita a due schieramenti
contrapposti:quello degli strutturalisti e quello dei funzionalisti.
Gli strutturalisti avevano in Edward Broadford Titchener il massimo esponente.
Per Titchener il compito della psicologia consisteva nello studiare la struttura
dei processi psichici, ricorrendo a tecniche rigorosamente sperimentali e
causalistiche. Riteneva che fosse impossibile esaminare, ad esempio, la visione
se prima non si studiava la struttura dell’occhio .Tra i funzionalisti le
principali figure erano: James Angell e William James. I funzionalisti
ritenevano lo studio della funzione più importante di quello della struttura:che
importanza ha, ad esempio, conoscere la struttura dell’occhio se non si sa a che
cosa serve vedere? Essi propendevano per l’impostazione finalistica piuttosto
che causale e ritenevano che la psicologia dovesse essere una disciplina al
servizio della società piuttosto che una scienza fine a se stessa. Secondo
l’ipotesi strutturalistica è possibile trattare il mondo umano alla stessa
maniera di come le scienze naturali trattano i loro campi. La struttura è una
costante di qualsiasi campo fenomenico. Ne consegue che la forma ha il primato
rispetto ai contenuti,la struttura rispetto agli elementi,la costante rispetto
alle variabili. In base a questi presupposti teorici,lo strutturalismo si
oppone: 1) alla distinzione tra scienze umane e scienze esatte in quanto non
prevede alcuna differenza di metodo; 2) allo storicismo che privilegia la
categoria del tempo come ambito in cui gli eventi storici acquistano il loro
significato; 3) all’esistenzialismo che considera l’uomo irriducibile ai metodi
di lettura delle scienze esatte. I principi del funzionalismo,invece,sono:1)
l’evoluzionismo di Darwin che consente di interpretare la psiche come
un’ulteriore funzione di cui sono forniti gli organismi superiori per meglio
adattarsi all’ambiente;2) l’utilitarismo, non ci si deve chiedere:”che cosa sono
i processi mentali” perché la domanda funzionale è:”a che cosa servono
globalmente e come funzionano i processi mentali”.