Il filosofo Lao Tzu (o Lao-tzû, o Lao-tze, e altre varianti) nacque in Cina, presumibilmente nel IV o nel V secolo A.C.
Le leggende che ruotano intorno alla sua vita sono in parte dovute alla tarda redazione della sua biografia, avvenuta ad opera di uno storico vissuto 4 secoli dopo di lui. Secondo questa ricostruzione, Lao Tzu sarebbe stato direttore degli archivi reali di Chou e, proprio a causa della sua carica, avrebbe conosciuto Confucio, che del primo divenne discepolo.
Nauseato dalla corruzione vigente a corte, Lao Tzu la abbandonò per dirigersi verso occidente ma, al confine del regno, una guardia reale lo pregò di lasciargli qualcosa di scritto ed egli gli dettò il Tao Te Ching: un'opera breve (circa 5.250 ideogrammi) e letterariamente pregevole, con la quale il pensatore espose la dottrina del Tao e della sua azione nell'Universo.
Per quanto riguarda il suo esilio volontario, i taoisti indicano nell'India quell'occidente verso cui si diresse Lao Tzu con l'idea, sempre secondo i taoisti, di convertire i 'barbari' indiani.
In seguito a questa interpretazione gli stessi fanno risalire il Buddhismo al Taoismo, dando adito a non poche polemiche tra le due religioni
Tao Te Ching