L'opera, come suggerisce la parola stessa del titolo (confessio) vuol essere una confessione dei propri peccati e, insieme, una manifestazione di lode e di ringraziamento a Dio misericordioso che ha liberato il peccatore.
I primi 9 libri sono di carattere più strettamente autobiografico.
(PRIMO LIBRO) Già nei periodi dell'infanzia e della fanciullezza Agostino riconosce la presenza di istinti malvagi, conseguenza del peccato originale, ma insieme aneliti al bene.
(SECONDO LIBRO) L'adolescenza gli appare sprofondata nelle passioni carnali.
(TERZO LIBRO) La lettura dell'Ortensio di Cicerone durante il corso degli studi, a 19 anni, suscita in lui un desiderio nuovo di sapienza e diventa il primo stimolo al ritorno verso Dio. Ma per il momento non è la Scrittura ad attirarlo, bensì il manicheismo, che lo allontana ancor di più dalla verità.
(QUARTO LIBRO) Diventato insegnante di retorica a Tagaste e poi a Cartagine, si immerge nelle relazioni sociali e nelle ambizioni di successo; è prigioniero di concezioni materialistiche.
(QUINTO LIBRO) A 29 anni, la delusione dell'incontro col manicheo Fausto, che non riesce a dissipargli certi dubbi su questioni scientifiche, favorisce un primo distacco dalla setta dei manichei. Si trasferisce prima a Roma e poi a Milano, dove le prediche del vescovo Ambrogio gli fanno conoscere e apprezzare una lettura spirituale della Scrittura. Agostino abbandona definitivamente il manicheismo.
(SESTO LIBRO) Ormai orientato intellettualmente verso la fede cattolica, Agostino si sente però ancora irretito dalle aspirazioni mondane, che pure lo rendono infelice e insoddisfatto. Decide di non sposarsi.
(SETTIMO LIBRO) Alla ricerca di soluzioni sui problemi della natura di Dio e dell'origine del male, Agostino si lascia catturare in un primo tempo da alcuni scritti neoplatonici, che gli sembrano vicini al modo di esprimersi della Bibbia, anche se tacciono dell'incarnazione e della passione di Cristo. Ma la lettura delle lettere di san Paolo sono illuminanti.
(OTTAVO LIBRO) Le residue resistenze che i desideri carnali frappongono all'adesione al cattolicesimo vengono scosse dall'esempio di altre conversioni di cui sente parlare (clamorosa quella del retore Mario Vittorino). In preda a un violento turbamento, si ritira in giardino, dove l'invito misterioso di una voce infantile a "prendere e leggere" lo induce ad aprire il libro dell'Apostolo Paolo e a leggere un passo che dissipa i suoi dubbi.
(NONO LIBRO) Agostino lascia l'insegnamento e si ritira a Cassiciaco con un gruppo di amici per meditare e scrivere. Viene battezzato a Milano e poi decide di tornare in Africa. Sulla via del ritorno, ad Ostia, la madre muore.
(DECIMO LIBRO) Questo libro è dedicato a riflessioni sui sentimenti ed sui pensieri del momento in cui l'autore scrive: l'amore verso Dio, la memoria , il desiderio di felicità, la verità. Conclude con una riflessione sulla vera via dell'uomo a Dio: Gesù Cristo.
(ULTIMI TRE LIBRI) Agostino commenta il primo capitolo della Genesi , soffermandosi soprattutto sui significati allegorici. E' importante, nel libro 11°, l'ampia analisi del concetto di tempo.