ULTIMO PARALLELO
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Nel febbraio scorso ho incontrato a Roma un mio amico pittore, Andrea Fortina. Parlando è venuta l’idea di una mostra. Lui avrebbe eseguito ritratti immaginari di uomini famosi e io avrei fornito il testo, brevi racconti incentrati – così come i dipinti – sugli abiti che indossavano al momento della sepoltura. Così Michelangelo doveva essere ritratto con l’abito da cavallo; Giovanni delle Bande Nere con l’armatura privata dello schiniere destro; Eleonora da Toledo nell’abito ritratto anche dal Bronzino; Saint-Exupery in tenuta da aviatore… Scott da esploratore antartico. Così ho iniziato a cercare immagini della sua ultima spedizione e mentre le cercavo la storia ha preso corpo. Sulle prime volevo scrivere un libro con tre racconti sull’esplorazione: uno scrittore che torna nella sua città natale; uno scienziato che ragiona sull’infinito; Scott nella sua ultima spedizione. La parte relativa a Scott ho iniziato a scriverla in versi – tanto che qualcosa è rimasto nella stesura definitiva. Poi mi sono accorto che stava assumendo connotati autonomi, tali da giustificare un volume solo su quell’argomento. E così è nato il libro che ha avuto diversi titoli provvisori: Profezie per gli esploratori; Dedalo degli esploratori. In ultimo pensavo a Terra immaginaria. Ma in casa editrice si sono battuti strenuamente per Ultimo parallelo, il titolo col quale il libro esce.
Alcuni amici ai quali ho raccontato l’argomento hanno sottolineato una certa coincidenza con gli anni che stiamo vivendo, col disorientamento che sembra avvolgerci tutti. Concordo con loro. Il vero argomento di Ultimo parallelo è il senso di smarrimento e di solitudine che mi sembra dominare questi anni. E’ anche un libro sulla fragilità del corpo (e delle strutture del romanzo) che prosegue il lavoro iniziato con La grande ombra e Le variazioni Reinach. Credo che si spinga ancora oltre anche se penso che il limite non sia stato ancora raggiunto e che ci sia margine per approfondire la questione.
Nella sezione Agenda trovate tutti gli appuntamenti, mentre sul sito Rizzoli trovate la presentazione del libro.
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