Rispondiamo
alle accuse dell’architetto Turrini apparse sulla Gazzetta di Mercoledì
18 Febbraio.
E’
vero, il progetto di Piazza Matteotti a Fontanellato non ci piace!
Ma è altrettanto vero che se non è piaciuto a noi non è piaciuto
neppure alla Sovrintendenza che ha fermato e criticato i lavori. Non è
piaciuto ad Italia Nostra (Associazione nazionale per la tutela del
Patrimonio storico artistico e naturale della Nazione), al FAI (Fondo per
l’Ambiente Italiano), al Comitato Parmense per l’arte e
all’Associazione degli amici del Parco Ducale che insieme hanno inviato
all’Amministrazione Comunale una lettera chiedendo il ripristino
dell’esistente. Non è piaciuto neppure all’onorevole Sgarbi che è
venuto a Fontanellato per l’inaugurazione dell’Oratorio di San
Gaetano, né a miglia di visitatori che in questi mesi hanno frequentato
il nostro paese.
Ma soprattutto non è piaciuto agli abitanti di Fontanellato come
dimostrato dalle numerose lettere scritte alla Gazzetta e al nostro sito
(www.nelparmense.it/forzaitalia-fontanellato).
Parafrasando
un’espressione della lettera dell’architetto: forse da uomini della
strada non ci si poteva aspettare niente di meglio, ma la committente
Amministrazione comunale di Fontanellato, composta quella sì da tecnici e
dotti storici dell’arte, insieme all’architetto Turrini, di grande
levatura culturale, non ha ritenuto importante ascoltare il pensiero dei
comuni fontanellatesi.
Ma la cosa più vergognosa è che l’Amministrazione non ha ancora
incontrato i suoi elettori per scusarsi dell’errore commesso né per
rassicurarli che presto tutto verrà ripristinato. Non ha nemmeno
provveduto, nonostante il nostro suggerimento, a completare
quegl’interventi minimali necessari per mettere in sicurezza il
passaggio e ultimare gran parte della via della Piazza. Interventi che
avrebbero permesso di arretrare di alcuni metri le transenne, superando il
problema della strettoia e ricollegando finalmente le due frazioni di
Centro Storico ora lacerate.
Né mai si è fatta portavoce della volontà dei suoi amministrati,
delegando alla minoranza il compito di difendere Piazza Matteotti e di
rimediare alle loro mancanze. Al contrario con il loro silenzio
assecondano il pensiero prepotente dell’architetto che si arroga il
diritto di imporci un progetto che non vogliamo.
E’
per questo, e non per disegni politici destabilizzanti da piccoli
uomini o dietrologie improbabili, che rafforzati dal parere autorevole di
tecnici e di associazioni culturali, ma soprattutto spronati dagli
abitanti di Fontanellato e dai suoi affezionati visitatori abbiamo chiesto
l’intervento della Sovrintendenza, ed è solo per questo che siamo
decisi a resistere fino in fondo per il bene di Fontanellato:
nessuno
violi Piazza Matteotti!
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