ARCHITETTO
TURRINI: una piazza la Sua ispirata non dalla dea Cultura, ma dalla dea
Bendata |
In
diverse occasioni l’uomo nel corso della sua storia si è cimentato ad
erigere barriere per motivi di difesa o di ostacolo; e tanto per
rimanere nell’attualità, cito il muro di Berlino, ideato per impedire
delle fughe, e il muro in medio Oriente, in costruzione, per evitare
accessi indesiderati. Nell’articolo
di stampa del 18.02.2004 figurano diverse prese di posizione discutibili,
per non dire non condivisibili; tuttavia il passo che suscita una
immediata, istintiva disapprovazione è là dove, con scarsa sensibilità
e poco rispetto, si dice: D’altra parte dall’uomo della strada e da
quelli che non sono addetti ai lavori, che guardano, commentano e
criticano, non ci si può aspettare niente di meglio. A
proposito di coloro che guardano, commentano e criticano, vorrei
raccontare un breve aneddoto. Concludendo, vorrei che, sia l’Amministrazione Comunale sia l’Architetto, venissero giù dal pero, che riconoscessero ognuno i propri limiti e risolvessero con umiltà, buon senso e buon gusto questa faccenda, prima che intervenga il Gabibbo col meritato Tapiro.
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FONTANELLATO
20/02/2004 |